L’Isis conferma la morte di Al Baghdadi
Scritto da Radio Bullets in data Ottobre 31, 2019
L’autoproclamato Stato Islamico dell’Iraq e il Levante (ISIL o ISIS) ha confermato la morte del leader, Abu Bakr al-Baghdadi , annunciando Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, nuovo capo.
Abu Hamza al-Qurayshi, nuovo portavoce dell’Isis , ha diffuso oggi una dichiarazione audio distribuita dal braccio mediatico del gruppo, Al Furqan.
Ha anche confermato la morte del suo predecessore, Abu al-Hassan al-Muhajir.
Nel messaggio invita i seguaci del gruppo a giurare fedeltà al nuovo leader, il cui titolo Qureshi, indica la discendenza dalla tribù del profeta Maometto.
Si rivolge anche agli Stati Uniti, dicendo: “Non gioire”.
La morte di al-Baghdadi è stata annunciata dal presidente americano Donald Trump domenica scorsa, dopo un raid notturno compiuto delle forze speciali degli Stati Uniti a Barisha, un villaggio nella provincia nord-occidentale s’ di Idlib in Siria.
Trump ha detto che il capo dell’Isis si è fatto esplodere quando ha capito di non avere via di uscita.
Al-Muhajir, invece, è stato ucciso in un’operazione congiunta degli Stati Uniti con le forze curde nella città siriana settentrionale di Jarablus poche ore dopo la morte di al-Baghdadi.
Ascesa e caduta dell’Isis
Sotto il comando di al-Baghdadi, l’Isis è diventato uno dei gruppi armati più brutali della storia moderna e, al suo apice, l’autoproclamato califfato è riuscito a conquistare una regione tra Iraq e Siria grande come il Regno Unito.
Usando Internet e incoraggiando seguaci di diverse parti del mondo ad unirsi a loro, i combattenti dell’Isis hanno compiuto uccisioni di massa, decapitazioni e campagne di stupro in Iraq e Siria e hanno ispirato attacchi anche fuori dal Medio Oriente.
Una serie di offensive armate successive però, hanno progressivamente spogliato il gruppo del suo territorio, e i suoi combattenti che hanno perso l’ultimo pezzo di terra in Siria nel marzo di quest’anno.
Ti potrebbe interessare anche:
- “Conversazioni sul Medio Oriente” di Barbara Schiavulli nella rubrica Parole scompigliate
- “Ucraina, la conferenza stampa da record” di Julia Kalashnyk, da Kiev, per la rubrica Diario dall’est Europa e dal Caucaso
- “Un siriano in Turchia” di Francesca Giannaccini per la rubrica Approfondimenti
- “I brasiliani si preoccupano” di Eleonora Viganò con la rubrica Vieni via con me
- L’appuntamento quotidiano con nostri notiziari
- Daeş. Viaggio nella banalità del male
- Brasile, il mistero delle chiazze di petrolio
- Iraq: il presidente apre a elezioni anticipate
- Sulle sue spalle
E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici