24 giugno 2022 – Notiziario

Scritto da in data Giugno 24, 2022

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  • Afghanistan: soccorsi quasi completati, i talebani chiedono aiuti.
  • Coronavirus: secondo uno studio, 20 milioni di vite sono state salvate dai vaccini il primo anno.
  • L’Oms valuta se dichiarare il vaiolo delle scimmie emergenza globale, visto l’aumento dei casi in Europa.
  • I media statunitensi indagano sull’omicidio della giornalista Shireen Abu Akleh.
  • La UE concede lo status di candidato all’Ucraina e alla Moldavia.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.

Afghanistan

Gli aiuti sono iniziati giovedì (23 giugno) in una remota parte dell’Afghanistan, dove un terremoto ha ucciso almeno un migliaio di persone, e i funzionari talebani hanno affermato che l’operazione di salvataggio è quasi completata.
Il terremoto di magnitudo 6.1 ha colpito all’inizio di mercoledì a circa 160 km a sud-est di Kabul, tra montagne aride punteggiate da piccoli insediamenti vicino al confine con il Pakistan. Le scarse comunicazioni e la mancanza di strade adeguate hanno ostacolato i soccorsi in un paese già alle prese con una crisi umanitaria che è peggiorata da quando i talebani hanno preso il potere lo scorso agosto. Più di tremila case sono state distrutte. Circa mille persone sono state salvate ieri mattina, ha detto a Reuters Sharafat Zaman, un portavoce del ministero della Salute. Il fixer di Radio Bullets andato sul posto ha definito la situazione un disastro. «Ogni persona ha perso almeno due familiari», ci ha detto il nostro fixer quando si avvicinato a un posto dove i cellulari prendevano la linea.
«Gli aiuti sono arrivati ​​nella zona e stanno continuando, ma ne sono necessari altri», ha detto Zaman. La città di Gayan, vicina all’epicentro, ha subito danni significativi, con la maggior parte dei suoi edifici con pareti di fango danneggiati o completamente crollati, ha affermato un team di Reuters.

Turchia

La nipote di Fethullah Gulen, religioso turco residente negli Stati Uniti e accanito oppositore di Erdogan, è stata catturata mentre cercava di fuggire dalla Turchia attraverso il confine terrestre nord-orientale con la Grecia. Sumeyye Gulen è stata arrestata da una pattuglia di frontiera turca, ha annunciato giovedì il ministero della Difesa turco. Il ministero ha riferito che Gulen era tra le dieci persone che cercavano di entrare in Grecia, con quattro presunti membri della rete del religioso nel suo gruppo, descritto da Ankara come l’Organizzazione terroristica Fetullah (FETO). Gli individui catturati sono stati identificati e sono un ex giudice e un insegnante legato a Gulen, mentre altri cinque sarebbero stati associati al gruppo armato curdo del PKK, secondo un articolo del quotidiano filogovernativo Daily Sabah. Fethullah Gulen vive in esilio autoimposto in un remoto complesso della Pennsylvania dal 1999, dopo aver rotto con il suo alleato di una volta, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Ankara ha lungamente accusato Gulen di essere dietro il fallito tentativo di colpo di Stato del 2016 contro Erdogan e ha lanciato una repressione diffusa sulla sua rete.

Israele e Palestina

The New York Times ha pubblicato questa settimana la conclusione della propria indagine sull’uccisione della giornalista palestinese-americana Shireen Abu Akleh. È la quarta grande testata giornalistica statunitense a esaminare in dettaglio cosa è successo ad Abu Akleh durante un raid dell’esercito israeliano nella città palestinese di Jenin, il mese scorso. The New York Times ha riscontrato un’alta probabilità che sia stata uccisa da un cecchino israeliano, confermando i risultati di precedenti indagini di Associated Press, CNNThe Washington Post. Come le altre pubblicazioni, il Times ha basato i suoi risultati su filmati, testimonianze e analisi acustiche.
«Il proiettile che ha ucciso Abu Akleh è stato sparato dalla posizione approssimativa del convoglio militare israeliano [a Jenin], molto probabilmente da un soldato di un’unità d’élite», ha concluso il Times. Un totale di sedici colpi sono stati sparati contro il gruppo di giornalisti che includeva Abu Akleh.
Il mese scorso, CNN ha affermato che le prove portate alla luce suggerivano che la giornalista, veterana di Al Jazeera, sia stata uccisa in un «attacco mirato delle forze israeliane». Conclusioni simili sono state raggiunte da gruppi per i diritti umani che hanno studiato le prove, incluso il rispettato watchdog dell’occupazione israeliana, B’Tselem.

