23 dicembre 2021- Notiziario
Scritto da Silvia Muletti in data Dicembre 23, 2021
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- Siria: si concludono i colloqui di Astana.
- Russia: ok di Putin ad avviare colloqui con gli USA sulle sue proposte di sicurezza al confine ucraino.
- Guinea: l’uomo che ha guidato un colpo di Stato nel 2008 è tornato.
Questo e molto altro al notiziario di radio Bullets, a cura di Silvia Muletti
Siria
I colloqui di Astana, si concludono con un “forte impegno” per l’unità politica e l’integrità territoriale della Siria, ha detto alla fine del round il ministro degli Esteri turco Selçuk Ünal, direttore generale turco responsabile per la Siria. Le delegazioni di Turchia, Russia e Iran si sono incontrate martedì nella capitale del Kazakistan, Nur-Sultan, per il 17° incontro del processo di pace di Astana, che mira a trovare una soluzione alla crisi decennale in Siria per la quale le Nazioni Unite stimano che 350.000 persone siano state uccise. I colloqui affrontano diversi temi come la consegna degli aiuti umanitari, la ripresa dei lavori del Comitato costituzionale siriano a Ginevra, lo scambio di prigionieri e il rilascio di ostaggi, così come la ricerca di persone scomparse. Il processo di pace di Astana è stato avviato nel gennaio 2017 su iniziativa di Turchia, Russia e Iran, ed è complementare a quello di Ginevra.
Russia
La Russia ha accolto con favore la volontà degli Stati Uniti di avviare dei colloqui il mese prossimo sulle sue proposte di sicurezza, appena un giorno dopo che il presidente Vladimir Putin aveva minacciato una risposta militare se le richieste del Cremlino non venissero soddisfatte. Spinto dalla continua espansione della NATO verso i suoi confini e dall’aumento delle vendite di armi letali all’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha inviato agli Stati Uniti una proposta sulle garanzie di sicurezza reciproca e una richiesta urgente di negoziati immediati. «Vorremmo sperare che per i prossimi negoziati, che già sono positivi, i nostri partner arriveranno con posizioni chiaramente formulate», ha detto ai giornalisti mercoledì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Tra le principali richieste c’è la negazione di adesione alla Nato delle ex repubbliche dell’URSS.
Guinea
L’uomo che ha guidato il colpo di Stato nel 2008 in Guinea, il cui breve governo è stato segnato da un massacro in uno stadio contro manifestanti pacifici, è tornato nel paese dell’Africa occidentale dopo oltre un decennio di esilio. Dopo il suo arrivo nella capitale Moussa “Dadis” Camara ha detto ai suoi sostenitori di avere fiducia nel sistema giudiziario del paese e di essere «pienamente pronto a dire la sua parte di verità» riguardo alle uccisioni allo stadio del 28 settembre 2009, quando almeno 157 persone furono uccise e 100 donne violentate dai soldati. L’ormai 57enne Camara era in gran parte irriconoscibile per la maggior parte dei guineani, senza la tipica tuta militare e il berretto rosso che indossava prima di andare in esilio. Il governo della Guinea ha annunciato l’intenzione di processare i responsabili del massacro, annuncio che è stato dato in seguito a una visita nel paese della Corte Penale Internazionale (Cpi).
Myanmar
Almeno due persone sono morte e dozzine rimangono disperse dopo una micidiale frana in una miniera di giada in Myanmar. L’incidente è l’ultima tragedia che ha colpito l’industria multimiliardaria, scarsamente regolamentata e controllata da esercito e altri gruppi armati. L’utilizzo di questa risorsa genera conflitti di vecchia data e devasta le comunità locali. La trasparenza, una migliore governance dell’industria estrattiva del paese e la rimozione degli incentivi finanziari che causano conflitti sono fondamentali per garantire una pace duratura, afferma una campagna di Global Witness per la gestione delle risorse naturali.
Micronesia
È stato effettuato il primo versamento effettuato dal “Green Climate Fund” per migliorare la resilienza delle comunità vulnerabili e aiutarle ad adattarsi meglio agli effetti del cambiamento climatico. Il Green Climate Fund (GCF) ha effettuato l’erogazione della prima tranche per il programma “Soluzioni di adattamento ai cambiamenti climatici per le autorità locali” appena 36 giorni dopo l’approvazione del Consiglio. Beneficiando di una sovvenzione di 16,6 milioni di dollari, con l’intenzione di aumentare l’accesso delle autorità locali ai finanziamenti per il clima.
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