18 gennaio 2022 – Notiziario in genere
Scritto da Alice Corte in data Gennaio 18, 2022
Afghanistan: attaccate con spray al peperoncino perché chiedevano il diritto al lavoro e all’istruzione. Irlanda: proteste contro la violenza sulle donne dopo l’uccisione di una giovane insegnante. Regno Unito: proteste contro il nuovo centro di detenzione per migranti donne. Pakistan: donne e cricket durante la pandemia.
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Afghanistan
Domenica scorsa una ventina di donne si sono date appuntamento di fronte all’Università di Kabul per chiedere “uguaglianza e giustizia”, affermando che i diritti delle donne sono diritti umani. Tuttavia, secondo quanto riportato da alcune delle manifestanti ad France Presse, sono state raggiunte e attaccate da militanti talebani. Una delle partecipanti è stata poi portata in pronto soccorso, a causa delle lesioni provocate dagli spray al peperoncino usati contro le donne. Sempre secondo quanto raccontato da France Presse, è stato sequestrato il cellulare di un uomo che aveva ripreso la scena.
Irlanda
Ashling Murphy, insegnante di 23 anni, stava facendo jogging giovedì 13 gennaio a Tullamore, cittadina nelle midlands irlandesi, quando è stata brutalmente uccisa dal suo aggressore, ancora ignoto. Il fatto ha provocato veglie e proteste contro la violenza sulle donne in tutto il paese e nel confinante Regno Unito. Anche il Parlamento irlandese ha osservato un minuto di silenzio in ricordo della donna, mentre il Primo Ministro ha affermato che, dall’anno scorso, il Governo sta elaborando un piano contro la violenza di genere, inclusa quella sessuale e domestica.
Regno Unito
Manifestanti da tutto il Regno Unito si sono ritrovate domenica davanti al nuovo centro detentivo per sole donne migranti che ha aperto ad Hassockfield, nella contea di Durham. Il centro, che viene contestato come struttura detentiva per persone non offensive, può ospitare fino a 84 donne in attesa di rimpatrio. In passato il centro era stato un luogo di detenzione per minori ed è divenuto noto per i numerosi abusi che portarono a chiuderlo nel 1988. Alle dimostrazioni dei contestatori, che ricordano come le donne non siano pericolose e siano spesso mogli e madri che vengono di fatto sradicate dalle comunità, le autorità rispondono che le stesse non hanno il diritto di permanere nel Regno Unito.
Pakistan
Bisma Amjad è una giocatrice di cricket che ha già partecipato a delle competizioni nazionali per under 19. Tuttavia durante la pandemia i luoghi per poter giocare si sono decisamente ridotti per le donne. Per questo l’unica via di uscita per continuare a praticare il suo sport è stata quella di vestirsi da maschio e tagliarsi i capelli. Secondo quanto riportato dalla stessa Bisma, sono molte le ragazze che pur di giocare allo sport più amato del paese si travestono, senza destare particolari sospetti. Anche andare agli allenamenti per Bisma Amjad è stato a volte complicato: ora può andare in bicicletta, ma fino a poco tempo fa era il padre ad accompagnarla e quando si è ammalato, la figlia ha dovuto interrompere le uscite. Le discriminazioni di genere nel cricket, come negli altri sport, sono numerose, ma forse qualcosa sta cambiando, anche se, con le difficoltà della pandemia, anche le scuole di cricket per ragazze hanno meno introiti e quindi, purtroppo, meno allieve.
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