Canada

Una donna di 30 anni si sta riprendendo in ospedale dopo essere precipitata per più di 1500 metri da un aeroplano.

La donna, il cui nome non è stato diffuso, stava facendo paracadutismo vicino a Trois Riviéres, in Quebec, quando il suo paracadute principale e quello di riserva non si sono aperti. È finita in una area boschiva, le fronde probabilmente hanno rallentato l’impatto e poi è stata subito portata in ospedale con diverse fratture, tra cui la frattura di una vertebra, raccontano la Cnn e la CBC.

La polizia ha detto che non è in pericolo di vita. Denis Demers che ha assistito all’incidente, ha detto alla Cbs che la skydiver stava scendendo più velocemente di chiunque altro e nessun paracadute si apriva. “E’ un miracolo”, ha detto Demers, “non so come una persona possa sopravvivere a una caduta del genere”. La donna, che aveva esperienza,  stava partecipando a un evento vicino all’aeroporto, al Parachutisme Adrénaline, che non ha commentato perché è in corso un’indagine, la polizia sta cercando di stabilire se c’è stata negligenza criminale.

Dire che un paracadute non si è aperto è “piuttosto vago e non corretto”, spiega Nancy Koreen, direttore della promozione sportiva dell’Associazione paracadutisti americani (Uspa). Un paracadute si deve aprire alla giusta altitudine o non avrà il tempo di dispiegarsi come deve. C’è una possibilità che il paracadute principale non funzioni e il paracadutista deve affidarsi a quello di riserva. Tuttavia, dice, “una malfunzione del paracadute è molto rara”, e in genere questi incidenti sono dovuti da un errore di chi li usa visto che ci sono passi specifici fa fare durante un emergenza. “Dire che nessuno dei paracaduti non si sono aperti è probabilmente sbagliato…non è il modo in cui un paracadute lavora”.

I skydivers raggiungono una velocità di 177 km orari mentre sono in caduta libera. Questo significa che fanno 300 metri ogni 6 secondi spiega l’Uspa. Nel 2018 sono stati registrati  13 incidenti fatali su 3,3 milioni di lanci, il numero più basso nella storia di questo sport.  Dal 2013 ci sono stati dai 21 ai 24 morti l’anno, circa un morto ogni 253,669 salti. E i salti in tandem sono ancora più sicuri con un incidente ogni mezzo milione di salti negli ultimi 10 anni.

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