3 agosto 2020 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Agosto 3, 2020
- Shock in Iraq per il rilascio del generale che abbandonò Mosul all’Isis, intanto oggi è l’anniversario del genocidio degli Yazidi (in copertina).
- 10 mila in piazza contro il premier israeliano Netanyahu.
- Messico: catturato il capo del cartello di Santa Rosa de Lima.
- Venezuela: diversi partiti di opposizione non parteciperanno alle elezioni del prossimo dicembre.
- Il governo afgano chiede ai talebani di prolungare la tregua durata tre giorni.
- Iran: arrestato leader di un gruppo terroristico che ha sede negli Stati Uniti.
- Emirati Arabi: la prima nazione araba ad aprire una centrale nucleare.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Emirati Arabi
Gli Emirati Arabi Uniti sono diventati il primo paese arabo ad aprire una centrale nucleare, sabato, sollevando preoccupazioni per le conseguenze a lungo termine dell’introduzione di più programmi nucleari in Medio Oriente. Altri due paesi nella regione – Israele e Iran – hanno già capacità nucleari. Israele ha un arsenale di armi nucleari non riconosciuto e l’Iran ha un controverso programma di arricchimento dell’uranio che, insiste, possiede solo per scopi pacifici. Gli Emirati Arabi Uniti, una piccola nazione che è diventata un centro regionale e internazionale, hanno affermato di aver costruito l’impianto per ridurre la sua dipendenza dal petrolio, che ha alimentato e arricchito il paese e i suoi vicini del Golfo per decenni. Ha detto che una volta che le sue quattro unità fossero state tutte in funzione, l’impianto progettato dalla Corea del Sud avrebbe fornito un quarto dell’elettricità del paese.
Iran
L’Iran ha affermato di aver arrestato il leader di un “gruppo terroristico” con sede negli Stati Uniti, accusato di aver bombardato una moschea nel 2008 nella città iraniana di Shiraz, un attacco che ha ucciso 14 persone e ne ha ferite centinaia. Il ministero dell’intelligence iraniano ha dichiarato di aver arrestato il leader del gruppo, Jamshid Sharmahd, in una “operazione complicata” e ha affermato che ora è nelle “mani potenti” delle forze di sicurezza iraniane. Sono stati forniti pochi dettagli dell’operazione che ha portato all’arresto e la PressTV iraniana ha detto che ulteriori dettagli sull’arresto sarebbero stati annunciati in seguito. Sharmahd guida l’Assemblea del Regno dell’Iran, noto anche come Tondar, che significa “tuono” in persiano. Tondar è un gruppo di esiliati iraniani di Los Angeles che cercano di ripristinare la monarchia iraniana che si è conclusa nel 1979, quando lo Shah, appoggiato dagli Stati Uniti, è fuggito dall’Iran e il regime islamico è salito al potere. Dopo l’attentato alla moschea del 2008 a Shiraz, l’Assemblea del Regno dell’Iran ha rivendicato l’attacco. L’Iran ha impiccato tre uomini, nel 2009, che erano stati condannati per l’attentato alla moschea del 2008 e avevano legami con il gruppo. Nel 2010 l’Iran ha impiccato altri due uomini legati al gruppo che avevano confessato di aver pianificato omicidi di funzionari iraniani.
