13 settembre 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Settembre 13, 2021
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- Afghanistan: la bandiera talebana sventola dal palazzo presidenziale.
- Egitto: per il presidente Al-Sisi, imporre i diritti umani è dittatoriale.
- In un video il leader di Al-Qaida attacca i paesi arabi collaboratori degli USA.
- Oggi l’attentatore di una moschea del Minnesota nel 2017 scoprirà quanto dovrà scontare in galera.
- Perù: muore in carcere il leader di Sendero Luminoso.
- Nicaragua: ferito da colpi di arma da fuoco attivista politico
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Afghanistan
I talebani hanno formalmente issato ieri il proprio stendardo sul palazzo presidenziale di Kabul, con una cerimonia che sancisce «l’avvio ufficiale del governo», riferisce un portavoce citato da The Guardian. La bandiera, bianca con un versetto del Corano, già piazzata sul palazzo il giorno stesso della conquista della capitale, è stata issata dal primo ministro, il mullah Mohammad Hassan Akhund, ha riferito il portavoce Ahmadullah Muttaqi.
Lezioni separate e hijab per le donne nelle università afghane: il ministro talebano dell’Istruzione, Abdul Baqi Haqqani, ha confermato le misure preannunciate nei giorni scorsi in una conferenza stampa rilanciata dai media internazionali. «Non permetteremo che ragazzi e ragazze studino assieme», ha detto, «non consentiremo una educazione congiunta».
Il governo dei talebani ha varato l’annunciata amnistia generale per chi ha collaborato con l’ex governo e le forze straniere. Rientrano nella misura anche militari, agenti di polizia e di altri settori della sicurezza.
Il ministro degli esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, ha avuto colloqui domenica con il primo ministro nominato dai talebani: si tratta della visita straniera di più alto livello a Kabul da quando il gruppo ha conquistato la capitale il mese scorso. Il Qatar è considerato uno dei paesi con la maggiore influenza sui talebani e ha svolto un ruolo fondamentale nel massiccio trasporto aereo guidato dagli Stati Uniti dei propri cittadini, di cittadini occidentali e afghani che hanno aiutato i paesi occidentali. La capitale del Qatar, Doha, è stata anche la sede dell’ufficio politico dei talebani che ha supervisionato i negoziati con gli Stati Uniti e che alla fine ha portato al ritiro delle forze statunitensi dall’Afghanistan. Lo sceicco Mohammed ha incontrato il primo ministro Mullah Muhammad Hassan Akhund e un certo numero di altri alti ministri, ha detto un portavoce dei talebani domenica.
I talebani si sono impossessati dell’opulento palazzo dell’ex vicepresidente Abdul Rashid Dostum, situato in un quartiere che tutti chiamano il “Quartiere dei ladri”. Si diceva che Abdul Rashid Dostum, l’ex vicepresidente dell’Afghanistan, avesse tratto enorme profitto dalla corruzione e dall’appropriazione indebita che ha screditato l’ex governo.
Diversi funzionari avevano illegalmente preso terra per costruire lussuose ville in quel quartiere. AFP durante un tour della villa ha visto un lusso che sarebbe inimmaginabile per la maggior parte degli afghani ordinari. Enormi lampadari di vetro sono appesi nelle sale grandi e morbidi divani arredano un labirinto di salotti e una piscina interna, rifinita con intricate piastrelle turchesi all’interno della villa. La villa vanta anche una sauna, un bagno turco e una palestra completamente attrezzata.
I talebani hanno giustiziato il fratello di Amrullah Saleh, l’ex vicepresidente afghano diventato uno dei leader delle forze di opposizione anti-talebane nella valle del Panjshir, ha detto suo nipote. La notizia dell’uccisione del fratello di Saleh, Rohullah Azizi, è arrivata pochi giorni dopo che le forze talebane hanno preso il controllo del centro provinciale del Panjshir, l’ultima provincia che ha tentato di resistere.
