1 settembre 2020 – Notiziario in genere
Scritto da Angela Gennaro in data Settembre 1, 2020
Nuove minacce di morte per il premio Nobel congolese Mukwege: per Bachelet è un eroe che va difeso. Usa, il marito di Pete Buttigieg si racconta in un’autobiografia. E parla anche degli abusi sessuali subiti. J.K. Rowling restituisce il premio umanitario Ripple of Hope, dopo le critiche per le sue opinioni sull’identità di genere. Iran: uomo arrestato dopo le accuse di stupro su Twitter. Venezia: Women in cinema, nasce il premio per la visibilità delle donne.
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Repubblica Democratica del Congo
Il premio Nobel Denis Mukwege in pericolo
Lettere con minacce di morte e intimidazioni: è questa oggi la realtà del premio Nobel Denis Mukwege, con un aumento dei messaggi di odio per lui e la sua famiglia negli ultimi tempi. A darne notizia è la responsabile dei diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet. L’aumento delle intimidazioni si è manifestato dopo che il medico congolese ha chiesto di creare un tribunale penale internazionale per la Repubblica Democratica del Congo per giudicare “i gravi crimini commessi contro la popolazione civile”.
Mukwege è stato anche vittima di un violento attacco armato a ottobre di otto anni fa, nel 2012: si è salvato insieme alla sua famiglia grazie all’intervento delle truppe della Missione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo. “Voce che si alza forte” contro i responsabili delle violenze sessuali come arma di guerra in Congo, Mukwege ha documentato centinaia di gravi violazioni dei diritti umani avvenute nella parte orientale del Paese tra il 1993 e il 2003. “Ciò ha contribuito a identificare in molti casi i gruppi ritenuti responsabili di questi crimini”, spiega ancora Bachelet.
“La sua vita ora sembra essere in grave pericolo”. L’Alta Commissaria chiede “un’indagine efficace, tempestiva, approfondita e imparziale sulle minacce che gli sono state rivolte”. Medico, ginecologo e attivista congolese, ha fondato l’ospedale Panzi nella Repubblica Democratica del Congo, specializzato nel trattamento delle donne violentate. È stato insignito del Premio Nobel per la pace nel 2018, insieme all’attivista Nadia Murad.
Iran
Il potere del #metoo
Un uomo accusato di stupro da decine di donne su Twitter con l’hashtag #metoo è stato arrestato nei giorni scorsi in Iran. Lo ha comunicato Hossein Rahimi, il capo della polizia di Teheran: Keivan Emamverdi, che lavora nel settore del turismo, è stato accusato di avvicinare le sue vittime con l’inganno, drogarle e poi violentarle nella sua casa. Grazie al #metoo in Iran, di tendenza nel paese, molte donne – ma anche molti uomini – stanno usando i social media per rivelare il nome di presunti molestatori sessuali, inclusi alcuni uomini di potere e celebrità. In molti, sui social, hanno espresso la speranza che, ora che le donne molestate hanno rotto anni di silenzio su un tema che è tabù nella società iraniana, i molestatori saranno puniti anche alla luce del fatto che l’establishment fodamentalista considera le donne responsabili per gli impulsi e i comportamenti degli uomini.
Stati Uniti
L’autobiografia del marito di Pete Buttigieg
Chasten Buttigieg – coniuge dell’ex aspirante candidato democratico alla presidenza Pete Buttigieg – si racconta in una nuova autobiografia. Si intitola I Have Something to Tell You – Ho qualcosa da raccontarvi – ed è uscito in queste ore. Chasten racconta soprattutto la sua storia più che quella di Pete, a partire dalla sua infanzia in Michigan, passando per l’ultimo anno di liceo in Germania, il suo dichiarare di essere gay, il college, l’insegnamento, la campagna elettorale. Chasten, il cui vero nome è Glezman, rivela anche dettagli molto personali come gli abusi sessuali subiti, la violenza domestica e persino l’idea di suicidarsi.
https://twitter.com/Chasten/status/1295759848395673600
Poi l’incontro su Hinge – app per appuntamenti romantici – con Pete e la decisione di trasferirsi a South Bend in Indiana. “Mi piacevano quelle conversazioni, ecco perché decisi di guidare fino a South Bend. Lui era così interessante”, racconta di quelle prime chat. Pete e Chasten si sono sposati nel 2018. Il libro parla anche di come la coppia vive l’isolamento forzato per la pandemia di Coronavirus.