Iraq
Un generale iracheno, accusato della caduta della città di Mosul, lasciata in mano agli estremisti dello Stato Islamico (IS) nel 2014, è stato rilasciato dalla prigione sabato, lasciando sgomenti molti iracheni. Gli iracheni di Mosul hanno reagito con rabbia alla notizia che il generale Mahdi Gharawi, che era stato incaricato della difesa della terza città più grande dell’Iraq nel 2014, ha lasciato la prigione ed è tornato a casa dopo solo due anni di custodia. L’esercito e la polizia iracheni avevano circa 60.000 uomini a Mosul e superavano di gran lunga le forze dell’autoproclamato Stato Islamico, che si stimava fossero solo 1.500. Tuttavia abbandonarono le loro posizioni nel 2014, consentendo all’Isis di occupare la città in soli sei giorni. Mosul ha resistito tre anni sotto il dominio degli estremisti dell’IS e in gran parte è stata distrutta dagli attacchi aerei dalla coalizione anti-IS guidata dagli Stati Uniti. Corpi di vittime della guerra vengono ancora regolarmente trovati in città, dove oggi predominano scene di devastazione, tre anni dopo l’espulsione dei militanti dell’IS. Gharawi è stato accusato da parte del ministero della Difesa iracheno, tra le varie cose, di diserzione e dell’abbandono del dovere. Le accuse avrebbero comportato una pena massima di morte. Alcuni parlamentari iracheni hanno affermato che la liberazione di Gharawi e il suo evitare il processo permette che non si rivelino le sue connessioni con le figure di spicco dell’establishment.
Il 3 agosto 2014, i combattenti dell’autoproclamato Stato Islamico si riversarono velocemente verso il Sinjar, nel nord dell’Iraq a una quindicina di km dalla Siria e sede della maggioranza degli Yazidi del mondo, una minoranza che i membri dell’Isis non ritenevano degni di vivere. Gli uomini potevano scegliere se morire o convertirsi, alle donne non restava altro che essere rapite, rese schiave e vendute. In quei giorni morirono 3.100 yazidi e 6.800 vennero rapiti. In seguito si scoprì che il 2,5% del mezzo milione di yazidi furono uccisi o rapiti. Più di 2.800 donne, ragazze e minori yazidi restano dispersi. Meno di un terzo dei 400.000 yazidi sono tornati e la loro terra natale di Sinjar è in rovina. Non si sentono al sicuro. Gli yazidi sono una comunità indigena, curda, monoteista.
Israele e Palestina
Oltre 10 mila persone hanno manifestato a Gerusalemme, vicino alla residenza ufficiale del premier israeliano Netanyahu, in quella che i media locali hanno definito la manifestazione più grande per chiedere le dimissioni del primo ministro. 12 le persone arrestate quando, dopo mezzanotte, non volevano andarsene.
Aerei da guerra israeliani hanno colpito diversi obiettivi militari di Hamas nella striscia di Gaza oggi, in risposta al lancio di un razzo domenica scorsa, che è stato intercettato dalle difese aeree israeliane, ha detto il servizio stampa delle forze di difesa israeliane (IDF). “Domenica notte, un razzo contro Israele è stato lanciato dalla Striscia di Gaza. In risposta, aerei da combattimento e aerei israeliani hanno colpito strutture terroristiche di Hamas nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato l’IDF in una nota. Tra i siti che sono stati attaccati, l’IDF ha nominato strutture sotterranee e un impianto che produceva cemento per costruire tunnel di confine.
Israele ha esteso la detenzione di un importante attivista palestinese per il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS). Un tribunale militare israeliano vicino a Jenin ha concesso una richiesta da parte del servizio di sicurezza interno israeliano, lo Shin Bet, di mantenere Mahmoud Nawajaa in detenzione per altri 15 giorni. Nawajaa, coordinatore generale del Comitato nazionale palestinese BDS, è stato arrestato a casa sua nel villaggio di Abu Qash, vicino a Ramallah, nelle prime ore di giovedì.
Istituito nel 2005, il movimento BDS cerca di esercitare pressioni finanziarie su Israele per far fronte alla violazione dei diritti dei palestinesi, una tattica che il governo israeliano ha cercato di screditare. In una dichiarazione di domenica, il co-fondatore del BDS, Omar Barghout, ha invitato gli attori internazionali a “intensificare la pressione” sugli israeliani affinché rilascino Nawajaa.
