Libano: Israele bombarda, centinaia di morti

Scritto da in data Settembre 23, 2024

Ormai le guerre non si devono neanche dichiarare più. Lo si scopre, mettendo in fila le notizie e i cadaveri, o sei sei un libanese che vive nel sud, roccaforte degli Hezbollah, ma anche di migliaia di persone che lavoravano nell’agricoltura ti ritrovi sul cellulare un messaggio che invita ad evacuare. E non è spam.

Dal momento in poi, quando due righe sul cellulare ti di dicono che te ne devi andare, il tuo mondo si ferma. E non sai quando accadrà, ma solo che è imminente. Sta andando così in queste ore, nel paese dei cedri ancora una volta abbattuti, sotto la violenza delle bombe a caccia di militanti hezbollah.

Il ricordo del 2006

Sono centinaia i missili che hanno scosso il sud del paese a ricordo della guerra del 2006 che per un mese distrusse interi villaggi libanesi sotto gli occhi del mondo, ancora una volta incapace o non desideroso di fermare l’ennesima carneficina.

Ora nel sud sono un po’ più preparati perché in questi 11 mesi dati i continui scambi tra Israele e gli Hezbollah, molte persone hanno battuto in ritirata. Ma non tutti. Anche se domani le vittime saranno considerate solo danni collaterali in quella battaglia che si decide seduti sulle poltrone del potere. Un potere che magari otterrà tutto quello che vuole ma ha già perso l’anima.

Il panico ha contagiato, i villaggi, le strade, perfino i soldati di Unifil che avrebbero dovuto mantenere la stabilità lungo il confine, hanno deciso di mandar via il personale non essenziale. Niente sembra essere in grado di fermare Israele o la risposta degli Hezbollah.

Il bilancio provvisorio dei bombardamenti è di 274 morti

Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani nel Libano meridionale è salito a 274, tra cui 21 bambini e 39 donne, ha affermato il ministro della Salute del Paese durante una conferenza stampa. Resta purtroppo provvisorio.

Il dottor Firass Abiad ha aggiunto che altre 1.024 persone sono rimaste ferite.

Centinaia di persone nei rifugi di Tiro

Un funzionario dell’unità di gestione delle catastrofi nella città di Tiro, nel Libano meridionale, ha riferito che “centinaia di sfollati” sono arrivati ​​in un rifugio nella città.

Bilal Kachmar ha dichiarato all’agenzia di stampa AFP che molte persone sono state costrette ad accamparsi in strada.

Il ministro degli Interni libanese ha affermato che le scuole di Tripoli e del Libano orientale e meridionale vengono trasformate in rifugi per accogliere le migliaia di persone in fuga dal sud a causa dei continui bombardamenti israeliani.

L’Associated Press ha riferito che l’autostrada principale in uscita dalla più grande città portuale del sud, Sidone, era intasata di auto dirette a Beirut.

Attaccati interi villaggi

Secondo quanto riportato dal quotidiano libanese Al Mayadeen, gli aerei da caccia israeliani hanno attaccato i villaggi di Mashghara, Sohmor e Zilaya nella valle della Beqaa in Libano.

I caccia israeliani si stanno preparando a lanciare attacchi “su larga scala” sulla valle della Bekaa in Libano, ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari.

Alla domanda sulla possibilità di un’invasione terrestre israeliana, Hagari ha risposto che Israele ha lanciato un’offensiva aerea su larga scala in Libano.

Secondo l’Idf sono 800 gli obiettivi bombardati.

35 razzi lanciati dal Libano

L’esercito israeliano ha dichiarato che 35 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele, cadendo in diverse località.

“I caccia della difesa aerea hanno intercettato diversi lanci e abbiamo rilevato atterraggi di razzi in aree aperte”, ha affermato l’esercito in una dichiarazione su Telegram.

Hezbollah ha dichiarato di aver preso di mira una base militare nel nord di Israele con una raffica di missili.

L’Iran minaccia conseguenze

Il Ministero degli Esteri iraniano ha avvertito che gli attacchi di Israele nel Libano meridionale avranno “conseguenze pericolose”.

Il portavoce del ministero, Nasser Kanaani, ha definito gli attacchi “folli”, aggiungendo che “la nuova avventura sionista” avrebbe avuto “conseguenze pericolose”.

La Croce Rossa si mobilita

La Croce Rossa libanese ha affermato che i suoi team stanno supportando le operazioni di soccorso ed evacuazione in seguito ai continui attacchi israeliani nel Libano meridionale.

In un post su X, l’organizzazione ha affermato di aver “mobilitato tutte le stazioni delle ambulanze in tutto il Libano per fornire supporto al crescente numero di vittime nel sud”.

https://twitter.com/RedCrossLebanon/status/1838194466177302776

Hamas denuncia l’aggressione di Israele come crimine di guerra

Hamas ha condannato la “barbara aggressione” di Israele nel Libano meridionale definendola un “crimine di guerra”.

In una dichiarazione, il gruppo ha ribadito la sua solidarietà “con i nostri fratelli di Hezbollah e con il popolo libanese”.

Il Libano pronto a schierarsi con Hezbollah in caso di invasione

Fonti della sicurezza hanno dichiarato a Middle East Eye che in caso di invasione terrestre israeliana, l’esercito libanese “parteciperà con Hezbollah al confronto e alla difesa”.

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