17 gennaio 2020 – Notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Gennaio 17, 2020
- Iraq: il Grand Ayatollah al Sistani, la massima autorità sciita, cade e si rompe il femore (in copertina).
- Libano: la polizia costretta a scusarsi per aver brutalizzato i manifestanti nella notte più violenta da quando sono cominciate le proteste.
- Sondaggio IRCCS: i giovani israeliani e palestinesi temono che il conflitto non finirà mai.
- Egitto – Etiopia, raggiunto accordo per finire la costruzione della mega diga del Nilo.
- Libia: Haftar vola segretamente in Grecia, non invitata al summit di Berlino.
- Australia: bimba di 3 anni salvata dopo 24 ore durante un alluvione.
- Panama: morti e torturati durante un esorcismo.
- Afghanistan: la maggior parte dei militari e degli agenti di polizia sono “un incubo senza speranza”, ha detto al Congresso l’Ispettore Generale.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, oggi a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Iran
L’Iran dovrebbe assumersi la “piena responsabilità” per l’abbattimento del volo PS752 dell’ Ukraine Airlines e pagare un risarcimento alle famiglie dei morti, ha concordato una riunione dei ministri di cinque paesi che hanno perso i loro cittadini. L’incontro a Londra ha riunito rappresentanti di Afghanistan, Svezia, Canada, Paesi Bassi, Ucraina e Regno Unito. Cinque elementi chiave sono stati concordati dai rappresentanti tra cui, accesso senza ostacoli per i servizi consolari, insieme alla garanzia che l’identificazione delle vittime e il rimpatrio saranno completati con “dignità e trasparenza”. I ministri hanno anche concordato che ci deve essere un’indagine approfondita sull’incidente in linea con le linee guida internazionali. Hanno fatto appello all’Iran affinché si assumesse la “piena responsabilità per l’abbattimento del volo” e per compensare le persone colpite.
In Iran intanto non si placano gli attacchi contro l’ambasciatore inglese Rob Macaire fermato sabato durante una manifestazione di commemorazione delle vittime del Boeing ucraino abbattuto, l’ayatollah di Mashhad nel nord est del paese ha detto che “espellerlo sarebbe solo un atto di gentilezza, che invece andrebbe fatto a pezzi”.
Oggi il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, sarà alla guida delle preghiere del venerdì a Teheran, la prima volta in otto anni. L’evento arriva sulla scia delle diffuse proteste per aereo passeggeri ucraino abbattuto dai militari iraniani la scorsa settimana, riferisce la BBC. La leadership iraniana è anche sotto pressione per una forte recessione dell’economia causata dalle sanzioni statunitensi. Mercoledì, il presidente Hassan Rouhani ha fatto appello per l’unità nazionale, ma in un raro segno di attrito all’interno del regime iraniano, Rouhani ha invitato i militari a dare un resoconto completo di come è caduto sull’aereo. L’Ucraina International Airlines Boeing 737-800, in viaggio verso Kiev e con a bordo molti passeggeri canadesi, si è schiantato poco dopo il decollo da Teheran provocando la morte di 176 persone.
Iraq
Il leader religioso più venerato nel paese, dovrà subire un intervento chirurgico per un femore fratturato dopo essere caduto a casa. Il Grand Ayatollah Ali al Sistanti, che quest’anno compierà 90 anni, è una delle figure la cui opinione è più ascoltata in tempi difficili. L’intervento è rischioso vista l’età, è stato portato in un ospedale nella città santa di Najaf dove risiede e ieri è stato sottoposto all’operazione. Pioggia idi auguri sui social media. Al Sistani è stato critico nel calmare le tensioni negli ultimi mesi, con un paese che affronta una crisi dopo l’altra a partire dalle proteste di massa che cercando di cambiare l’establishment politico e il recente lancio di missili americani che hanno ucciso il generale iraniano Soleimani. I messaggi sottili nei suoi sermoni e i commenti settimanali, guidano la politica nei periodo difficili. E’ emerso sostenitore chiave del movimento di protesta, chiedendo riforme elettorali e il rispetto dei diritti delle persone. Il suo ritiro del sostegno al governo del premier Mahdi, ha innescato le dimissioni del premier lo scorso dicembre.
