23 settembre 2022 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Settembre 23, 2022
Ascolta il notiziario
- Cina: soccorso incredibile, un uomo ritrovato vivo dopo diciassette giorni dal terremoto.
- Iran: non si placa il respingimento dei rifugiati afghani, la scorsa settima l’Iran ha deportato settemila migranti.
- Cuba: domenica referendum sul nuovo Codice di Famiglia, in ballo matrimoni e adozioni gay.
- Da oggi si vota nelle quattro regioni contese dell’Ucraina.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.
Cina
Un operaio cinese, che si prendeva cura dei colleghi feriti a seguito di un mortale terremoto e in seguito si era perso tra le montagne, è stato soccorso diciassette giorni dopo. Il sisma, di magnitudo 6.8, ha colpito la provincia sudoccidentale del Sichuan all’inizio di settembre, uccidendo almeno novantatré persone e costringendone altre migliaia a essere ospitate in campi temporanei. Il signor Gan Yu, dipendente della centrale idroelettrica di Wandong, nel Sichuan, è stato ritrovato, vivo ma ferito, mercoledì da un abitante del villaggio locale, come riferisce China National Radio (Cnr), di proprietà dello stato, definendo il salvataggio un “miracolo”. Gan era in servizio con il collega Luo Yong il 5 settembre, quando si è verificato il terremoto e i due sono rimasti indietro per prestare il primo soccorso ai colleghi feriti e prevenire le inondazioni che rilasciavano acqua dalla diga. Hanno tentato di lasciare la centrale elettrica remota, camminando per circa venti chilometri. Ma Gan — che è gravemente miope — ha perso gli occhiali durante il terremoto e ha lottato per camminare sul terreno montuoso, ha riferito Cnr. I due uomini hanno cercato disperatamente di chiedere aiuto. «Ci siamo tolti i vestiti, li abbiamo appesi ai rami degli alberi e li abbiamo fatti sventolare», ha detto Luo a Cnr. Alla fine hanno deciso che Gan sarebbe rimasto fermo, mentre Luo sarebbe andato in cerca di assistenza. Luo è stato ritrovato dai soccorritori l’8 settembre, dopo aver usato un incendio per attirare l’attenzione di un elicottero, ma quando l’11 settembre è stato ritrovato il rifugio temporaneo di Gan, questi era scomparso. Si è temuto che fosse morto per il freddo. All’inizio di questa settimana, un agricoltore locale, Ni Taigao, è tornato al suo villaggio ai piedi della montagna dove si trova la centrale elettrica, e ha sentito parlare della ricerca di Gan. L’abitante del villaggio ha messo a frutto le sue conoscenze locali e si è unito alla ricerca mercoledì mattina. Dopo appena due ore di trekking, ha sentito le deboli grida di Gan e lo ha subito trovato sdraiato sotto alcuni alberi. Gli altri soccorritori hanno impiegato diverse ore per raggiungere Gan, che mercoledì è stato trasportato in aereo in un vicino ospedale dove i medici hanno scoperto che aveva subito fratture ossee multiple, secondo l’emittente ufficiale CCTV. Il filmato di CCTV mostra un Gan dall’aspetto scosso e magro che confermava il suo nome e mangiava con cautela uno spuntino offerto dai soccorritori.
Afghanistan
Alcuni paesi occidentali hanno espresso grave preoccupazione per la presenza e le operazioni di gruppi estremisti in Afghanistan, e hanno affermato che i talebani non stanno rispettando gli impegni antiterrorismo. Inviati speciali e rappresentanti per l’Afghanistan dell’Unione Europea, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Regno Unito e Stati Uniti si sono incontrati la scorsa settimana e ieri hanno rilasciato un comunicato congiunto. Hanno affermato che la presenza del leader di al-Qaida, Ayman al-Zawahiri, recentemente ucciso in un attacco degli Stati Uniti, mostra che i talebani non stanno mantenendo il proprio impegno.
