13 ottobre 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Ottobre 13, 2021
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- Afghanistan: l’Europa promette un miliardo di dollari in aiuti.
- Il Messico sceglie una scultura indigena per sostituire la statua di Colombo.
- L’Iran rivendica l’arresto di 10 spie che lavorano per agenzie straniere.
- Cile: il presidente dichiara lo stato di emergenza nel sud.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli
Afghanistan
«L’Afghanistan ha inviato il messaggio» di voler instaurare «relazioni positive con il mondo interno. Non vogliamo interferire con gli affari interni di nessun paese e ci aspettiamo che gli altri paesi non interferiscano con i nostri». Lo ha detto il ministro degli Esteri talebano Amir Khan Muttaqi, parlando a un evento presso un centro studi a Doha, in Qatar, dove si trova per i colloqui di questi giorni con delegazioni internazionali, tra cui quelle di Usa e Ue. Ha anche chiesto di non fare pressioni e non pretendere riforme in due mesi.
I leader del G20 riuniti sull’Afghanistan hanno ribadito il loro impegno nella lotta al terrorismo, compresa la minaccia costituita dall’ISIS-K, e per garantire un passaggio sicuro per gli stranieri e gli afghani che cercano di lasciare il paese. Lo afferma il presidente americano Joe Biden secondo quanto riporta la Casa Bianca. I leader del G20 si sono impegnati, inoltre, a garantire assistenza umanitaria direttamente agli afghani e a promuovere i diritti umani per tutti, comprese donne, bambine e minoranze, ha aggiunto il presidente, sottolineando che «gli Stati Uniti restano impegnati a lavorare con la comunità internazionale per affrontare la situazione in Afghanistan e sostenere la popolazione afghana», aggiunge Biden.
L’inverno sta arrivando in Afghanistan, le temperature stanno precipitando velocemente, secondo le agenzie umanitarie milioni di persone hanno bisogno di assistenza urgente. «Ci aspettiamo che tre milioni di bambini soffrano di malnutrizione acuta e che un milione lotterà per la vita», dice Salam Al Janabi dell’Unicef Afghanistan. La commissione europea ha promesso più di un miliardo di euro in aiuti alla popolazione afghana. «Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare un grave collasso umanitario e socio-economico in Afghanistan. Dobbiamo farlo in fretta», ha sottolineato la presidente della commissione Ursula von der Leyen.
«Il governo italiano ha assicurato l’uscita di 5.000 persone dall’Afghanistan, anche la Germania ha fatto molto, e il Regno Unito. Tutti stanno cercando di ottenere dal governo dei talebani la possibilità che si organizzino dei corridoi umanitari. C’è questa consapevolezza diffusa che ci sia lì ancora gente che vuole uscire e che sia nostra responsabilità prendersene cura. Molti di loro sono andati in Paesi vicini e bisognerà rintracciarli. È una realtà complicata e in gran movimento, ma l’impressione è che la si voglia affrontare». Lo ha detto il premier Mario Draghi nella conferenza stampa dopo il G20 sull’Afghanistan.
Un attivista della società civile afghana, Abdul Rahman Moawin, è stato ucciso da uomini armati a Jalalabad, capoluogo della provincia afghana orientale di Nangarhar.
Iran
L’Iran ha arrestato dieci persone in una provincia meridionale: a detta loro sarebbero collegati a servizi di intelligence stranieri, ha riferito martedì l’agenzia di stampa ufficiale IRNA. Sarebbero stati presi in dieci dopo una sorveglianza “sofisticata e continua” nella provincia di Bushehr. Non hanno nominato i paesi a cui sarebbero collegati i sospetti. Il rapporto afferma che le dieci persone sono espatriati iraniani nei paesi regionali. Bushehr ospita l’unica centrale nucleare iraniana, messa in funzione nel 2011 con l’aiuto della Russia.
Iraq
Considerata favorita alle elezioni legislative in Iraq, la corrente dell’influente leader sciita Moqtada al-Sadr, populista e nazionalista, ha rivendicato oggi di essere la prima forza in Parlamento con più di 70 seggi su 329. I funzionari affermano che il voto del fine settimana ha registrato l’affluenza alle urne più bassa da anni.
