18 agosto 2020 – Notiziario in genere
Scritto da Angela Gennaro in data Agosto 18, 2020
Iran: arrestata e rilasciata la figlia di una nota attivista per i diritti umani. Nuova carta d’identità in Marocco: le donne devono dichiarare se sono sposate. Brasile: gruppi religiosi contro l’aborto per bambina stuprata. Stati Uniti: Karine Jean-Pierre a capo della campagna di Kamala Harris. In Danimarca una mostra sulle artiste surrealiste
Iran
Mehraveh Khandan ha 20 anni ed è la figlia della nota avvocata iraniana e attivista per i diritti umani, Nasrin Sotoudeh. È stata arrestata nel corso di un blitz di cinque uomini della sicurezza nella sua abitazione e trasferita nel carcere di Evin a Teheran. Sarebbe stata rilasciata dopo qualche ora. Il motivo dell’arresto non è noto, ma si parla di pressioni sulla famiglia.
#Iran authorities detained the daughter of imprisoned lawyer Nasrin Sotoudeh this past weekend without a warrant before finally releasing her, according to Sotoudeh’s husband.
Nasrin, a courageous human rights defender, is on hunger strike: https://t.co/Op9B1EfIfs. #FreeNasrin pic.twitter.com/BIA2M8Wy51
— IranHumanRights.org (@ICHRI) August 17, 2020
Sua madre Nasrin, premio Sacharov 2012, è stata arrestata nel giugno di due anni fa e sta scontando una condanna a 12 anni nello stesso carcere in cui era stata portata la figlia. L’accusa è di “complotto contro la sicurezza” per aver difeso delle donne e la loro battaglia contro l’imposizione del velo. Ora è in sciopero della fame contro le scarse condizioni sanitarie nelle prigioni per i detenuti politici. Alla figlia Mehraveh è vietato di lasciare l’Iran fin da quando aveva 12 anni.
ساعت 9 صبح امروز چند تیم عملیاتی که همگی مرد بودند برای بازداشت مهراوه به خانه آمدند. او را به دادسرای اوین که ویژهی…
Posted by Reza Khandan on Monday, August 17, 2020
Marocco
Communiqué de l'ADFM au sujet de la loi 04-20 relative à la CIN éléctroniqueUne autre loi conscrant la discrimination…
Posted by ADFM Rabat on Saturday, August 15, 2020
In Marocco arriva la nuova carta d’identità elettronica. Solo che ci sarebbe, denunciano le ong che tutelano la parità di genere, un grosso problema di discriminazione “nei confronti delle donne”. L’Associazione democratica delle donne del Marocco (Association Démocratique des Femmes du Maroc ) fa notare che nella legge istitutiva del nuovo documento di identità, pubblicata sul Bollettino ufficiale, la voce che indica lo stato civile registra “solo tre possibilità: sposa, vedova, vedovo. Perché è omesso il sostantivo maschile ‘sposo’?”. Così, dicono, si permette agli uomini di occultare eventuali matrimoni in essere. “Forse per favorire la poligamia?”, ci si chiede. “Una legge discriminatoria che istituzionalizza la disuguaglianza, quando invece la Costituzione, all’articolo 19, prevede il contrario e cioè che tutti i cittadini sono uguali”. L’Adfm chiede una revisione del testo di legge, “perché le donne non siano obbligate a dichiarare il loro stato civile e siano considerate cittadine a tutti gli effetti”.
Brasile
Una bambina di 10 anni, rimasta incinta dopo essere stata violentata, abortirà a Recife, nel nord-est del Brasile, Paese in cui l’interruzione di gravidanza è consentita solo in pochi casi specifici. Altri medici si sono rifiutati di farla abortire nel suo Stato di origine, Espirito Santo, a causa delle pressioni di gruppi religiosi.
Representantes do Fórum De Mulheres de Pernambuco se manifestaram em defesa da vida da menina de 10 anos que engravidou por ter sido estuprada pelo tio.