Al-Qaida
Il leader di al-Qaida Ayman al-Zawahiri ha pubblicato un nuovo video per i 20 anni dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, in cui ha attaccato i paesi arabi che “collaborano” con gli Stati Uniti chiamandoli “arabi sionisti”, ha riferito Israel Hayom. Nel video, che è stato pubblicato sul sito web del SITE Intelligence Group, Al-Zawahiri ha anche promesso che «Gerusalemme non sarà giudaizzata».
Il leader di al-Qaida ha anche nominato l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti come i principali “collaboratori”. Al-Zawahiri ha preso il comando dell’organizzazione terroristica dopo l’eliminazione del suo leader, Osama bin Laden, nel 2011. Nel 2019, in un video simile pubblicato nell’anniversario degli attacchi dell’11 settembre, Al-Zawahiri ha invitato i musulmani ad attaccare obiettivi statunitensi, europei, israeliani e russi. Al-Qaida pubblica spesso registrazioni di Al-Zawahiri, anche se la loro veridicità non può essere confermata.
Iran
L’Iran e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) hanno raggiunto un accordo per la manutenzione delle apparecchiature di sorveglianza dell’agenzia, alle quali Teheran ha limitato l’accesso dall’inizio di quest’anno. «I modi e i tempi sono concordati dalle due parti», recita un comunicato congiunto.
Israele e Palestina
Eitan Biran, il bambino di 6 anni unico sopravvissuto della sua famiglia alla tragedia della funivia del Mottarone, è stato portato dall’Italia in Israele in quello che i media israeliani definiscono un “sospetto rapimento” da parte dei parenti in Israele. Lo ha riferito la tv Kan secondo cui la custode legale del piccolo e zia paterna Aya Biran-Nirko, che vive a Pavia, ha presentato una denuncia alla polizia italiana affermando che «il bambino è stato rapito dal nonno Shmuel Peleg». Il piccolo Eitan è attualmente curato da medici in un ospedale alla periferia di Tel Aviv. Lo ha detto la famiglia materna del bambino in Israele citata dalla tv Canale 12.
Dopo l’escalation del conflitto con i militanti palestinesi, Israele ha accusato questi ultimi di aver lanciato un razzo dalla Striscia di Gaza; il razzo è stato intercettato. Le tensioni sono state aggravate dalle continue difficoltà nel raggiungere un “cessate il fuoco” a lungo termine tra Israele e Hamas, dopo la “guerra degli 11 giorni” di maggio. Israele, domenica, aveva effettuato raid aerei nella Striscia di Gaza. Gli attacchi arrivano sulla scia della fuga di sei detenuti palestinesi evasi da una prigione israeliana. Quattro dei sei sono stati già catturati. L’incidente è una battuta d’arresto per le recenti speranze che entrambi i paesi possano trovare una soluzione. L’Egitto ha cercato di mediare un accordo. Hamas ha chiesto a Israele di revocare il doloroso blocco economico di Gaza, mentre Israele vuole che Hamas rilasci due civili israeliani e restituisca i resti di due soldati israeliani morti, che detiene.
Egitto
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha sostenuto che il voler imporre all’Egitto una tutela dei diritti umani considerata valida in altri paesi, accelerando i tempi rispetto alle esigenze di sviluppo economico-sociale, è un “approccio dittatoriale”. Il capo di Stato egiziano ha fatto la dichiarazione parlando alla cerimonia per il varo della prima “Strategia nazionale per i diritti umani” egiziana, svoltasi nella nuova capitale amministrativa che sta sorgendo a est de Il Cairo.
Notando che ad assistere all’evento c’erano “stranieri” (tra cui molti ambasciatori), al-Sisi ha ricordato che «ognuno crede di essere migliore degli altri a livello di capacità intellettuali o culturali e vuole imporlo ad altre società». Nel presentare la strategia nazionale, il Rappresentante permanente dell’Egitto alle Nazioni Unite a Ginevra, Ahmed Gamal El-Din, ha elencato come diritti umani da tutelare quelli alla salute, istruzione, lavoro, sicurezza sociale, cibo, acqua potabile, casa, identità culturale e religiosa (donne, bambini, disabili e anziani saranno particolari obbiettivi della tutela). «Lo Stato egiziano afferma il proprio impegno a promuovere e proteggere il diritto all’integrità fisica, alla libertà personale, allìesercizio dei diritti politici, alla libertà di espressione» e altro, ha ribadito il presidente.
Tunisia
Il presidente tunisino Kais Saied ha annunciato la nomina «al più presto» di un nuovo governo e ha parlato di un’imminente riforma della Costituzione, parlando alla tv durante una passeggiata tra la folla due sere fa a Tunisi. Un nuovo governo sarà «formato al più presto» dopo una «selezione delle personalità più oneste», ha affermato Saied alle emittenti Wataniya e Sky News Arabia dopo un bagno di folla, sotto scorta, sul viale che attraversa il cuore della capitale.
Un tunisino è morto sabato in ospedale dopo essersi dato fuoco, hanno riferito testimoni e medici, giorni dopo che un altro uomo si è bruciato vivo per protestare contro le condizioni di vita nel paese. L’uomo di 35 anni «si è dato fuoco su Habib Bourguiba Avenue» nel centro di Tunisi e ha subito ustioni di terzo grado, ha detto un portavoce della protezione civile ad AFP.
Algeria
Un atleta algerino ha ricevuto una sospensione di 10 anni dall’International Judo Federation (IJF) a seguito del suo rifiuto di affrontare un concorrente israeliano ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Fethi Nourine, 30 anni, e il suo allenatore Amar Benikhlef, sono stati banditi dalla partecipazione a qualsiasi attività o competizione organizzata dall’ente per 10 anni, ha detto l’ente di judo a Middle East Eye venerdì. L’IJF ha accusato gli algerini di aver utilizzato l’evento sportivo internazionale come «piattaforma di propaganda» e di averlo fatto «con intenti malevoli».
Guinea
Dopo quasi un anno di esilio in Costa d’Avorio, Sidya Toure, ex primo ministro della Guinea e presidente dell’Unione delle forze repubblicane (UFR), è tornato a Conakry con l’obiettivo di partecipare alle consultazioni annunciate dai nuovi leader della paese il 10 settembre. Intanto l’Unione Africana ha sospeso la Guinea dopo il colpo di Stato.
Niger
Un numero crescente di bambini viene ucciso o preso di mira per il reclutamento da parte di gruppi armati nei conflitti che infuriano ai confini del Niger con il Mali e il Burkina Faso, ha affermato Amnesty International in un rapporto pubblicato oggi. «Nella regione di Tillaberi in Niger, un’intera generazione sta crescendo circondata da morte e distruzione», ha affermato Matt Wells, vicedirettore di Amnesty per la risposta alle crisi.
«I gruppi armati hanno ripetutamente attaccato scuole e riserve e prendono di mira i bambini per il reclutamento», ha aggiunto in una nota. Amnesty ha accusato lo Stato Islamico nel Grande Sahara (ISGS) e Jama’at Nusrat al-Islam wal-Muslimin (JNIM), affiliata ad al-Qaida, di aver causato «l’impatto devastante sui bambini» nella regione. Il gruppo ha pubblicato un rapporto di 57 pagine che documenta l’impatto sui bambini del conflitto nel Tillaberi occidentale del Niger, un’area di 100.000 chilometri quadrati (38.000 miglia quadrate) ai confini del Mali e del Burkina Faso che ospita diversi gruppi etnici come Djerma, Fulani, Tuareg e Hausa. Secondo l’organizzazione di monitoraggio dei conflitti ACLED, citata da Amnesty, la violenza contro i civili ha portato a 544 morti legate al conflitto da gennaio al 23 luglio di quest’anno, superando già le 397 persone uccise in tutto il 2020.