Zimbabwe
Tsitsi Dangarembga, premiata autrice dello Zimbabwe e nominata al Booker Prize, è stata rilasciata su cauzione dopo il suo arresto durante una protesta antigovernativa. Undici altre persone arrestate venerdì – tra cui Fadzayi Mahere, avvocata e portavoce del principale partito di opposizione al Movimento per il cambiamento democratico, Alleanza – sono state liberate, sempre sabato. Dovranno tornare in tribunale il 18 settembre prossimo. Dangarembga è stata accusata di incitamento a commettere violenza e violare le norme sanitarie anti-coronavirus dopo aver organizzato venerdì una manifestazione contro la corruzione e la crisi economica. Ma le strade di Harare, così come della seconda città di Bulawayo, sono rimaste deserte, dopo che centinaia di soldati e agenti di polizia sono stati schierati per impedire le manifestazioni illegali.
Kosovo
Il primo ministro del Kosovo è l’ultimo dei leader risultato positivo al coronavirus: Avdullah Hoti, ha annunciato su Facebook domenica scorsa che è isolato e lavorerà da casa per due settimane dopo essere risultato positivo al test Covid-19, aggiungendo: “Non ho segni, tranne una tosse molto lieve”. Il Kosovo ha riportato quasi 8.800 casi e 249 morti per il nuovo coronavirus, secondo i dati di Johns Hopkins. Il governo kosovaro ha reintrodotto misure di blocco la scorsa settimana, per la popolazione di 1,8 milioni in mezzo a casi in aumento, osserva AP.
Germania
Sabato migliaia di negazionisti della pandemia hanno marciato per le vie di Berlino. L’hanno chiamata la “giornata della libertà” contro quella che ritengono la più grande teoria cospiratoria. Secondo la polizia c’erano 15 mila persone, tra cui no-vax ed estremisti di destra. Quasi nessuno indossava la mascherina e in pochi hanno rispettato la distanza di sicurezza.
Afghanistan
Un cessate il fuoco di tre giorni, concordato tra il governo afghano e i talebani, si è concluso domenica sera senza che si siano registrati particolari scontri tra le due parti. Il governo afghano ha persino fatto appello ai talebani affinché estendano il cessate il fuoco, mentre si prevede che i colloqui intra-afghani inizieranno al più presto, come concordato nel quadro dell’accordo di pace tra Stati Uniti e talebani. I colloqui intra-afghani avrebbero dovuto iniziare a marzo, ma sono stati ritardati dopo che si erano arenati sullo scambio di prigionieri. In base all’accordo, il governo afghano doveva liberare 5.000 detenuti talebani. Sembra che quell’aspetto dell’accordo sia quasi completo, il governo ha rilasciato 317 talebani dall’inizio del cessate il fuoco per la festività dell’Eid, portando il totale dei prigionieri liberati a 4.917. Alcuni funzionari afghani hanno sostenuto che i talebani hanno violato il cessate il fuoco, ma nel complesso il governo di Kabul sembra soddisfatto. Ciò non significa che non ci sia stata violenza durante il fine settimana, con altri militanti attivi. Domenica, un attacco contro una prigione a Jalalabad ha provocato almeno tre morti con oltre 20 feriti. L’assalto è iniziato con l’esplosione di un’autobomba e ne è seguita una battaglia con armi da fuoco tra gli aggressori e le forze di sicurezza afghane. L’attacco è stato rivendicato dall’ISIS ed è arrivato un giorno dopo che le forze speciali afghane hanno dichiarato di aver ucciso un comandante dell’ISIS nella stessa regione.
Stati Uniti
A Los Angeles, quasi 8 mila persone sono state evacuate per un grande incendio, divampato venerdì, che sta bruciando la Cherry Valley a est della città. Centri di evacuazione sono stati istituiti presso gli hotel locali e alla Beaumont High School, ha detto il portavoce dei vigili del fuoco, Rob Roseen. Tutti i centri applicheranno i protocolli Covid-19 come screening della temperatura all’entrata, maschere e distanza sociale, ha affermato Roseen.
