24 luglio 2019 – Notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Luglio 24, 2019
Cuba: qualcosa è successo nei cervelli dei diplomatici americani. Israele: cartelloni sull’autostrada di Tel Aviv, con leader di Hamas in costume (in copertina). Siria: la biblioteca segreta, un rifugio che nutre l’anima sotto i bombardamenti. Russia: uccisa attivista Lgbt, e ancora Australia: il salone di bellezza degli orrori, centinaia di persone dovranno fare il test delle epatite e dell’Hiv.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Cuba
Le scansioni cerebrali di circa 40 diplomatici statunitensi feriti in circostanze misteriose a Cuba rivelano differenze visibili rispetto a cervelli normali, hanno detto i ricercatori che li hanno analizzati.
Lo studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association e condotto da professori dell’Università della Pennsylvania, non trae conclusioni sulla causa dei sintomi subiti dai diplomatici dalla fine del 2016 a maggio 2018. Ma le risonanze magnetiche dei pazienti confermano che “è successo qualcosa al cervello di queste persone”, ha detto a AFP Ragini Verma, professore di radiologia presso UPenn e coautore dello studio. “Non è immaginario”, ha detto. “Tutto quello che posso dire è che c’è una verità da trovare”.
Dalla fine del 2016, i diplomatici distaccati all’Avana e alcuni dei loro familiari hanno sofferto di sintomi inspiegabili che vanno dall’ equilibrio precario e vertigini alla mancanza di coordinazione, movimenti oculari insoliti, ansia e ciò che le vittime chiamano “nebbia cognitiva”. Nel settembre 2017 gli Stati Uniti hanno richiamato gran parte del personale diplomatico della capitale cubana. Alcuni di loro si sono ripresi e sono tornati al lavoro, ma altri sono ancora in fase di riabilitazione. Cuba ha negato ogni responsabilità per gli incidenti, che hanno interessato anche almeno 14 cittadini canadesi.
Siria
Nel pieno della campagna di bombardamenti e degli scontri tra il regime siriano e le forze ribelli nel sobborgo di Damasco Daraya, un piccolo gruppo di giovani studenti ha cercato di portare normalità nel caos creando una biblioteca segreta nei sotterranei di un edificio crivellato di colpi. La biblioteca è un rifugio sicuro per i residenti per ritrovarsi e leggere. I libri sono stati cercati e raccolti a volte letteralmente sotto ilfuoco dei cecchini, si portavano dietro le scale per entrare dalle finestre, a volte durante la notte. Molti cercavano cibo e acqua, loro, libri. Per mesi hanno raccolto 1400 libri, con alcuni della biblioteca pubblica distrutta da un fuoco di un bombardamento nel 2013.
Norvegia
Una sola vignetta ha portato Ahmed Falah a cinque anni di incertezza in esilio a Jakarta. Ora uno dei fumettisti più influenti e controversi dell’Iraq, è al sicuro a Drøbak con il programma ICORN, dove può continuare a lavorare liberamente senza paura delle persecuzioni. Ahmed Falah è stato un pittore a Baghdad fino al 2014, quando ha dovuto lasciare l’Iraq a causa delle minacce. Falah ha iniziato la sua carriera nel 2010, lavorando come fumettista, illustratore e designer in diverse case editrici, giornali e aziende private. Nel corso della sua carriera di fumettista e artista, Falah ha lavorato come designer e illustratore per l’Iraqi Observatory for Human Rights e come consulente e fornitore di servizi per l’Institute for War and Peace Reporting. Ha lavorato come illustratore e fumettista per un’agenzia di stampa online che ha assegnato una pagina per i suoi cartoni animati quotidiani tra il 2016 e il 2017. Molti giornali e riviste online e stampati, come Al Araby e Jadaliyya, hanno pubblicato articoli e interviste sulla carriera artistica di Falah e la sua influenza sul movimento vignettista iracheno.
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