Stati Uniti
La California al voto su Gavin Newsom. Per la seconda volta nella loro storia i californiani saranno chiamati a decidere se un governatore può mantenere il suo incarico o debba essere rimosso. Sul voto sono puntati gli occhi del partito democratico: una sconfitta del liberal Newsom sarebbe uno schiaffo al partito mettendo a rischio anche le politiche della Casa Bianca, a partire dalla lotta al cambiamento climatico.
Il leader di un gruppo di milizia anti-governativa dell’Illinois, che secondo le autorità ha ideato l’attentato dinamitardo del 2017 contro una moschea del Minnesota, sarà condannato oggi per violazione di diversi diritti civili e crimini d’odio in un attacco che ha terrorizzato una comunità. Emily Claire Hari, che in precedenza era conosciuto come Michael Hari e ha recentemente detto di essere transgender, rischia una pena minima di 30 anni di carcere per l’attacco al centro islamico Dar al-Farooq a Bloomington. Gli avvocati della difesa chiedono il minimo mentre i pubblici ministeri chiedono l’ergastolo, dicendo che Hari non si è assunto la responsabilità dell’attacco.
Hari è stato condannato a dicembre per cinque capi di imputazione, compreso il danneggiamento di proprietà di carattere religioso e ostacolo al libero esercizio delle credenze religiose. Non ha testimoniato al processo e non si sa se rilascerà una dichiarazione al momento della condanna. Diversi uomini si erano radunati a Dar al-Farooq per le preghiere mattutine il 5 agosto 2017, quando un tubo bomba è stato lanciato attraverso la finestra dell’ufficio di un imam. Un’indagine di sette mesi ha portato le autorità a Clarence, nell’Illinois, una comunità rurale a circa 120 miglia (190 chilometri) a sud di Chicago, dove vivevano Hari e i coimputati Michael McWhorter e Joe Morris. Le autorità dicono che Hari, 50 anni, ha guidato un gruppo chiamato White Rabbits che includeva McWhorter, Morris e altri e che Hari ha escogitato il piano per attaccare la moschea. I pubblici ministeri hanno affermato al processo che l’azione era motivata dall’odio per i musulmani, citando estratti dal manifesto di Hari noto come The White Rabbit Handbook.
L’FBI ha diffuso un documento di 16 pagine, recentemente declassificato, relativo al supporto logistico fornito a due dei dirottatori sauditi in vista degli attacchi terroristici dell’11 settembre. Il documento descrive i contatti che i dirottatori hanno avuto con complici sauditi negli Stati Uniti, ma non offre alcuna prova che il governo saudita fosse parte del complotto. Il documento, pubblicato nel 20° anniversario degli attentati, è il primo documento investigativo a essere divulgato da quando Joe Biden ha ordinato una revisione di declassificazione di materiali che per anni sono rimasti fuori dalla vista del pubblico.
Nicaragua
Un attivista politico nicaraguense che si oppone al governo del presidente Daniel Ortega è in condizioni critiche in un ospedale del Costa Rica dopo essere stato colpito da colpi di arma da fuoco. Joao Maldonado, noto leader delle manifestazioni nel 2018 nel comune di Jinotepe, nel sud-ovest del Nicaragua, è stato colpito due volte al petto e una al braccio sabato sera a Escazu, 10 km (6 miglia) a ovest della capitale del Costa Rica, San José, ha detto il portavoce della polizia. Yefer Bravo di Unidad de Exiles Nicaragua in Costa Rica ha detto che Maldonado, 32 anni, aveva organizzato una protesta contro il governo di Ortega per domenica a San José. Maldonado ha subito un intervento chirurgico d’urgenza, ha riferito sua moglie Nadia Robleto.
Più di 80.000 nicaraguensi hanno chiesto rifugio nella vicina Costa Rica dalle proteste del 2018; i numeri sono aumentati negli ultimi tre mesi dopo che il governo di Ortega ha represso i politici e gli attivisti dell’opposizione.
