14 marzo 2020 – Notiziario Orientale

Scritto da in data Marzo 14, 2020

 

  • Cina: qual è la verità dietro gli aiuti arrivati in Italia?
  • Hong Kong: rilasciato l’attivista democratico Chan Kin-man
  • Filippine: il presidente chiude Manila per il coronavirus
  • Cambogia: al via le esercitazioni militari con la Cina
    Questo e altro nel Notiziario Orientale di Radio Bullets a cura di Serena Console.

CINA

La Cina, che è stato il primo paese al mondo a far fronte all’emergenza sanitaria del coronavirus, ha inviato aiuti all’Italia. Giovedì 12 marzo è atterrato a Fiumicino l’Airbus A-350 della China Eastern Airlines proveniente da Shanghai con a bordo un carico di aiuti per far fronte all’emergenza del Covid-19. Il volo era stato annunciato dal Governo italiano e quello cinese dopo un accordo tra il ministri degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo Wang Yi. Presente all’arrivo allo scalo aereo, giovedì sera c’era l’ambasciatore cinese a Roma, Li Junhua. L’aereo ha scaricato 9 bancali con ventilatori, materiali respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine e altri dispositivi sanitari inviati dalla Croce Rossa cinese a quella italiana. Tra le donazioni cinesi, c’è anche il Lianhuaqingwen, una pillola che si usa nella medicina tradizionale cinese e che non stato provata secondo gli standard della medicina occidentale.
È scesa dall’aereo anche una task-force di 9 medici specializzati: si tratta di rianimatori, pediatri, infermieri e personale che ha gestito con successo la crisi in Cina. Saranno guidati dal vicepresidente della Croce Rossa cinese, Yang Huichuan, e dal professore di rianimazione cardiopolmonare, Liang Zongan.
Nei giorni scorsi, è montata una polemica in merito. Perché i media cinesi, quelli ufficiali, nel parlare dell’assistenza cinese data all’Italia hanno usato la parola 援助 yuánzhù, ovvero aiuto, che non significa necessariamente “gratis”. L’operazione è stata fortemente pubblicizzata dal ministro degli Esteri italiano, commentando positivamente la solidarietà cinese. Ma quindi si è trattato di solidarietà o di contratti, come hanno parlato alcune testate cinesi? A fornire maggiori chiarimenti per gli ascoltatori di radio Bullets è la giornalista Giulia Pompili del Foglio che ha seguito nel dettaglio la vicenda.  (Il Foglio)

 

HONG KONG

 

Con lo scoppio dell’epidemia di coronavirus in Asia, la domanda delle mascherine e dei dispositivi protettivi è aumentata esponenzialmente. A far fronte alla richiesta ci devono pensare però le detenute del carcere Lo Wu di Hong Kong. Secondo un’inchiesta della Reuters, le donne lavorano alla produzione delle mascherine anche di notte, ricevendo un compenso non commisurata al lavoro. La paga, secondo quanto raccontato a Reuters da Shiu Ka-chun, attivista e lui stesso ex carcerato, è di 800 dollari di Hong kong al mese per turni di sei giorni a settimana, dalle 6 alle dieci ore, notturni compresi. Ben al di sotto del salario minimo, denuncia l’attivista. Dal canto loro le autorità penitenziarie spiegano a Reuters che il lavoro è su base volontaria e che non c’è alcuna costrizione. (Reuters)

 

L’attivista democratico di Hong Kong Chan Kin-man è stato rilasciato oggi dopo 11 mesi di detenzione perché accusato di cospirazione e di incitamento alla protesta durante l’Umbrella Revolution del 2014. Prima di rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, l’attivista ha gridato: “voglio il suffragio universale”. Chan ha poi dichiarato di non essersi pentito di aver guidato il movimento del 2014 che in 79 giorni ha bloccato il centro di Hong Kong con sit in e proteste per chiedere il suffragio universale

 

FILIPPINE

 