Mentre l’Afghanistan continua a rimanere nella morsa di un terribile crisi umanitaria, più di settemila rifugiati afghani sono stati deportati dall’Iran la scorsa settimana, ha riferito il ministero dei Rifugiati e del Rimpatrio guidato dai talebani. L’ambasciatore iraniano a Kabul aveva detto che circa tremila afghani entrano illegalmente in Iran e altrettanti hanno documenti e visti legali. Secondo l’agenzia afghana Khaama Press, prima che i talebani prendessero il controllo dell’Afghanistan, circa 3,4 milioni di rifugiati afghani vivevano in Iran, e tra loro circa due milioni non avevano documenti, secondo l’UNHCR. L’anno scorso la situazione è peggiorata drammaticamente con un aumento del 12% di sfollati forzati rispetto al 2020. Amnesty International ha esortato tutti i paesi a cessare di deportare i migranti afghani, che siano in Turchia o in Iran dove rischiano l’incarcerazione, la tortura, altri maltrattamenti e infine la deportazione forzata in Afghanistan.
Stamattina un terremoto 4.3 ha colpito la regione afghana dell’Hindu Kush.
Iran
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha detto che la morte di Mahsa Amini, causa di proteste, «sarà oggetto di indagine». «Ho contattato la famiglia della vittima e ho assicurato che continueremo a investigare velocemente sull’incidente — ha aggiunto parlando a New York —. La nostra preoccupazione è la salvaguardia dei diritti di tutti i cittadini».
Intanto il presidente Raisi ha rifiutato all’ultimo minuto un’intervista con Cnn, a New York, perché la famosa giornalista Christiane Amanpour si è rifiutata di indossare il velo. «Credo — ha spiegato la reporter — che non voglia essere visto con una donna senza velo nel momento in cui nel suo paese infuriano le proteste per la morte di Mahsa Amini», la ventiduenne deceduta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale a Teheran perché non indossava correttamente il velo.
Almeno trentuno civili sono stati uccisi in Iran dall’inizio delle manifestazioni, represse dalle forze di sicurezza, per protestare contro la morte di Mahsa Amini: lo dice Iran Human Rights che ha sede a Oslo.
Il padre della giovane donna iraniana morta mentre era sotto la custodia della polizia morale a Teheran, ha accusato le autorità di mentire sulla morte della figlia. Amjad Amini ha detto che i medici si sono rifiutati di fargli vedere Mahsa dopo il decesso, e ha anche riferito che quando ha visto il corpo della figlia prima del funerale era completamente coperto, tranne il viso e i piedi su cui c’erano lividi.
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha denunciato «il brutale attacco contro le donne coraggiose» che da diversi giorni manifestano in Iran, vedendo nella repressione delle manifestazioni «un attentato all’umanità».
Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro la polizia morale iraniana dopo la morte di Mahsa Amini. «Condanniamo questo atto nei termini più duri e chiediamo al governo iraniano di mettere fine alla violenza contro le donne», afferma il segretario al Tesoro, Janet Yellen.
Libano
Almeno trentaquattro persone sono morte dopo che un barcone che trasportava migranti è affondato, giovedì scorso, al largo delle coste della Siria. Samer Qubrusli, direttore generale dei porti, ha affermato che i sopravvissuti hanno raccontato che «la barca ha lasciato il Libano giorni fa».
Israele e Palestina
Nel suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu, il premier israeliano Yair Lapid ha detto di essere a favore della “soluzione dei due Stati” nel conflitto con i palestinesi, a patto che lo stato palestinese sia “pacifico” e non diventi «una base del terrore che minacci Israele».
Hamas ha protestato contro la valutazione della possibilità di un trasferimento dell’ambasciata della Gran Bretagna da Tel Aviv a Gerusalemme, annunciata dopo l’incontro di ieri fra la premier Liz Truss e il suo omologo israeliano Yair Lapid. Uno sviluppo del genere, secondo Hamas, «significa sostegno agli occupanti e ostilità nei confronti del nostro popolo».
Armenia e Azerbaijan
Il premier armeno Nikol Pachinian ha accusato l’Azerbaijan, davanti alla platea dell’Assemblea generale dell’Onu, di aver commesso «atrocità innominabili», una settimana dopo i violenti scontri al confine tra i due paesi che hanno causato circa trecento morti. «Ci sono prove di casi di tortura, di mutilazioni di soldati catturati o già morti, di assassini extra giudiziari e di cattivi trattamenti di prigionieri di guerra, nonché di trattamenti degradanti dei corpi», ha denunciato il premier, mentre il ministro degli Esteri azero, Djeyhoun Baïramov, che interverrà nel weekend, ascoltava impassibile.