Colombia
Le autorità colombiane hanno sequestrato il più grande lotto di cocaina dall’inizio dell’anno, ha annunciato il ministro della Difesa Diego Molano Aponte. «Era a bordo di una barca, si tratta più di 2,4 tonnellate per un valore di 80 milioni di dollari», ha scritto Molano su Twitter domenica, pubblicando alcune riprese video dell’operazione. Dal video si deduce che cinque persone sono state catturate durante l’operazione. L’anno scorso, la Colombia aveva 143.000 ettari di piantagioni illegali di coca e il paese rimane il primo produttore mondiale di coca, secondo le Nazioni Unite.
Perù
Abimael Guzman, leader di Sendero Luminoso, o Shining Path, ribelli che hanno quasi rovesciato lo stato peruviano in una sanguinosa rivoluzione maoista, è morto mentre era in prigione, ha detto il governo. Aveva 86 anni. Guzman è stato catturato nel 1992 nella capitale del Perù, Lima, e incarcerato per il resto della sua vita dopo essere stato condannato come “terrorista”. Era malato negli ultimi mesi ed era stato dimesso dall’ospedale all’inizio di agosto. Ex professore di filosofia, Guzman è stato un comunista per tutta la vita e ha viaggiato in Cina alla fine degli anni Sessanta, affascinato dalla Rivoluzione Culturale di Mao Zedong. Decise di portare il marchio del comunismo di Mao in Perù attraverso una guerra di classe che lanciò nel 1980.
Guzman ha fondato Sendero Luminoso, trasformandolo da una banda disordinata di contadini e studenti radicali in un potente gruppo ribelle. Si stima che circa 69.000 persone, per lo più nell’entroterra povero del Perù, siano state uccise tra il 1980 e il 2000 nel conflitto interno lanciato da Shining Path. Gli attacchi audaci e perfettamente pianificati di Shining Path, le sue reti di informatori e spie e la straordinaria capacità di Guzman di eludere l’arresto gli diedero una reputazione quasi leggendaria che lo faceva sembrare in tanti posti contemporaneamente.
Malesia
Il primo ministro della Malesia, Ismail Sabri Yaakob, firmerà un accordo di cooperazione con l’opposizione del paese finalizzato a sostenerlo e porre fine a mesi di instabilità politica, mentre il governo è alle prese con un’ondata di Covid-19 guidata dalla variante Delta. L’accordo dovrebbe essere firmato lunedì alle 17:00 (13:00 GMT), come i rappresentanti del governo e dell’opposizione hanno annunciato domenica sera.
Corea del Nord
La Corea del Nord ha testato nel fine settimana un nuovo «missile da crociera a lungo raggio», secondo quanto scrive l’agenzia Kcna di Pyongyang. Vari lanci, precisa l’agenzia, sono stati compiuti sabato e domenica e sono stati osservati da autorità di alto livello. I test, aggiunge, hanno avuto “successo”.
Shangai
Le autorità di Shanghai e delle regioni costiere limitrofe hanno cancellato i voli e sospeso scuole, metropolitane e treni mentre il tifone Chanthu si avvicinava alla Cina dopo aver attraversato Taiwan, sebbene abbia causato pochi danni. La tempesta, con venti di oltre 170 chilometri all’ora, era stata declassata da super tifone a forte tifone domenica sera e si prevedeva che si indebolisse gradualmente, hanno detto le autorità della città di Shanghai in un post sul loro account WeChat ufficiale. Ma si prevede comunque che porterà forti venti e piogge nelle regioni costiere.
Giappone
Il ministro giapponese incaricato dei vaccini, Taro Kono, è emerso come il candidato favorito nei sondaggi di opinione del fine settimana su chi dovrebbe succedere al primo ministro Yoshihide Suga alla guida del Partito Liberal Democratico (LDP) al potere.
Il vincitore delle elezioni per la leadership dell’LDP, fissate per il 29 settembre, è quasi certo che sarà primo ministro. Alle elezioni, solo i legislatori del LDP e i suoi membri di base voteranno, ma la popolarità dei candidati tra il pubblico in generale conta come il vincitore della corsa condurrà il partito alle elezioni generali entro la fine dell’anno.
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