Soldati israeliani hanno bruciato i terreni agricoli palestinesi vicino alla recinzione perimetrale a est del quartiere di Tuffah, est della città di Gaza, nella regione costiera assediata. Fonti dei media a Gaza hanno riferito che i soldati provenivano da basi militari attraverso la recinzione e hanno deliberatamente bruciato le terre palestinesi vicino alla recinzione perimetrale. Hanno aggiunto che il fuoco si è diffuso rapidamente a causa del caldo e del clima secco, prima che i palestinesi riuscissero a spegnerlo.

Tunisia

I magistrati tunisini, in sciopero dal 6 giugno scorso, hanno organizzato ieri davanti al tribunale della capitale una “giornata della rabbia”, per chiedere «l’annullamento del provvedimento di licenziamento di cinquantasette magistrati voluto dal presidente tunisino Kais Saied, e per protestare contro i tentativi di sottomissione della magistratura».

Etiopia

L’Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, si è detta “inorridita” per il massacro di molti civili nell’Etiopia occidentale la scorsa settimana, chiedendo alle autorità di svolgere indagini tempestive e imparziali.

Sudan

La violenza nel Sudan occidentale solo questo mese ha causato lo sfollamento di oltre ottantaquattromila persone, raddoppiando il numero di coloro che sono stati cacciati dalle loro case quest’anno, secondo rapporti delle Nazioni Unite. I numeri sono i più alti da gennaio 2021. L’anno scorso, almeno quattrocentaquarantamilacinquecento sfollati, cinque volte di più rispetto al 2020 mostrano i dati delle Nazioni Unite. Gli operatori umanitari temono una crisi di sfollamento simile a quella innescata dal conflitto in Darfur nei primi anni Duemila. La violenza in Darfur è aumentata dopo il 2003, quando il governo sudanese ha chiesto l’aiuto delle milizie tribali arabe comunemente note come Janjaweed — in seguito formalizzate come Forze di difesa popolare — per reprimere una ribellione da parte di agricoltori per lo più africani che si sentivano trattati ingiustamente da Khartoum. Almeno 2,5 milioni di persone sono state sfollate e trecentomila sono state uccise nelle violenze. Il governo ha poi negato di armare e sostenere i Janjaweed e di usarli contro i ribelli tribali.

Spagna

Madrid si prepara ad accogliere la settimana prossima il vertice della Nato, in programma il 29-30 giugno: una circostanza in cui la città si blinderà per accogliere quarantaquattro delegazioni internazionali, di cui quarantuno guidate da capi di Stato e di governo. In quei giorni, «muoversi in città sarà molto complicato», ha avvertito in un’intervista al quotidiano El Mundo il sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida.

Regno Unito

Julian Assange è stato sottoposto a una sorta di perquisizione punitiva e trasferito in una cella di rigore nei giorni scorsi, in coincidenza con l’annuncio della firma da parte di Priti Patel, ministra dell’Interno del governo britannico di Boris Johnson, del decreto che ne autorizza la contestatissima estradizione negli Usa. Lo ha denunciato la moglie, l’avvocata Stella Morris. L’estradizione, già approvata dalle corti del Regno Unito, rischia di esporlo alla prospettiva d’essere condannato fino a centosettantacinque anni di carcere per aver contribuito a rendere pubblici a suo tempo documenti riservati imbarazzanti per molti governi, attraverso la piattaforma di WikiLeaks: inclusi file relativi a crimini di guerra americani in Afghanistan e in Iraq.