La Space X Crew Dragon, con a bordo due astronauti americani, è ammarata nel Golfo del Messico. Lo ha annunciato la NASA. La navicella ha toccato le acque del Golfo del Messico in perfetto orario previsto, dopo essere rientrata nell’atmosfera e aver aperto i suoi paracadute, senza incontrare alcun problema. Si è trattato del primo ammaraggio di un veicolo spaziale Usa dal 1975, in occasione della missione Apollo-Soyuz. Robert Behnken e Doug Hurley hanno impiegato 19 ore a tornare a terra da quando Space X – programma creato da Elon Musk – si è staccata dalla Stazione spaziale internazionale. Erano partiti il 30 maggio a bordo del primo lancio di un veicolo commerciale verso l’orbita.
Messico
Le autorità messicane hanno catturato il capo del cartello di Santa Rosa de Lima, Jose Antonio Yepez, meglio noto come “El Marro”. Yepez è stato arrestato all’alba di domenica da soldati dell’esercito e dalla procura nello stato centrale di Guanajuato, dove opera il cartello, ha detto il ministro messicano della sicurezza e della protezione civile, Alfonso Durazo via Twitter. “In questo momento è sotto la custodia delle autorità giudiziarie locali”, ha detto Durazo. Yepez dovrà essere immediatamente portato ad Altiplano, una prigione di massima sicurezza, per affrontare le accuse di criminalità organizzata e furto di carburante. Il signore della droga è stato arrestato insieme ad altri cinque a Guanajuato, in un’operazione che ha anche salvato una donna d’affari che stavano tenendo prigioniera. Si ritiene che Santa Rosa de Lima sia coinvolta nella sottrazione di carburante dalla condotta petrolifera statale Pemex, a Guanajuato, che è tra i tre stati in cui il furto di carburante è più diffuso. Si dice anche che Santa Rosa de Lima sia in costante guerra con il cartello rivale di Jalisco, “New Generation”, per il controllo di Guanajuato.
Venezuela
27 partiti dell’opposizione in Venezuela non parteciperanno alle elezioni parlamentari che si terranno il 6 dicembre, secondo quanto dichiarato dal Centro nazionale di comunicazione del leader dell’opposizione Juan Guaido. Tutti ritengono che le elezioni parlamentari in questo contesto non potranno essere né corrette né trasparenti, motivo per il quale sia inutile partecipare.
Singapore
I viaggiatori che entrano a Singapore e scelgono l’auto-quarantena al di fuori delle strutture dedicate dovranno indossare un dispositivo di monitoraggio elettronico per i 14 giorni, a partire da martedì prossimo, come annunciato dall’Immigration and Checkpoints Authority (ICA), Ministry of Manpower (MOM) e Ministero della Pubblica Istruzione (MOE) in un comunicato stampa congiunto.
I dispositivi utilizzano i segnali GPS e 4G o Bluetooth, per determinare se le persone che hanno ricevuto avvisi di permanenza a casa si trovano nel raggio del luogo di residenza. Questo ordine si applicherà a tutti i viaggiatori, compresi i residenti permanenti, titolari di pass a lungo termine, titolari di pass di lavoro e loro familiari a carico, tranne quelli di età inferiore ai 12 anni.
Ascolta/leggi anche:
- La più grande truffa finanziaria della storia USA, Pasquale Angius per la rubrica Economicando
- Egitto: altri 45 giorni di carcere per Zaky
- Africa: pandemia, inondazioni e chiese inclusive, Alice Corte per la rubrica Approfondimenti
- Kirghizistan: muore in carcere l’attivista Azimjon Askarov
- Sono viva ma non lo sento, intervista ad una vittima italiana di guerra, di Barbara Schiavulli per la rubrica Parole scompigliate
- Le sfogliatelle: si mangiano o si leggono? di Valentina Barile per la rubrica Un libro sul comodino
- L’appuntamento quotidiano con i nostri notiziari
- e con le ultime notizie da tutto il mondo
E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici