«E con questo (smart) anello…»
Scritto da Raffaella Quadri in data Giugno 2, 2021
Che sia Frodo di Tolkien, Shazaan d Hanna-Barbera o una single lady di Beyoncé, la verità è una e sola: l’anello è un oggetto ambito ben oltre il mero desiderio.
Niente magia né diamanti, però. Quello di cui parliamo oggi è tutto tecnologico: uno smart ring.
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Smart ring (anello intelligente): il potere dell’elettronica nella stampa 3D
Uno smart ring, ovvero un anello intelligente, è l’idea che è venuta ai ricercatori dell’istituto bavarese Fraunhofer IGCV (Institute for Casting, Composite and Processing Technology).
È stato realizzato sfruttando una tecnologia ben conosciuta e utilizzata sempre più spesso per varie applicazioni: la produzione additiva – o AM, additive manufacturing – ovvero la stampa 3D.
Questa tecnica di stampa, che realizza oggetti attraverso l’estrusione del materiale, creandoli in tre dimensioni strato dopo strato, nel progetto tedesco consente anche l’integrazione dell’elettronica, essenziale per le funzionalità dell’anello.
Si tratta di un anello multifunzionale. Non un semplice accessorio da sfoggiare, bensì un vero e proprio strumento per effettuare una serie di operazioni.
Il cuore del sistema è un tag RFID (radio frequency identification). Sul microchip del sistema sono salvate tutte le informazioni di interesse per una determinata funzione e che possono essere trasmesse – quindi comunicate – attraverso le onde radio. Sarà quindi possibile utilizzare i dati contenuti nel chip per effettuare un pagamento o far scattare una serratura elettronica e ancora molte altre funzioni che comportano il ricorso a dati elettronici.
Una memoria al dito
Lo smart ring made in Germany non è pensato però solo per effettuare delle operazioni. Tra le sue funzioni ci sono appunto quelle di salvare dati, quindi di essere una vera e propria memoria portata al dito.
Alcuni di questi dati potrebbero essere fondamentali per la nostra salute. Dati sanitari legati a patologie di cui soffriamo, ad allergie, oppure alle vaccinazioni effettuate – come quella anti Covid-19 – e tutte le informazioni attualmente contenute nelle nostre tessere sanitarie. Una piccola banca dati che potremmo portare sempre con noi e che, in caso di emergenza, i medici potrebbero consultare immediatamente.
Stampa 3D: microchip al sicuro nell’anello
La particolarità di questo anello intelligente, tuttavia, è il metodo di realizzazione e le sue caratteristiche nascoste. I ricercatori dell’istituto Fraunhofer hanno adottato un particolare processo di stampa 3D, chiamata produzione additiva a letto di polvere.
Il tutto avviene attraverso un raggio laser guidato su un letto di polvere metallica. Il laser scioglie il metallo e questo, strato dopo strato, forma l’anello. Durante il processo di stampa viene realizzata una piccola cavità nella quale viene collocato il microchip RFID, per poi proseguire e concludere il processo di stampa. In questo modo il componente elettronico resterà protetto all’interno dell’anello e non potrà essere rimosso né manomesso.
Altra difficoltà affrontata e superata dai ricercatori tedeschi ha a che fare con il passaggio delle onde radio attraverso il metallo. L’inconveniente è stato superato con alcuni accorgimenti:
- collocando il tag RFID così che lo strato di metallo da attraversare da parte delle onde radio fosse spesso solo un millimetro
- disegnando la cavità in modo da agevolare la propagazione del segnale
- ricorrendo a una frequenza a corto raggio di 125 kHz, utilizzata con i tag per metallo proprio perché non ne limita la lettura.
Delle caratteristiche, quindi, che rendono speciale, non solo nella conformazione ma anche nella metodologia di produzione, questo particolare anello intelligente.
Musica: “Single Ladies (Put A Ring On It)” – Beyoncé
Foto di copertina: Fraunhofer IGCV
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