7 luglio 2022 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Luglio 7, 2022
Ascolta il notiziario
- Afghanistan: cento corpi trovati in un canale a est.
- La fame nel mondo aumenta, l’Onu avverte della catastrofe incombente.
- India: Mumbai paralizzata dalle piogge monsoniche.
- Russia: inasprite le pene per chi agisce contro la sicurezza nazionale.
- Somalia: ucciso il somalo condannato e poi liberato per l’omicidio Alpi e Hrovatin.
- Ghana: in piazza contro il carovita.
- Congo e Rwanda d’accordo per ridurre le tensioni.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.
Afghanistan
Le forze di sicurezza talebane hanno giustiziato sommariamente e fatto sparire con la forza presunti membri e sostenitori di una propaggine dello Stato Islamico nell’Afghanistan orientale, ha affermato oggi Human Rights Watch. Da quando i talebani hanno preso il potere nell’agosto 2021, i residenti delle province di Nangahar e Kunar a est di Kabul hanno scoperto i corpi di oltre cento uomini scaricati nei canali e in altri luoghi. Le forze talebane hanno condotto operazioni di perquisizione abusive, compresi raid notturni, contro i residenti accusati di offrire rifugio o sostegno a membri del gruppo armato dello Stato Islamico della provincia di Khorasan (ISKP), affiliato afghano dello Stato Islamico (ISIS). Durante queste incursioni le forze talebane hanno picchiato i residenti e arrestato uomini che accusano di essere membri dell’ISKP senza processo legale o senza aver rivelato dove si trovassero alle loro famiglie. Un numero imprecisato è stato giustiziato sommariamente — fucilato, impiccato o decapitato — o è scomparso con la forza. «Abbiamo indagato su un canale svuotato a Nangarhar in cui sono stati scaricati oltre cento corpi tra agosto 2021 e aprile 2022», ha affermato Patricia Gossman, direttrice associata per l’Asia di Human Rights Watch. «Sembra che le autorità talebane abbiano dato libero sfogo alle loro forze per detenere, far scomparire e uccidere presunti militanti».
Fame
I livelli di fame nel mondo sono aumentati di nuovo l’anno scorso, dopo essere aumentati vertiginosamente nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19, e la guerra in Ucraina unita al cambiamento climatico ora minacciano fame e migrazione di massa su «scala senza precedenti» quest’anno, secondo le agenzie delle Nazioni Unite. Fino a ottocentoventotto milioni di persone, ovvero quasi il 10% della popolazione mondiale, sono state colpite dalla fame l’anno scorso, quarantasei milioni in più rispetto al 2020 e centocinquanta milioni in più rispetto al 2019. Agenzie tra cui l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura, il Programma alimentare mondiale e l’Organizzazione della Sanità nell’edizione 2022 del rapporto delle Nazioni Unite sulla sicurezza alimentare e la nutrizione hanno affermato tutto questo. «C’è un reale pericolo che questi numeri salgano ancora più in alto nei prossimi mesi», ha affermato il Direttore Esecutivo del WFP David Beasley, aggiungendo che i picchi dei prezzi di cibo, carburante e fertilizzanti derivanti dalla guerra Russia-Ucraina minacciano di spingere i paesi alla carestia. «Dobbiamo agire oggi per evitare questa catastrofe incombente», ha aggiunto.
Iran
I Guardiani della Rivoluzione iraniani hanno arrestato diversi diplomatici stranieri, tra cui un britannico, con l’accusa di “spionaggio”. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana Fars e la tv di stato. Uno di loro, un britannico, è stato espulso dalla zona dove era stato arrestato, nell’Iran centrale. In risposta, il ministero degli Esteri del Regno Unito ha smentito le notizie secondo cui il vice capo della missione UK in Iran sia stato arrestato con l’accusa di spionaggio.
Libano
La fornitura di acqua potabile è stata interrotta per settimane nella maggior parte delle regioni della capitale libanese Beirut, riferisce Al-Araby Al-Jadeed, il servizio gemello di The New Arab in lingua araba. La crisi idrica si è verificata a causa di un malfunzionamento sulla linea 1200, la principale linea d’acqua che collega al bacino idrico principale della regione nell’area di Burj Abi Haidar. Questo ha portato i cittadini a ricorrere all’acquisto di serbatoi d’acqua, a prezzi che raggiungono fino a 1,5 milioni di lire libanesi (circa $ 52 secondo il tasso di cambio del mercato nero), aumentando le difficoltà finanziarie esistenti, mentre la crisi economica del paese dura da quasi tre anni.