Ucraina – Russia

Il Consiglio Europeo ha dato formalmente il via libera alla concessione a Ucraina e Moldavia dello stato di paesi candidati all’ingresso nella Ue, sulla base delle raccomandazioni della Commissione. Luce verde anche alla “prospettiva europea” per la Georgia.

«È un momento unico e storico». Lo scrive il presidente Volodymyr Zelensky su Twitter dopo il via libera del Consiglio Ue allo status di candidato all’adesione per il suo paese, ringraziando «Charles Michel, Ursula von der Leyen e i leader della Ue per il sostegno». «Il futuro dell’Ucraina è all’interno della Ue», ha aggiunto.

Oltre centocinquanta siti culturali sono stati parzialmente o completamente distrutti in quattro mesi di guerra in Ucraina, secondo quanto ha annunciato a Parigi l’Unesco, Organizzazione delle Nazioni Unite per la Scienza, l’Educazione e la Cultura. Fra questi, cinquanta luoghi religiosi, trenta edifici storici, diciotto centri culturali, quindici monumenti, dodici musei e sette biblioteche. In tre regioni sono concentrati i tre quarti dei danni registrati dopo il 24 febbraio, data di inizio dell’invasione russa: quelle di Donetsk (quarantacinque siti colpiti), Kharkiv (quaranta) e Kiev (ventisei), precisa l’Unesco.

Russia

«Faccio parte di un piccolo gruppo di detenuti, qui chiamato “unità”, in un’area completamente isolata dal resto della colonia penale. Una prigione dentro una prigione, con un regime folle e insopportabile». Lo ha scritto su Twitter l’oppositore russo Aleksei Navalny, recentemente trasferito dal penitenziario generale di Pokrov in quello di Melekhovo, nella stessa regione dove si trovava in precedenza, in seguito all’entrata in vigore della nuova condanna per frode.

Stati Uniti

La Corte Suprema americana boccia le restrizioni al porto di armi a New York. Il Secondo Emendamento, affermano i saggi, si applica anche fuori dalla propria abitazione. Con questa decisione la Corte consacra di fatto il diritto al porto di armi.

Intanto, ieri, il Senato degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge bipartisan sulla violenza armata in risposta alla serie di brutali sparatorie di massa. La misura rafforzerebbe i controlli sui precedenti per i più giovani acquirenti di armi e manterrebbe le armi da fuoco lontane dagli autori di violenza domestica.

Messico

Uno scontro a fuoco ha provocato la morte di quattro agenti di polizia e nove sospetti membri di una banda nello stato occidentale di Jalisco, in Messico, hanno affermato giovedì le autorità. Lo scontro è avvenuto mercoledì sera in una casa di El Salto, alla periferia della città di Guadalajara e, secondo testimoni, è durato più di un’ora.

Ecuador

La polizia della capitale dell’Ecuador, Quito, ha sparato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti indigeni che hanno cercato di assaltare il congresso nel dodicesimo  giorno di manifestazioni paralizzanti sui prezzi del carburante e sul costo della vita. Un morto e decine di feriti. Gli scontri di giovedì sono arrivati ​​dopo che i manifestanti hanno ottenuto una concessione dal governo ecuadoriano dal presidente Guillermo Lasso, in isolamento a causa di un’infezione da Covid-19, che ha concesso loro l’accesso a un centro culturale emblematico della lotta indigena che era stato requisito dalla polizia nel fine settimana.

Myanmar

L’ex leader Aung San Suu Kyi è stata trasferita due giorni fa dagli arresti domiciliari a una cella in isolamento in un carcere della capitale Naypyidaw: lo ha reso noto il generale Zaw Min Tun, uno dei portavoce della giunta militare che il primo febbraio 2021 ha preso il potere in Myanmar con un colpo di Stato. Il portavoce si è limitato a dire che la decisione di incarcerare l’ex leader è stata presa «in conformità con le leggi penali».

