19 febbraio 2020 – Notiziario

Scritto da in data Febbraio 19, 2020

I titoli di oggi:

  • Coronavirus, 2mila vittime in Cina
  • Stati Uniti: animaliste in topless interrompono due comizi di Sanders
  • Escalation nel Donbass: ci sono vittime
  • Brexit: nella bozza di intesa anche la restituzione delle antichità
  • In Bosnia 4mila persone sospettate di crimini di guerra devono ancora essere processate
  • Messico, uccisa una bambina di sette anni
  • Dopo 8 anni riaprono l’aeroporto e l’autostrada di Aleppo
  • Turchia, resta in carcere Osman Kavala, simbolo dell’opposizione a Erdogan.

Il notiziario quotidiano di Radio Bullets a cura di Angela Gennaro, da Roma insieme a Giancarlo Castelli. In collegamento Julia Kalashnyk da Kiev e Paola Mirenda da Lipsia, in Germania.

Coronavirus

Il bilancio delle vittime dell’epidemia del nuovo coronavirus in Cina è salito a 2mila, dopo la morte di 132 persone nella provincia di Hubei, focolaio dell’infezione. Nel suo aggiornamento quotidiano, dice la France Press, la commissione sanitaria della provincia ha anche riferito di 1.693 nuovi contagi.

Sanders e le animaliste

‘Ti sosteniamo ma non appoggiare più gli allevatori’: Due comizi di Bernie Sanders, a Richmond in California e a Carson City in Nevada sono stati interrotti dal blitz di alcune animaliste in topless. Sono salite sul palco, hanno provato a prendere il microfono al senatore, si sono dette sue sostenitrici ma lo hanno invitato a fare di più per gli allevatori, colpevoli a loro dire di maltrattare mucche e vitelli. Una della attiviste si è anche versata in testa del sangue finto. “Questo è il Nevada, c’è sempre un po’ di eccitazione senza costi extra”, ha replicato Sanders.

Bosnia e crimini di guerra

In Bosnia ci sarebbero 4mila persone sospettate di crimini di guerra che devono ancora essere processate. E, spiega la procuratrice capo Gordana Tadic, non sarà possibile se non verrà approvata la normativa che prevede il trasferimento dei procedimenti dal Tribunale statale alle corti inferiori. Tadic ha ricordato che sono state incriminate più di 800 persone e comminate pene per oltre 3.700 anni di prigione per quanto accaduto nel corso della guerra del 1992-95. Restano da processare 499 casi, con più di 4 mila persone.

Escalation nel Donbass

Sembrava che la pace fosse vicina dopo i negoziati tra Putin e Zelensky: invece ieri in mattinata le posizioni delle forze ucraine sono state bombardate dai militanti filorussi. Come riporta il Ministero della Difesa dell’Ucraina, le posizioni ucraine sono state bombardate con armi proibite dagli accordi di Minsk: mortai da 120 mm, vari lanciagranate e mitragliatrici pesanti. Il ministero della Difesa sostiene che, con la scusa del bombardamento, le forze militanti siano passate all’offensiva, cercando di sfondare la linea della separazione. A seguito dei combattimenti mattutini, un soldato ucraino è stato ucciso e altri quattro sono rimasti feriti. La Russia ha respinto qualsiasi accusa. Dmitry Peskov, il segretario stampa del Cremlino, così ha commentato: Speriamo che prossimamente sarà possibile chiarire i dettagli sull’escalation nel Donbass, dopo di che potremmo trarre qualche conclusione”.

Sentenza Yukos

Il tribunale de L’Aja ha ribadito una vecchia condanna alla Russia a risarcire il magnate Khodorkovski e gli altri azionisti della disciolta holding petrolifera Yukos.

Germania

Domenica entrerà in vigore il tetto massimo sugli affitti a Berlino e la Cdu insieme ai liberali vogliono votare nel Bundestag per dichiararlo incostituzionale.

Brexit

L’ultima bozza dell’intesa sulla Brexit, dice il Telegraph, conterrebbe una clausola, richiesta dall’Unione europea, relativa alla restituzione di “oggetti culturali rimossi illegalmente nei loro Paesi di origine”. Si parlerebbe quindi dei marmi greci e i fregi del Partenone conservati al British Museum e di tanti capolavori italiani conservati nel Regno Unito. A chiederne l’inserimento della clausola sarebbero stati in particolare Grecia, Cipro, Spagna e Italia.

Messico

L’uccisione di una bambina di sette anni nella periferia sud di Città del Messico ha suscitato una rabbia crescente nel Paese, per i sempre più brutali femminicidi. Una donna è stata trovata pugnalata a morte e scuoiata all’inizio di questo mese. L’ufficio del procuratore della città ha dichiarato lunedì che gli investigatori hanno identificato nel corpo trovato nel fine settimana Fatima, una studentessa di scuola elementare rapita da sconosciuti l’11 febbraio. Il corpo della bambina è stato trovato avvolto in una borsa e abbandonato sabato in una zona rurale. Non è stata comunicata la causa della morte, mentre cinque persone sono state interrogate e ci sarebbero dei filmati del rapimento.

Siria

In Siria, dopo otto anni di guerra, riapre l’ultimo tratto dell’autostrada Damasco-Aleppo rimasto chiuso fino a ora. Torna a funzionare anche l’aeroporto della stessa metropoli siriana del nord: oggi il primo volo di linea nazionale che raggiungerà la capitale Damasco. È previsto nei prossimi giorni il primo aereo diretto al Cairo.

Turchia

Osman Kavala, simbolo dell’opposizione al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, è stato assolto, a sorpresa, nel processo Gezi Park, insieme a tutti gli altri imputati presenti. Ma – dopo 840 giorni di carcerazione preventiva, stigmatizzata anche dalla Corte europea dei diritti umani – resta in cella perché subito dopo la procura di Istanbul ha emesso un nuovo mandato d’arresto nell’ambito di indagini sul fallito colpo di stato del 15 luglio 2016, per cui sempre oggi è stata compiuta la più grande retata da mesi, con centinaia di arresti.

In copertina Erik Messori/CAPTA

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