Israele e Palestina
Martedì, un tribunale israeliano ha rilasciato il colono israeliano che ha accoltellato a morte un palestinese vicino a Salfit, nella Cisgiordania centrale, il 21 giugno scorso. L’esercito aveva arrestato il colono dopo aver aggredito e accoltellato al cuore Ali Hasan Harb, 27 anni. Secondo la polizia, potrebbe affrontare accuse solo di omicidio colposo perché credono che non fosse un attacco deliberato ma piuttosto una legittima difesa. Nel frattempo è stato mandato a casa. Dopo l’uccisione, l’esercito israeliano ha arrestato i familiari della vittima.
Ghana
«Sig. Presidente, dove sono i nostri soldi? L’alto costo della vita ci ucciderà». Queste erano le urla che hanno riempito le strade di Accra mentre la gente, solitamente pacifica, del Ghana non riesce più fermare la propria rabbia e frustrazione per il costo della vita intollerabile, l’inflazione record e le informazioni fuorvianti sull’economia condivise dal governo. Nell’ultima settimana, centinaia di ghanesi si sono scontrati con la polizia e hanno denunciato l’inerzia del loro governo sulla crisi. Le autorità stanno ora cercando i leader della protesta, anche se è questione aperta su chi, tra polizia o manifestanti, abbia iniziato le violenze. Il gruppo che si fa chiamare Arise Ghana (#AriseGhanaProtest) sembra guidare le manifestazioni, sostenuto da membri dell’opposizione politica, giovani e anziani e disoccupati, nonché figure come Sammy Gyamfi, responsabile nazionale delle comunicazioni per il National Democratic Congress, e l’economista e responsabile dello sviluppo Bernard Anbataayela Mornah. Secondo Arise, l’inflazione supera il 20% in Ghana e un terzo delle persone sotto i 30 anni è disoccupato.
Nigeria
Sarebbe opera di Boko Haram il raid con esplosivo che ha preceduto la fuga di circa trecento prigionieri di un carcere alla periferia della capitale nigeriana, Abuja: lo ha dichiarato il governo. «Al momento abbiamo recuperato trecento dei circa seicento fuggiti dalle celle», ha detto un funzionario del ministero degli Interni.
Sudan
I manifestanti sudanesi contro il golpe dello scorso del 25 aprile, hanno continuato anche ieri le barricate per le strade della capitale Khartoum, ribadendo che non credono alle promesse del generale dell’esercito di far spazio a un governo civile. L’impegno preso all’inizio di questa settimana dal leader della giunta militare alla guida del paese, Abdel Fattah al-Burhan, è stato infatti definito «un gigantesco stratagemma» dagli attivisti, che hanno fatto appello per nuove proteste.
Somalia
Una bomba sotto il sedile dell’auto ha ucciso Hashi Omar Hassan, il somalo condannato e poi assolto per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin il 20 marzo 1994 a Mogadiscio, mentre lavoravano a un’inchiesta su traffici di rifiuti e armi. Lo ha reso noto in un tweet il sito di notizie indipendente somalo Garowe Online. Hassan fu condannato in secondo grado e in Cassazione per aver fatto parte del commando che uccise i giornalisti italiani, ma un successivo ricorso portò all’assoluzione dopo oltre sedici anni di reclusione. Lo stato italiano lo ha risarcito con tre milioni. Secondo la famiglia Alpi ci fu un vasto depistaggio.
Sierra Leone
Il governo della Sierra Leone ha deciso di appoggiare un disegno di legge per legalizzare l’aborto e porre fine alla legge dell’era coloniale che lo vieta. Lo riporta The Guardian sottolineando che la decisione è stata salutata come “monumentale” dalle donne e dagli attivisti che si battono per la causa.
Rwanda e Repubblica Democratica del Congo
La Repubblica Democratica del Congo e il Rwanda hanno concordato un “processo di riduzione dell’escalation” per frenare i combattimenti e le violenze lungo il confine orientale condiviso, ha affermato mercoledì la presidenza congolese. È il risultato dei colloqui ospitati dall’Angola che si è offerta di mediare tra le due nazioni africane in lotta. Il presidente dell’Angola Joao Lourenco si è detto lieto di annunciare che entrambi i paesi hanno «concordato un cessate il fuoco, tra le altre misure». I due paesi daranno vita a una commissione Congo-Rwanda che riprenderà le attività il 12 luglio nella capitale dell’Angola, Luanda, secondo la dichiarazione. Ha anche chiesto il ritorno alle normali relazioni diplomatiche tra Kinshasa e Kigali, la cessazione delle ostilità e il “ritiro immediato e incondizionato” del gruppo ribelle M23 dalle sue posizioni nell’est del Congo.