Gran Bretagna
JK Rowling rifiuta un premio. Sì, c’entrano ancora le sue opinioni sulla questione transgender
J.K. Rowling ha restituito il premio ‘Ripple of Hope’. Le era stato assegnato l’anno scorso dall’Associazione Robert F. Kennedy per i diritti umani, e la scrittrice lo ha rifiutato dopo che la presidente ha criticato le sue opinioni sulla questione transgender. Il premio, destinato a persone che hanno dimostrato un “impegno per il cambiamento sociale”, e che in passato è stato assegnato ad altri personaggi illustri come Barack Obama, era stato consegnato alla scrittrice britannica, creatrice della saga di Harry Potter, a dicembre per il suo lavoro con l’ente di beneficenza, Lumos. Nel ricevere il premio, Rowling lo ha definito “uno dei più alti onori che mi sia mai stato assegnato” e ha detto “Robert Kennedy incarnava tutto ciò che ammiro di più
in un essere umano”.
Ma poi, all’inizio di questo mese, la presidente dell’associazione, Kerry Kennedy, ha rilasciato una dichiarazione descrivendo il suo “sgomento” per i “tweet e le dichiarazioni transfobiche profondamente preoccupanti” di Rowling. La scrittrice aveva infatti twittato negli ultimi mesi una serie di commenti in cui esponeva le sue opinioni sull’identità di genere. “Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata”, scriveva Rowling. “Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo le loro vite”. Commenti fortemente condannati dalle associazioni LGBTQ ma anche da tanti attori e attrici che hanno lavorato alla saga di Harry Potter.
Italia
A Venezia il Women in Cinema Award
Si chiama WiCA | Women in Cinema Award ed è il nuovo premio che vuole contribuire alla visibilità delle donne all’interno dei più importanti Festival del Cinema e lo fa partendo dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Un Premio assegnato da un’Academy di giornaliste alle donne del cinema, ma anche agli uomini che nel corso della carriera o nelle ultime stagioni le hanno messe al centro del loro lavoro o valorizzate all’interno delle produzioni. L’appuntamento è durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il prossimo 8 settembre alle ore 16.00, all’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior del Lido, dove saranno consegnati tutti i Premi durante l’evento condotto dall’attrice e scrittrice Claudia Conte.
Tra le persone premiate, Chiara Tagliaferri e Christian Petzold. Scrittrice, autrice e conduttrice radiofonica, Tagliaferri, con Michela Murgia, ha ideato e scritto le storie del podcast “Morgana, la casa delle donne fuori dagli schemi”, un appuntamento mensile durante il quale vengono raccontate storie di donne incredibili e fuori dalla norma. Un successo radiofonico senza precedenti diventato un libro di altrettanto successo, edito da Mondadori. È coordinatrice editoriale per Storielibere.fm, la piattaforma più innovativa di narrazioni audio online, e con Melissa P. è autrice del podcast “Love stories”.
Petzold è tra gli autori tedeschi più amati anche all’estero. Il suo Undine, nelle sale italiane con Europictures il 24 settembre, alla 70esima Berlinale ha ricevuto il Premio FIPRESCI. Paula Beer l’Orso d’Argento per la miglior attrice mentre per Barbara, ancora al festival di Berlino nel 2012, Petzold è stato premiato con l’Orso d’Argento per la miglior regia. Il suo cinema ha sempre posto grande attenzione alla figura femminile, mettendo in scena con grande sensibilità il ruolo della donna nelle sue diverse accezioni, da “La scelta di Barbara” a “La donna dello scrittore” fino a “Undine”.
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