3 ottobre 2019 – Notiziario

Scritto da in data Ottobre 3, 2019

I titoli di oggi

Haiti: un altro giornalista ferito durante manifestazioni. Arabia saudita: nominato un nuovo principe ereditario. Iraq: esplodono proteste antigovernative in tutto il paese. Turchia: no alle sigarette elettroniche. Tunisia: la Commissione elettorale vuole che il candidato detenuto parli. Mediterraneo: più di mille migranti morti. Turkmenistan: il presidente licenzia e umilia in diretta televisiva il ministro degli Interni (in copertina).
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin 

Haiti

Un giornalista è stato ferito da colpi di arma da fuoco quando la polizia ha sparato per disperdere i manifestanti, ha raccontato l’emittente haitiana Radio Sans Fin dove lavora Edmond Joseph Agenor colpito al polso mentre copriva le proteste anti presidente nella capitale. Agenor è stato portato di corsa in ospedale in moto dove è stato medicato, è il secondo giornalista ferito in una settimana.

Kashoggi

Il proprietario del Washinton Post Jeff Bezoz per cui scriveva il giornalista ucciso nel consolato saudita a Istanbul, si è unito agli attivisti e amici davanti al consolato nel primo anniversario della morte di Kashoggi. Il memoriale è iniziato nel primo pomeriggio, alle 13.44 l’ora in cui Khashoggi entrò nel consolato un anno fa, per raccogliere i documenti necessari per sposare la fidanzata turca che lo stava aspettando fuori. Non è mai riuscito. Durante la cerimonia, gli attivisti hanno chiesto un’indagine completa alle Nazioni Unite sull’omicidio e garanzie che gli autori dell’omicidio, agenti dell’intelligence saudita, non rimangano impuniti.

Mediterraneo

Più di 1.000 migranti e rifugiati sono morti nel Mar Mediterraneo quest’anno, il sesto anno consecutivo che si supera questa “pietra miliare desolante”, hanno dichiarato le Nazioni Unite.
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, l’UNHCR, ha chiesto agli Stati membri dell’Unione europea (UE) di riattivare le operazioni di ricerca e salvataggio e di riconoscere il ruolo cruciale delle navi ong nel salvare vite umane in mare. “La tragedia del Mediterraneo non può continuare”, ha dichiarato Charlie Yaxley, portavoce dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) .

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