Portogallo
Il caos di questi giorni negli aeroporti d’Europa non ha risparmiato il Portogallo, in particolare Lisbona, che lo scorso fine settimana ha cancellato oltre un centinaio di voli e continua a cancellarne al ritmo di una trentina al giorno. Lo scalo della capitale portoghese è da anni al centro del dibattito politico a causa della sua inadeguatezza, ma anche per l’incapacità dimostrata da varie generazioni di politici nell’individuare il sito più adatto alla costruzione di un’alternativa praticabile sia sul piano finanziario che su quello ambientale
Regno Unito
Boris Johnson ha detto no, secondo indiscrezioni unanimi dei media, alla sollecitazione di parte dei suoi ministri a gettare la spugna alla luce dei contraccolpi dello scandalo Pincher e dell’ondata di dimissioni nella compagine Tory. Ora si attendono altre defezioni dopo il record di quattordici abbandoni di ministri e viceministri nel giro di 24 ore
Svezia
Una donna è stata accoltellata a morte in Svezia, in occasione di un evento politico. Secondo il quotidiano online The Local, la vittima aveva una sessantina di anni ed è stata colpita al petto da un uomo sulla trentina, subito bloccato da un passante di 69 anni e arrestato. Secondo il giornale, l’attentatore è legato a un gruppo neonazista, il Nordic Resistance Movement. La donna, trasportata d’urgenza in ospedale, sarebbe morta poco dopo. L’episodio è avvenuto sull’isola di Gotland, nel Baltico, durante una convention nazionale di politici.
Ucraina – Russia
L’esercito ucraino ha inflitto perdite significative alle truppe russe nella direzione di Kramatorsk, città orientale nel Donetsk: lo afferma lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine su Facebook, citato da Unian.
Il 12 luglio Sergei Lavrov prenderà parte alla cerimonia di apertura dell’Ambasciata della Repubblica popolare di Donetsk a Mosca. Lo riportano alcuni siti polacchi: la presenza del ministro all’evento testimonia «la solidarietà e il sostegno alla giovane repubblica che lotta per l’indipendenza», afferma il ministero degli Esteri di Mosca, secondo quanto riporta Onet.
Russia
Il Parlamento russo ha inasprito la legislazione sul tradimento di stato e lo spionaggio, e ha introdotto dure pene detentive per chi incita ad agire contro la sicurezza nazionale, prevedendo fino a sette anni di reclusione.
Stati Uniti
Jerry Harris, la star della serie Netflix “Cheer”, è stato condannato a dodici anni di prigione negli Stati Uniti per reati relativi ad abusi sessuali su minori e adescamento di minori. I pubblici ministeri avevano sollecitato una lunga condanna, affermando che lo status di celebrità di Harris gli aveva permesso di «persuadere e invogliare» le sue giovani vittime a impegnarsi in una condotta sessuale.
Haiti
È passato un anno da quando il presidente Jovenel Moïse è stato assassinato nella sua casa privata, dove una squadra di sicurezza d’élite avrebbe dovuto proteggerlo. Non solo le autorità non sono riuscite a identificare e arrestare tutti coloro che hanno ideato e finanziato l’omicidio, ma Haiti è in caduta libera mentre la violenza aumenta e l’economia crolla. Molti sono fuggiti da Haiti lo scorso anno, compiendo viaggi potenzialmente mortali a bordo di barche precarie stracolme di centinaia di haitiani che si sono ripetutamente presentati sulle coste delle nazioni vicine. Hanno scelto di affrontare quel rischio piuttosto che soffrire la fame e temere per le loro vite, come fanno molte persone che sono rimaste indietro.
India
Mumbai, la capitale economica indiana, è rimasta paralizzata ieri per l’intensità delle piogge monsoniche. Mentre vaste aree della città e delle zone circostanti restano inondate dall’acqua, il Dipartimento Meteorologico Indiano ha lanciato un’allerta arancione prevedendo piogge ancora più intense per i prossimi cinque giorni. Nel distretto di Thane migliaia di residenti sono stati costretti ad abbandonare le case allagate e a trasferirsi in rifugi di emergenza. Seri problemi anche per i milioni di pendolari che, ogni giorno, si dirigono per lavoro verso il centro di Mumbai, dopo la cancellazione di decine di treni della fitta rete metropolitana di trasporti pubblici.
Indonesia
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è volato nell’isola turistica indonesiana di Bali per un incontro dei ministri degli Esteri del G20, che sarà oscurato dalle tensioni innescate dal conflitto Russia-Ucraina. La riunione del G20 si svolgerà fino a domani in Indonesia, paese che quest’anno ha affrontato il compito di organizzare un vertice globale colpito da pressioni geopolitiche e una crisi alimentare attribuita alla guerra.
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