Undici militari americani sono stati fatti uscire dalla base aerea di Al Assad in Iraq e curati in Germania altri in Kuwait per i sintomi di commozione cerebrale dopo l’ attacco missilistico iraniano contro due basi militari irachene all’inizio di questo mese, un portavoce del comando centrale USA ha rivelato giovedì sera. Il presidente Trump e funzionari statunitensi avevano affermato in precedenza che nessun americano era stato ucciso o ferito nell’attacco dell’8 gennaio.
Palestina: almeno due palloni con ordigni esplosivi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza e sono atterrati nel sud di Israele. Uno è esploso, l’altro è stato disinnescato dagli artificieri. Lanciati anche 4 razzi, di cui due intercettati da Iron Dome. Sotto accusa la Jihad Islamica. In risposta l’esercito israeliano ha colpito almeno due postazioni di Hamas nel nord della Striscia. Intanto l’Egitto coinvolto in negoziati per una tregua di lunga durata,, ha cancellato una visita a Gaza dopo che il leader di Hamas Ismail Haniyeh si è recato a Teheran per i funerali del generale Soleimani.
Libano
Il capo delle forze di sicurezza interna del Libano si è scusato pubblicamente per la violenza dilagante perpetrata dalle forze di sicurezza in uno degli scontri più intensi con i manifestanti da quando i disordini hanno paralizzato il paese quasi tre mesi fa. Mercoledì sera i manifestanti si sono scontrati con le forze di sicurezza a Beirut, cantando slogan e chiedendo il rilascio di circa 50 manifestanti detenuti, prima che la polizia li attaccasse sparasse lacrimogeni per disperdere la folla, causando dozzine di feriti. “Mi scuso con i media, i giornalisti, e i fotografi che stavano discutendo di ciò che è accaduto ieri davanti alla caserma Helou”, ha detto il mag. Gen. Imad Othman, capo dell’ISF, in un discorso televisivo giovedì pomeriggio.
Israele e Palestina
La maggior parte dei giovani israeliani e palestinesi crede che il conflitto tra i loro popoli “non finirà mai”, secondo un sondaggio pubblicato dal Comitato Internazionale della Croce Rossa. Il sessantacinque per cento dei millennial israeliani intervistati e il 52 per cento delle loro controparti palestinesi ha dichiarato di aspettarsi che il conflitto continui per sempre, ha affermato l’organizzazione in una nota.
Sono i più pessimisti tra una serie di popolazioni colpite dalla guerra intervistate in un sondaggio globale che ha coinvolto oltre 16.000 persone di età compresa tra 20 e 35 anni. Il sondaggio internazionale ha rilevato che più della metà teme ci sia un attacco nucleare nel prossimo decennio. “In generale, i risultati indicano che i millennial sono nervosi per il futuro e che le crescenti tensioni in Medio Oriente aumenteranno probabilmente queste paure”.