Estonia
Il Governo estone ha richiamato ieri i riservisti e i membri della Lega di Difesa per una sessione straordinaria di esercitazioni. La prima ministra, Kaja Kallas, ha sottolineato che la nuova fase della guerra in Ucraina non pone, al momento, «minacce dirette per l’Estonia». Ciò nonostante, ha continuato il primo ministro, «capacità di difesa significa prontezza e coscienza che, in un momento di crisi, sappiamo esattamente cosa fare».
Ucraina – Russia
Aperti nella Kamchatka, nell’estremo oriente russo, i primi seggi elettorali per l’annessione alla Russia dei territori occupati in Ucraina. Lo ha annunciato la Tass precisando che in quest’area si trovano numerosi sfollati dalle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk, e delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, in Ucraina.
Quattro aree dell’Ucraina, controllate dalla Russia e dalle forze pro-Mosca, si stanno preparando a tenere referendum sull’adesione alla Russia. Il piano della Russia, di annettere circa il 15% del territorio ucraino tramite referendum, arriva dopo che i leader insediati dalla Russia nelle province di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia hanno annunciato i propri piani per le votazioni, che dovrebbero tenersi da venerdì a martedì. I referendum sono stati sostenuti dal presidente russo Vladimir Putin e arrivano dopo quasi sette mesi di guerra e una grave sconfitta sul campo di battaglia, subita da Mosca, nell’Ucraina nord-orientale questo mese.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricevuto a Kiev il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. «Per l’Italia — si legge nel post di Zelensky —, nonostante le molte questioni interne, la situazione in Ucraina rimane molto importante».
La consegna di cartoline per l’arruolamento nell’esercito a manifestanti russi che partecipano a proteste contro la cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina «non è contro la legge». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che alcuni siti, tra i quali Bbc in russo, hanno denunciato tale pratica. A questo proposito è aumentato il traffico di cittadini russi che arrivavano in Finlandia varcando i valichi di frontiera nell’area sud-orientale: lo afferma la guardia di frontiera finlandese su Twitter, citata dal quotidiano finlandese AAmulehti. Matti Pitkäniitty, capo dell’unità di cooperazione internazionale della Guardia di frontiera, ha affermato che un totale di 4.824 cittadini russi sono arrivati ieri in Finlandia attraverso il confine.
Stati Uniti
Un uomo del New Jersey, accusato di essere un simpatizzante nazista e che a maggio è stato riconosciuto colpevole di accuse relative all’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti, è stato condannato ieri a quattro anni di prigione: lo ha reso noto il Dipartimento di Giustizia. Timothy Hale-Cusanelli, 32 anni, di Colts Neck, New Jersey, è stato condannato nel Distretto di Columbia: a maggio, era stato dichiarato colpevole da una giuria federale di tutti e cinque i capi d’accusa, incluso l’ostruzione a un procedimento ufficiale.
Dopo tre giorni, in cui la guerra in Ucraina ha tenuto banco tra i leader mondiali alle Nazioni Unite, sono iniziati a emergere altri conflitti e preoccupazioni. Alcuni sono di lunga ebollizione, di portata globale e che si sono recentemente ritirati dall’attenzione del pubblico. Giovedì, il primo ministro israeliano ha chiesto la creazione di uno stato palestinese. Il presidente palestinese parlerà oggi. Altri sono conflitti regionali già divampati. Il primo ministro armeno ha avvertito che «il rischio di una nuova aggressione da parte dell’Azerbaijan resta molto alto», dopo il più grande scoppio di ostilità tra i due avversari in quasi due anni. I paesi dell’ex Unione Sovietica sono bloccati in un conflitto sul Nagorno-Karabakh, che fa parte dell’Azerbaijan ma è stato sotto il controllo delle forze etniche armene sostenute dall’Armenia da quando la guerra separatista si è conclusa nel 1994. I leader di Iraq e Pakistan, nel frattempo, salgono sul palco oggi. Entrambe le nazioni sono fondamentali per l’ordine geopolitico mondiale, ma negli ultimi anni hanno ricevuto meno attenzione globale. L’incontro annuale dei leader all’Assemblea generale delle Nazioni Unite offre a ciascun paese l’opportunità di esprimere le proprie preoccupazioni e le proprie speranze. L’incontro di quest’anno si è finora concentrato fortemente sull’invasione russa dell’Ucraina e sulla conseguente guerra, poiché i paesi hanno deplorato come il conflitto abbia sconvolto l’ordine geopolitico, sollevato ripetutamente lo spettro del disastro nucleare e scatenato crisi alimentari ed energetiche.