A vida dessa garota importa para todas nós. #GravidezAos10Mata pic.twitter.com/WHb7cvb4gk
— Sâmia Bomfim (@samiabomfim) August 17, 2020
Sara Winter, leader di estrema destra, agli arresti domiciliari da fine giugno per aver partecipato a proteste che difendevano un golpe e la chiusura del Congresso, ha addirittura diffuso il nome della bambina insieme ai dettagli dell’ospedale dove verrà ricoverata.
Ma la bambina ha anche ricevuto il supporto del Forum Pernambuco: nelle ultime ore un gruppo di donne ha manifestato davanti all’ospedale di Recife per difendere il suo diritto all’aborto. “Siamo qui per dire che la vita di quella bambina stuprata conta”, spiegano, e per ricordare che “la gravidanza a 10 anni è come la morte”. Non è mancata anche la contromanifestazione – contro il diritto all’interruzione di gravidanza – di alcuni deputati evangelici.
Stati Uniti
Nella notte è stata Michelle Obama a illuminare il debutto della convention dem a Milwaukee per la Casa Bianca, la prima virtuale nella storia Usa a causa della pandemia di Coronavirus. Giovedì verrà incoronato il già storico tandem di Joe Biden e Kamala Harris, prima donna di origini afroamericane e indiane candidata alla vicepresidenza. E poco prima di annunciare che la senatrice Kamala Harris sarebbe stata in ticket con Joe Biden, la campagna Dem aveva annunciato che la consigliera senior per la campagna, Karine Jean-Pierre, sarebbe stata la capo staff della candidata alla vicepresidenza. Jean-Pierre è la prima persona di colore a essere collocata a capo del personale di un candidato o una candidata alla vicepresidenza.
Karine “ambitious” Jean-Pierre is incredibly proud to be working to elect the Biden/Harris ticket. Let’s go!! https://t.co/Y3rNNz6qJG
— Karine Jean-Pierre (@K_JeanPierre) August 11, 2020
Jean-Pierre ha confermato la nomina su Twitter, definendosi “ambiziosa”, un riferimento a come il termine sia spesso applicato negativamente alle donne con una carriera in politica ma non agli uomini allo stesso modo, scrive Lgbtq Nation. Originaria dell’isola francese caraibica della Martinica, Jean-Pierre è cresciuta a New York City e ha frequentato la scuola di specializzazione alla Columbia University.
Ha iniziato la sua carriera in politica lavorando per la campagna di John Edwards nel 2004 e in seguito ha lavorato per le campagne di Barack Obama del 2008 e del 2012 e per la campagna presidenziale di Martin O’Malley del 2016.
Durante il primo mandato di Obama, ha lavorato presso l’Ufficio per gli affari politici della Casa Bianca, una posizione che secondo lei era importante come lesbica. “Quello che è stato meraviglioso è che non ero l’unica; ero una delle tante”, ha detto a The Advocate nel 2011.“Il presidente Obama non ha assunto personale LGBT, ha assunto persone esperte che sono LGBT”.
Danimarca
Si tratta della prima grande retrospettiva mai dedicata alle artiste surrealiste e a segnalarla è ArtTribune. Si chiama Fantastic Women – Surreal Worlds from Meret Oppenheim to Frida Kahlo – ed è in corso al Louisiana Museum of Modern Art a Humlebæk, in Danimarca. Meret Oppenheim, Louise Bourgeois, Claude Cahun, Leonora Carrington, Dora Maar, Lee Miller, Kay Sage, Maya Deren e Frida Kahlo sono alcune delle 34 artiste protagoniste dell’esposizione, con oltre 260 opere che raccontano come le donne del movimento teorizzato da André Breton abbiano influenzato e contribuito alla storia del Surrealismo.
“In nessun altro movimento d’avanguardia artistica le donne hanno avuto un ruolo così importante e sono state numerose come nel Surrealismo”, spiega Kirsten Degel, curatrice del Louisiana Museum of Modern Art. La mostra racconta la storia delle artiste surrealiste a partire dagli inizi degli anni Trenta, quando le donne del movimento iniziarono a partecipare alle attività del gruppo artistico parigino, tra tutti, i “giochi” passati alla storia come “Cadaveri squisiti”.
In copertina Karine Jean-Pierre/Wikipedia.
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