I partiti religiosi nazionalisti hanno unito le loro forze in vista della terze elezioni in Israele nel giro di tre anni, dopo che un’alleanza di sinistra è stata annunciata all’inizio della settimana. Né il primo ministro Netanyahu né lo sfidante centrista Gantz sono stati in grado di formare un governo di maggioranza a seguito di due elezioni l’anno scorso. Chiunque avrà il compito di formare un governo dovrà ottenere il sostegno dei piccoli partiti che possono esercitare un grande peso nei negoziati di coalizione. Secondo il sistema israeliano di rappresentanza proporzionale, i partiti possono formare liste elettorali congiunte per aumentare le loro possibilità di essere selezionate come partner della coalizione. Martedì, il partito per la nuova destra del ministro della Difesa Naftali Bennett ha raggiunto un accordo con la fazione dell’Unione nazionale del ministro dei trasporti Bezalel Smotrich. Mercoledì sera, poco prima della scadenza per la presentazione delle liste elettorali, si sono uniti al partito nazionale ebraico religioso, guidato dal ministro dell’Istruzione Rafi Peretz. Il trio prende il nome di Yamina (” a destra” in ebraico)
Egitto ed Etiopia
Egitto ed Etiopia hanno raggiunto un accordo preliminare per terminare la costruzione di una diga gigantesca sul Nilo e potenzialmente evitare una guerra tra due delle più grandi potenze militari dell’Africa. In seguito ai colloqui a Washington gestiti dal governo degli Stati Uniti, l’Egitto ha concordato in linea di principio per abbandonare la sua opposizione alla Grande diga etiope dopo aver ricevuto assicurazioni sul fatto che l’approvvigionamento idrico non sarebbe stato minacciato. La svolta segue anni di recriminazioni , con entrambi i paesi che periodicamente ricorrono alle minacce di guerra da quando l’Etiopia ha annunciato piani per costruire la diga nel 2011. Con il 95% della sua popolazione che vive nella Valle del Nilo, l’Egitto è sempre stato molto sensibile al flusso di un fiume da cui dipende per la sua stessa esistenza dagli albori della civiltà 5000 anni fa. Il fiume più lungo del mondo è la fonte di nove decimi di acqua dolce dell’Egitto.
Libia
Il generale dissidente Haftar ha accettato di rispettare il cessate al fuoco nonostante non abbia firmato l’accordo sulla tregua a Mosca. Lo ha riferito il ministro degli esteri tedesco. Intanto Khalifa Haftar è segretamente volato ad Atene ieri per parlare con la Grecia dopo che è stata esclusa dalla conferenza di Berlino. Ultimo sforzo internazionale per porre fine a nove mesi di combattimenti tra Haftar le cui forze vengono dall’est della libia e il governo riconosciuto dalle Nazioni Unite di Tripoli. Alla conferenza sarà presente anche il segretario di stato Mike Pompeo che spingerà per sostenere il fragile cessate al fuoco e far ritirare tutte le potenze stranieri coinvolte nel conflitto. Sono invitati anche funzionari di Russia, Turchia, Emirati Arabi Regno Unito, nonché diversi paesi africani e arabi. La grecia sarebbe stata snobbata, con il governo tedesco che ha respinto la richiesta di poter essere direttamente coinvolta nel conflitto. Haftar è stato portato in un albergo di lusso ad Atene, dove ha incontrato il ministro degli Esteri greco Dendias per un giro di discussioni. La grecia cerca un ruolo più attivo dopo che il governo di accordo nazionale di Tripoli ha firmato un memorandum di cooperazione marittima e militare con la turchia intaccando le sfere di influenza energetica nel mediterraneo
A questo proposito, Il presidente turco Erdogan oltre ad annunciare l’inizio dell’invio delle truppe a sostegno del premier Sarraj, ha detto che avvierà quest’anno attività di esplorazione e perforazione nel Mediterrano nelle zone all’interno dei confini libici. “Non è più possibile per altri paese condirre attività di ricerca sismica e perforazione sella il consenso della Libia e della Turchia nelle aree disegnate dall’accordo marittimo”, ha aggiunto il presidente. L’accordo è stato firmato a novembre, e gran parte della comunità internazionale non lo ritiene legittimo, Grecia e Cipro lamentano violazioni delle rispettive frontiere. Erdogan non ha precisato quanti soldati siano stati invitati, si era parlato di 35 militari con funzioni di coordinamento e supporto delle forze di Sarraj e sarebbero già presenti a sostegno di Tripoli, 600 combattenti siriani cooptati dalla Turchia.
