Vodka e Strutturalismi n.1

Scritto da in data Febbraio 17, 2020

  • La scienza diventa dignità e orgoglio nazionale nella nuova Costituzione russa.
  • Il Lenin nero arrestato ad Arkhangelsk
  • Putin grazia due uxoricide
  • Dopo le pesanti condanne contro i sette giovani antifascisti del gruppo Set’, gli attivisti per i diritti umani chiedono di fermare il Nuovo Grande Terrore

Il nuovo approfondimento sulla Russia a cura di Giancarlo Castelli su Radio Bullets

Foto di copertina: Giancarlo Castelli

Scienza, Dignità e Costituzione

La Russia introdurrà nel preambolo della riforma della Costituzione, un cenno sulla scienza come dignità nazionale. La proposta, fatta giungere alle commissioni di saggi che stanno elaborando la riforma della Carta fondamentale e subito accolta, è stata suggerita da un gruppo di scienziati russi e suonerà più o meno come “lo Stato sostiene la ricerca scientifica e tecnologica che rappresentano orgoglio e dignità nazionale della Federazione russa”.

Il Lenin Nero

È stato arrestato nella regione di Arkhangelsk, Benes Ayo, soprannominato il Lenin nero. Ayo, combattente nel Donbass tra le fila dei separatisti e membro del Partito comunista di Donetsk è originario della Guinea ma vive da anni in Russia. L’uomo, spesso ripreso in foto con colbacco e divisa coi mostrini militari, è stato arrestato dalla polizia russa per essersi unito alla battaglia degli ecologisti nella zona di Arkhangelsk contro l’apertura di una gigantesca discarica. Su Benes Ayo pende un mandato di cattura per terrorismo da parte della procura di Kiev.

Benes Ayo

Le grazie di Putin

Il presidente Vladimir Putin ha graziato tre detenuti condannati per vari reati. Il primo, il trentenne Pavel Petrashov a causa di un incidente automobilistico aveva provocato la morte di un uomo alla guida di un’altra vettura. La seconda è la 49enne, Marina Chernysheva, condannata per aver accoltellato il marito dopo una litigata. L’uomo, poi sopravvissuto, si era accollato la colpa di avere iniziato la lite per primo e aveva chiesto ai giudici di perdonare la moglie. La terza, la 62enne Raissa Pletnova aveva invece strangolato il marito. I vicini, chiamati come testimoni all’epoca del processo, avevano spiegato ai giudici che l’uomo era un violento, sempre ubriaco e che più di una volta aveva picchiato la moglie. La condanna per Raissa è stata ridotta a sei anni di carcere. Gli ukas del presidente, decisi per motivi umanitari, entreranno in vigore dal 24 febbraio.

Il Grande Terrore

L’associazione russa per i diritti umani, chiamata il Gruppo di Helsinki di cui fa parte il noto attivista, Lev Ponomarev, hanno inviato una lettera al presidente Putin in cui, riferendosi alla recente sentenza per i sette giovani antifascisti del gruppo Set che li condanna a pene che vanno fino ai 18 anni per attività terroristica, chiedono che venga posta fine a questo tipo di repressione che hanno definito “il Grande terrore staliniano”. I ragazzi condannati pur senza mai aver compiuto un delitto di sangue, sono stati torturati pesantemente in carcere, come denunciato dagli stessi attivisti del gruppo di Helsinki e dal quotidiano Novaja Gazeta.

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