Cuba
Il 25 settembre i cubani andranno alle urne in un inedito referendum sulla riforma del nuovo Codice della famiglia, un pacchetto legislativo che prevede tra le sue novità il matrimonio egualitario, le adozioni gay e la maternità surrogata.
L’appuntamento è il primo di questo genere nel paese, che ha vissuto finora solo consultazioni referendarie di natura costituzionale. Domenica saranno chiamati a esprimersi circa otto milioni di cittadini di età superiore ai sedici anni. Il 18 settembre è stata la volta dei cubani residenti all’estero, anche se il voto è stato limitato ai soli lavoratori e collaboratori delle rappresentanze diplomatiche dell’isola.
Messico
Una protesta per chiedere giustizia per quarantatré studenti messicani, scomparsi nel 2014, è diventata violenta, lasciando feriti undici agenti di polizia: lo hanno riferito le autorità. Giovedì si è svolto uno scontro davanti all’ufficio del procuratore generale a Città del Messico, dopo che i manifestanti si sono radunati chiedendo l’arresto delle persone collegate al caso.
Brasile
Oltre un sesto della popolazione (33,1 milioni) soffre la fame, secondo un’indagine della Rete di ricerca brasiliana sulla sovranità alimentare e nutrizionale (Penssan), presentata la prima volta a giugno e riproposta in questi giorni da alcuni media. Il dato è stato contestato seccamente dal ministro dell’Economia, Paulo Guedes. «È impossibile avere trentatré milioni di persone che soffrano la fame. Nonostante l’inflazione, il potere d’acquisto è preservato grazie a questo nuovo trasferimento di reddito», ha detto il ministro riferendosi ad “Ausilio Brasile”, il programma di welfare lanciato dal governo di Jair Bolsonaro, che destina seicento reais mensili alle famiglie più colpite dalla crisi seguita alla pandemia di Coronavirus. Nel suo studio, condotto tra novembre 2021 e aprile 2022, Penssan evidenzia che 33,1 milioni di brasiliani affrontano un livello “grave” di insicurezza alimentare, quattordici milioni in più rispetto al 2020, anno dello scoppio della pandemia.
Bangladesh
Gli Stati Uniti hanno annunciato ulteriore assistenza umanitaria, con oltre centosettanta milioni di dollari, per i rohinghya, all’interno e all’esterno del Myanmar, nonché per le comunità ospitanti in Bangladesh. Con il nuovo finanziamento, l’assistenza totale degli USA in risposta alla crisi dei rifugiati rohingya ha raggiunto quasi 1,9 miliardi di dollari dall’agosto 2017. Il Bangladesh ospita oltre 1,2 milioni di rifugiati rohingya fuggiti dallo stato di Rakhine, in Myanmar, a seguito della brutale repressione militare dell’agosto 2017.
Cina
Un tribunale della Cina settentrionale ha condannato un uomo a ventiquattro anni di carcere, venerdì, per il suo ruolo in un feroce attacco a quattro donne, oltre ad altri crimini, tra cui rapina e apertura di un giro di gioco illegale. Chen Jizhi è il capo di una banda criminale e ha condotto attività criminali per anni. Il tribunale ha condannato anche altre ventisette persone. Le accuse includono l’apertura di casinò, rapina, assistenza in attività di criminalità informatica, litigi e provocazione, con condanne da sei mesi a undici anni. Le autorità avevano avviato le indagini su Chen dopo che un video era venuto alla luce all’inizio di giugno: in questo si vedeva lui e altri uomini che avevano iniziato a picchiare quattro donne in un ristorante barbecue a Tangshan, una città dell’Hebei. Gli uomini non hanno risparmiato la forza, usando bottiglie di vetro e pugni per attaccare le donne, lanciando persino una sedia. Chi segue il notiziario di Radio Bullets ricorderà la storia. Chen aveva aggredito una ragazza dopo che lei aveva rifiutato le sue pesanti attenzioni.
Giappone
Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha dichiarato che il prossimo mese il paese allenterà i requisiti di controllo delle frontiere per il Covid-19, passo fondamentale per favorire la ripresa del settore turistico giapponese, ansioso di trarre vantaggio con lo yen al minimo in ventiquattro anni. Il Giappone ha mantenuto alcune delle misure di frontiera più rigorose tra le principali economie mondiali, dall’inizio della pandemia, avendo effettivamente bloccato l’ingresso ai visitatori per due anni, fino a quando non ha iniziato una graduale riapertura a giugno.
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