Burundi
Il parlamento dell’Unione Europea ha sollecitato il Burundi a rilasciare quattro giornalisti che sono stati incarcerati ad ottobre. Ieri il parlamento europeo ha invitato le autorità burundesi a far cadere le accuse e rilasciare immediatamente i giornalisti di Iwacu, una delle poche organizzazioni giornalistiche indipendenti rimaste nel paese. I giornalisti, due donne e due uomini, sono stati arrestati nel distretto di Musigati dove avevano viaggiato per riferire di un attacco armato da parte di ribelli anti-governativi nel Parco Nazionale di Kibira, a circa 50 chilometri a nord della capitale, Bujumbura. Sono stati accusati di minare la sicurezza dello stato e il pubblico ministero ha chiesto pene detentive di 15 anni. Ha anche invitato il giudice a negare loro il diritto di voto per cinque anni. La risoluzione del parlamento europeo, approvata a Bruxelles, afferma che il carcere dei giornalisti fa parte del “continuo deterioramento della situazione dei diritti umani in Burundi prima delle elezioni del maggio 2020”.
Stati Uniti
Giovedì il Senato degli Stati Uniti ha aperto il processo di impeachment del presidente Donald Trump con cerimonia silenziosa – senatori in piedi ai loro banchi per giurare “giustizia imparziale” come giurati, i procuratori della Camera reclamano formalmente le accuse e presiede il giudice capo John Roberts . Il processo, solo il terzo di tale portata nella storia americana, si sta svolgendo all’inizio dell’anno elettorale, un momento di profonda divisione politica nella nazione.
Una donna scomparsa da 6 giorni in California è stata ritrovata viva nella sua macchina che era stata sommersa dalla neve. Paula Beth James, affetta da demenza è stata salvato dopo una ricerca con gli elicotteri che hanno individuato il suo suv sulle montagne settentrionali dello stato. Il veicolo era a qualche decina di metri dalla strada, la 68 era nella macchina. Le temperature nella zona questa settimana hanno raggiunto i -34 gradi centigradi questa settimana ed prevista una tempesta. La donna è tutto sommato in buone condizioni. Un altro salvataggio è avvenuto invece in Australia dove una bambina di 2 anni e il suo cagnolino sono stati ritrovati sani e salvi dopo 24 dopo la scomparsa nella regino di Pilbara colpita da un’alluvione. Matilda è scomparsa mercoledì dove si trovava vicino a casa. Lei e il suo jack russell sono rimasti bloccati dopo una pioggia forte che ha rotto degli argini vicino a casa. Nella ricerca sono stati impiegati elicotteri che l’hanno ritrovata il giorno dopo a 3,5 km da casa, era coperta di fango ma stava bene. Il cane le è rimasto accanto tutto il tempo, ha detto la polizia.
Guatemala
Il neopresidente Alejandro Giammattei, ha interrotto giovedì i rapporti diplomatici con il governo venezuelano del presidente Nicolas Maduro e ordinato la chiusura della sua ambasciata a Caracas.
Il conservatore Giammattei, entrato in carica martedì, aveva già indicato che avrebbe tagliato i legami una volta assulnto il potere. Il ministro degli esteri venezuelano Jorge Rodriguez, in una risposta su Twitter, ha accusato Giammattei di inchinarsi all’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Panama
Sette persone sono state uccise in un rituale religioso in una comunità della giungla a Panama, in cui i residenti indigeni sono stati riuniti da circa 10 predicatori laici e torturati, picchiati, bruciati e feriti con machete per farli “pentire i loro peccati”, le autorità ha detto giovedì.
La polizia ha liberato 14 membri del gruppo indigeno Ngabe Bugle che erano stati legati e picchiati con randelli e bibbie di legno. Il procuratore locale Rafael Baloyes ha descritto una scena agghiacciante trovata dagli investigatori quando si sono fatti strada attraverso le colline ricoperte di giungla fino alla remota comunità indigena di Ngabe Bugle vicino alla costa caraibica. Avvisato da tre abitanti del villaggio che sono fuggiti e si sono recati in un ospedale locale per essere curati. La polizia era preparata per qualcosa di brutto, ha detto Baloyes, ma sono rimasti ancora più orpresi da ciò che hanno scoperto una “chiesa” improvvisata in un ranch dove risiedeva una setta religiosa nota come “La nuova luce di Dio”.