Corea del Nord

Le autorità nordcoreane hanno ordinato ai lavoratori nordcoreani in Russia di fornire contributi finanziari al Partito dei Lavoratori. In particolare, la Corea del Nord sta minacciando di rimpatrio forzato i lavoratori che da diversi mesi non hanno pagato i fondi del partito, portando a speculazioni sulla ripresa del servizio ferroviario tra Corea del Nord e Russia. L’ordine impone ai singoli lavoratori di pagare i fondi loro assegnati in una data fissa ogni mese. Avverte inoltre che i lavoratori saranno riportati a casa qualora mancassero i pagamenti per quattro o più mesi. La Corea del Nord ha sospeso il servizio ferroviario con la Russia dopo aver chiuso i suoi confini nel gennaio 2020, nell’ambito degli sforzi di quarantena contro Covid-19. Da allora non ha più portato a casa i propri lavoratori dalla Russia. I lavoratori nordcoreani che avrebbero dovuto tornare a casa alla scadenza del visto hanno continuato a lavorare all’estero come residenti illegali.

Vaiolo delle scimmie

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta valutando se dichiarare il vaiolo delle scimmie un’emergenza internazionale, decisione che potrebbe arrivare già domani. Una dichiarazione potrebbe intensificare la risposta globale, poiché i casi aumentano rapidamente in Gran Bretagna nonostante gli sforzi per contenerla. La Gran Bretagna, dove sono stati registrati quasi ottocento casi di virus nell’ultimo mese, ha il numero più alto di infezioni segnalate al di fuori dell’Africa centrale e occidentale — e le tendenze dei casi qui stanno preoccupando esperti in tutta Europa, epicentro dell’epidemia, che stanno valutando l’approccio migliore nel mezzo della lunga pandemia di coronavirus. Dopo la Gran Bretagna, Spagna, Germania e Portogallo hanno il maggior numero di casi registrati, ed è una minaccia crescente al di fuori dell’Europa: più di tremiladuecento casi sono stati confermati in quarantotto nazioni nelle ultime sei settimane, secondo l’OMS, che pubblica i dati sul vaiolo delle scimmie a intervalli settimanali. Al 15 giugno era stato segnalato un solo decesso.

Coronavirus

La pandemia di coronavirus avrebbe potuto essere molto peggiore senza vaccini, secondo un nuovo studio che afferma che il numero di decessi registrati in tutto il mondo a causa del coronavirus sarebbe stato più del triplo di quanto non lo sia oggi. Nell’anno successivo alla prima introduzione del vaccino nel dicembre 2020, più di 4,3 miliardi di persone hanno ricevuto un’inoculazione, salvando venti milioni di vite, secondo una ricerca pubblicata giovedì sulla rivista Lancet Infectious Diseases. Se l’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di una copertura vaccinale del 40% entro la fine del 2021 nei paesi a basso reddito fosse stato raggiunto, sarebbero state risparmiate altre seicentomila vite, afferma lo studio. I risultati «quantificano quanto peggiore sarebbe stata la pandemia se non avessimo avuto questi vaccini», ha affermato Oliver Watson, ricercatore capo dell’Imperial College London. Secondo Our World in Data, più di 6,3 milioni di persone sono morte a causa del coronavirus, incluso più di un milione di americani. Oltre quarantamila residenti di New York City sono morti a causa del virus, hanno affermato i funzionari sanitari. I ricercatori hanno studiato i dati di tutti, tranne dieci, i centonovantacinque paesi del mondo e hanno scoperto che i vaccini hanno prevenuto 19,8 milioni di decessi totali, di cui 4,2 milioni in India e 1,9 milioni negli Stati Uniti. Anche un milione di persone in Brasile è stato risparmiato dalla morte per il virus grazie ai vaccini, così come più di mezzo milione di persone sia in Francia che nel Regno Unito, hanno affermato i ricercatori. Lo studio presentava alcune limitazioni significative. La Cina, il paese più popoloso del mondo, risulta tra i paesi esclusi dallo studio a causa della mancanza di informazioni sull’effetto del virus sulla sua vasta cittadinanza, hanno affermato i ricercatori. Nello studio non sono stati considerati l’effetto dell’uso della mascherina, dei blocchi e delle possibili mutazioni di Covid-19 in assenza del virus.

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