Libano
L’ex ministro e deputato libanese Ali Hassan Khalil, vicino al presidente del parlamento Nabih Berri, ha ricevuto oggi un mandato d’arresto nell’ambito dell’inchiesta in corso in Libano per l’esplosione del porto di Beirut il 4 agosto del 2020 e nella quale sono state uccise 219 persone. Lo riferiscono fonti giudiziarie di Beirut, citate dai media locali. Le fonti affermano che l’ex ministro delle finanze Khalil è accusato, assieme ad altri alti esponenti dell’establishment istituzionale libanese, tra cui l’ex premier Hassan Diab, di “omicidio colposo, mancanze e incuria”.
L’emissione del mandato di arresto nei confronti di Khalil giunge poche ore dopo le pesanti accuse rivolte ieri sera, in un discorso trasmesso in diretta tv da Hasan Nasrallah, leader del partito armato sciita filo-iraniano Hezbollah. Il Partito di Dio accusa il giudice Bitar di voler “politicizzare” l’inchiesta sull’esplosione del 4 agosto del 2020 causata da 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio.
Libia
L’Unhcr ha confermato che 15 migranti sono annegati nel naufragio di cui ha dato notizia Alarm Phone: «Recuperati i corpi di 15 persone, quando due imbarcazioni sono arrivate questa sera alla base navale di Tripoli», ha scritto nelle ore successive la branca libica dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati su Twitter. «A 177 sopravvissuti sono stati forniti aiuti», viene aggiunto precisando che «alcuni (…) necessitavano di assistenza medica urgente». I migranti «erano partiti da Zuara e Al Khoms la notte prima», precisa inoltre l’Unhcr.
Messico
Una scultura di una donna indigena è stata scelta per sostituire la statua di Cristoforo Colombo a Città del Messico. La scultura preispanica, nota come “La giovane donna di Amajac”, è stata scoperta a gennaio nella regione di Huasteca, vicino al Golfo del Messico, e sarà esposta sul viale più importante della città. Gli archeologi affermano che la donna raffigurata nella statua potrebbe essere stata un membro dell’élite o della classe dirigente, mentre l’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia in precedenza aveva paragonato la statua alle immagini di una dea della fertilità. La nuova statua è quasi tre volte più grande della statua di Colombo che deve sostituire.
Venezuela
Raúl Isaías Baduel, ex ministro della Difesa venezuelano e alleato divenuto critico del defunto presidente Hugo Chávez, è morto di Covid-19 mentre era in prigione, in attesa di processo dal 2017 per presunti collegamenti a un complotto per rovesciare il presidente Nicolás Maduro. Baduel è stato considerato un prigioniero politico sin dal suo primo arresto nel 2009 e successivo processo, subito dopo aver rotto con Chavez ed essere diventato uno dei critici più accaniti del leader.
Era in una cella della polizia politica del SEBIN dal 2017, a seguito della revoca di un’indennità di arresto domiciliare ricevuta nel 2015 dopo aver scontato più della metà della condanna a sette anni per presunto furto di fondi pubblici e abuso di autorità durante il suo mandato come ministro della Difesa nel 2006-2007.
Cile
Il presidente del Cile Sebastin Piera, multimilionario di destra, ha decretato lo stato di emergenza in 72 comunità di due regioni del sud del Cile, tra disordini e attacchi a volte rivendicati da gruppi indigeni mapuche che chiedono il ritorno alle loro terre ancestrali. Il decreto limita la libertà di riunione e di movimento e consente ai militari di aiutare la polizia. L’ordine del presidente può durare al massimo quindici giorni, rinnovabili previo accordo del congresso.
Cina
Sono almeno 28 le vittime registrate finora nel nord della Cina a causa delle piogge torrenziali e delle relative inondazioni, particolarmente pesanti nella provincia di Hebei e Shanxi. Le autorità cinesi hanno confermato 13 morti tra i 51 passeggeri di un autobus finito ieri nel fiume Hutuo, nella contea di Pingshan (Hebei).
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