“Tutti questi riti avevano lo scopo di ucciderli se non si fossero pentiti dei loro peccati”, ha detto Baloyes”.
A circa un miglio (2 chilometri) di distanza dall’edificio della chiesa, le autorità hanno trovato una tomba appena scavata con i cadaveri di sei minori e un adulto. Tra i morti c’erano cinque bambini di appena un anno, la loro madre incinta e una vicina di casa di 17 anni.
Honduras
Dopo mesi di pausa centinaia di migranti sono entrati in carovana due notti fa in Guatemala, nel viaggio della speranza che farà loro attraversare il Messico e dovrebbe farli arrivare fino a al confine con gli Stati Uniti. Si tratta di 400 persone tra uomini, donne e bambini. Loro sono l’avanguardia di un gruppo di 1000 migranti che si sono raccolti alla stazione degli autobus di San Pedro Sula. Questi ultimi raggiungeranno gli altri nei prossimi giorni.
Russia
Il presidente Putin ha nominato l’ex premier Medvedev vice capo del consiglio di sicurezza, un incarico tutto nuovo. Putin avrebbe firmato il decreto per creare questa posizione e poi darglierla. IL nuovo premier invece è Mikhail Mishustin.
Afghanistan
Secondo l’ispettore generale per la ricostruzione dell’Afghanistan John Sopko che ha riferito al Congresso americano, lo sforzo guidato dagli Stati Uniti per addestrare i militari e la polizia afgana negli ultimi due decenni è stato per la maggior parte un abissale fallimento. “Un incubo senza speranze e un disastro”, ha detto Sopko. Sopko ha testimoniato davanti alla commissione per gli affari esteri della Camera di mercoledì dopo la pubblicazione del “Afghanistan Papers” del Washington Post, una serie di interviste condotte da SIGAR in cui alti funzionari statunitensi hanno ammesso privatamente che la guerra in Afghanistan ha fornito pochi, se non nessuno, successi tangibili.
Intanto i talebani hanno annunciato di aver dato all’inviato americano la loro offerta formale per un cessate il fuoco temporaneo, destinato a durare 7-10 giorni e ad aprire una porta in vista dell’annuncio di un accordo di pace per porre fine a 18+ anni di guerra in Afghanistan. Un accordo di pace per l’Afghanistan era stato quasi concluso ad ottobre, anche se gli Stati Uniti si sono ritirati dai colloqui per un paio di mesi prima di tornare, quindi hanno sospeso i colloqui un’altra volta per protestare contro i talebani. Un cessate il fuoco dovrebbe far parte dell’accordo. Un’altra parte dell’accordo dovrebbe essere costituita dai colloqui tra talebani e governo afghano, sebbene il governo afgano abbia respinto un’offerta talebana per una riduzione reciproca della violenza intesa a facilitare tali colloqui.
Funzionari afgani hanno affermato che qualsiasi riduzione temporanea è del tutto inaccettabile e che insistono su un cessate il fuoco incondizionato a livello nazionale prima ancora di prendere in considerazione l’idea di tenere colloqui di pace.
Filippine
124 mila bambini costretti a lasciare le proprie case in sei comuni a causa dell’eruzione del vulcano Taal. Lo dice Save the Children che sta allestendo spazi per i bambini dove potranno giocare e superare il trauma. Intanto continua a salire il numero delle persone evacuate, sono 300 mila, il 42 per cento bambini. Interi città e villaggi all’interno della zona pericolosa, 14 km intorno al vulcano sono stati abbandonati e coperti di cenere.
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