8 novembre 2019 – notiziario

Scritto da in data Novembre 8, 2019

Burkina Faso: 72 ore di lutto nazionale dopo l’attacco di mercoledì che ha causato 36 morti. Il presidente Kaboré invita alla mobilitazione generale /Guinea: nuova manifestazione a Conakry / Rdc: condanna a 30 anni per Bosco Ntaganda / Portogallo: in piazza per il diritto di salvare vite umane / Francia: sgomberati insediamenti di migranti a nord della capitale / Germania: un hashtag per la solidarietà /Unione europea: la felicità abita in Belgio (foto).

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.

 

Unione europea

Secondo un sondaggio pubblicato ieri da Eurostat sono i belgi gli abitanti più sereni dell’Unione europea: il 76 per cento di loro si dichiara contento sempre, nel corso di una giornata, o almeno per la maggior parte del tempo. I più inquieti sono invece in Lettonia, dove solo il 31 per cento della popolazione mostra segni di felicità. Rispetto all’ultima inchiesta del 2013, la felicità complessiva nell’Unione europea è aumentata di due punti percentuale, arrivando al 62 per cento. Oltre al Belgio, molto felici sembrano essere gli abitanti di Olanda, Austria e Finlandia. In coda alla classifica, invece, oltre alla Lettonia, troviamo Bulgaria, Croazia, Lituania, Grecia e Romania. Basso anche l’indice di felicità in Italia: meno della metà degli intervistati.

Germania

#DankeBernd , grazie Bernd. Con questo hasthtag Shapira, comico tedesco, cabarettista, scrittore, nipote di una delle vittime dell’Olocausto, ha invitato su twitter  i suoi fan a fare una donazione per una qualsiasi delle organizzazioni che Björn Höcke, il leader di Alternative fuer Deutschland della Turingia, detesta. Il video racconta di una misteriosa ascia destinata a Björn Höcke (pardon, Bernd Hocke d’ora in poi) recapitata per sbaglio allo stesso Shapira. Ma l’ascia ha poteri magici, viene usata a beneficio di Sea wacht, di Moabit Hilfe e di altre associazioni umanitarie. L’appello di Shapira è stato ben accolto: su twitter, sotto l’hashtag indicato, sono state pubblicate decine di foto a testimonianza delle donazioni effettuate.

Repubblica democratica del Congo

Trenta anni di prigione per Bosco Ntaganda, accusato di crimini contro l’umanità e crimini di guerra per le azioni commesse tra il 2002 e il 2003 dal braccio armato dell’Union des patriotes congolais, sostenuto da Uganda prima e Ruanda poi. Soprannominato Terminator per la sua violenza, è accusato di aver preso parte direttamente ai crimini imputati alle sue milizie. Il verdetto è stato pronunciato ieri dalla Corte penale internazionale e ora la difesa avrà 30 giorni per ricorrere in appello.

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