Coronavirus: Iran, vice ministro della Sanità positivo a test

Il vice ministro della Sanità dell’Iran, Iraj Harirchi, secondo quanto riporta l’Afp, è risultato positivo al test del coronavirus. A renderlo noto, come riporta l’agenzia francese, è stato Alireza Vahabzadeh, consigliere del ministro, in un tweet in cui si sottolinea il fatto che Harirchi è stato in prima linea nella lotta al virus. Il vice ministro è la 99esima persona contagiata in Iran: l’epidemia verrà sconfitta, ha assicurato.

Ieri il politico aveva partecipato a una conferenza stampa a fianco del portavoce di Teheran, Ali Raibiei, in cui si assicurava che la diffusione di coronavirus era sotto controllo nel paese, ed era sembrato stanco e provato: sudava visibilmente e aveva la tosse. Si temono quindi altri contagi ai più alti livelli della Repubblica islamica.

BREAKING: Advisor to #Iran’s health ministry Alireza Vahabzadeh announces number of deaths from #Coronavirus in Iran has risen to 4. Fours pppl were confirmed to be infected with the virus in Tehran, 7 in Qom and 2 more in Rasht, brining total no of infected in Iran to 18.

— Arwa Ibrahim (@arwaib) February 21, 2020

“Ieri ho cominciato ad avere la febbre, e i test hanno confermato che ho contratto il coronavirus”, dice il vice ministro in un video postato da lui stesso in cui appare in buone condizioni. “Questo è un virus democratico, che non fa differenza tra le autorità e il resto delle persone”, dice. “Sicuramente questa epidemia sarà sconfitta”.

Deputy Health Minister of #Iran Harirchi who has been briefing officials & journalists in the past couple of days has been confirmed to be infected with #CoronaVirus. He said in a video message that “we will defeat Corona”.#COVID19 pic.twitter.com/sgtMiDMbcC

— Abas Aslani (@AbasAslani) February 25, 2020

Iraj Harirchi, Iran's deputy health minister, went on TV yesterday (left) to insist the Iranian government was getting the #coronavirus outbreak under control.

Today it was announced Harirchi himself has the virus. pic.twitter.com/dO0RgLyydk

— Raf Sanchez (@rafsanchez) February 25, 2020

Per il momento sono 15 le vittime ufficiali nel paese che avevano il virus. Alcuni esponenti religiosi sciiti, tra cui l’ayatollah Yussef Sanei, secondo quanto scrive l’agenzia Irna, hanno invitato gli iraniani – nel nome della Sharia, cioè la legge islamica, e del buon senso – a non recarsi in luoghi pubblici, compresi quelli di natura religiosa come le moschee, in seguito alla diffusione del coronavirus.

In copertina Iraj Harirchi/Twitter

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