Il governo filippino di Rodrigo Duterte ha alzato al massimo i livelli d’emergenza sanitaria nel paese per l’epidemia da coronavirus. Con il numero dei decessi salito a 6, il presidente Duterte ieri ha imposto la chiusura della capitale Manila, impedendo gli spostamenti da e per tutta l’area metropolitana di Manila. Il blocco senza precedenti, che entrerà in vigore dal 15 marzo fino al 14 aprile, confinerà più di 12 milioni di persone nell’area metropolitana. Sebbene Duterte abbia più volte affermato che non è in vigore una legge marziale, ha disposto lo schieramento di polizia e militari per assicurare ordine pubblico durante il blocco. Numerosi cittadini in queste ore stanno prendendo d’assalto bus e treni per lasciare la città. Il maggiore problema, per chi vive a Manila, è che il governo non ha assicurato che saranno erogati fondi di sostegno per i circa tre milioni di pendolari che perderanno il lavoro. L’area metropolitana di Manila infatti comprende 16 comuni e villaggi. Le autorità governative hanno consigliato ai cittadini di mantenere una distanza di un metro per evitare il contagio da coronavirus e di sottoporsi ai tamponi se presentano sintomi. Sebbene i test per il coronavirus siano gratuiti, un paziente è però costretto a pagare circa 2000 pesos filippini, quasi 50 euro, per una visita medica. (Al Jazeera

 

CAMBOGIA

 

Il coronavirus non ferma le esercitazioni militari in Cambogia. Da oggi, fino al primo aprile, il paese del sud est asiatico inizierà la sua esercitazione militare congiunta annuale con la Cina. Alla sua quarta edizione, il Golden Dragon, questo il nome dell’evento militare, quest’anno vedrà la partecipazione di 3 mila soldati, tra cui 265 truppe dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese. Le esercitazioni si svolgeranno in un sito di addestramento militare nella provincia meridionale di Kampot e si concentreranno su operazioni di antiterrorismo. Ma saranno anche l’occasione per mostrare gli armamenti, come carri armati, artiglieria, pistole ed elicotteri. Le esercitazioni militari sino-cambogiane hanno una funzione simbolica: consolidare i rapporti diplomatici tra i due paesi. (Al Jazeera)

 

PAKISTAN

Il parlamento del Pakistan ha approvato una nuova legge contro l’abuso di minori, due anni dopo che lo stupro e l’omicidio di una bambina di sette anni che ha scioccato il paese.

È la prima volta che il Paese asiatico attua una misura penale per proteggere i minorenni vittime di violenza sessuale, introducendo l’ergastolo per chi commette il reato. Il parlamento ha sentito l’esigenza di approvare la norma dopo la morte di Zainab Ansari, una bambina di sei anni che è stata stuprata e uccisa e il cui corpo è stato trovato in una discarica nel distretto di Kasur vicino alla città orientale di Lahore nel gennaio del 2018. L’omicida è stato condannato all’ergastolo per la morte di Zainab e di altre sette ragazze. Secondo Sahil, una organizzazione non governativa che lavora sulla protezione dei minori in Pakistan, ogni giorno nel Paese vengono denunciati 10 abusi su minori: le vittime sono principalmente bambine e ragazze. (The Guardian)

 

THAILANDIA

Un esercito di scimmie ha invaso le strade di Lopburi, a nord-est di Bangkok, alla disperata ricerca di cibo. Lo scoppio della pandemia di coronavirus ha infatti lasciato vuoti gli hotel della Thailandia, le sue guide turistiche senza lavoro e i suoi mercati insolitamente silenziosi. E a notare l’assenza dei visitatori ci sono anche gli animali ospitati in oasi naturalistiche o in zoo che non ricevono più cibo offerto. Secondo quanto riporta il Bangkok Post, l’epidemia di coronavirus darà un duro colpo all’industria turistica thailandese, che è cruciale per l’economia del paese. Questa settimana, l’autorità turistica ha avvertito che il numero di visitatori stranieri potrebbe scendere a 30 milioni quest’anno dai 40 dell’anno scorso.
In Thailandia oggi ci sono stati sette nuovi casi di coronavirus, portando il numero totale di contagi nel paese a 82. Solo una persona è morta finora per il virus.

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