Mordere la vita… da cani
Scritto da Raffaella Quadri in data Febbraio 5, 2020
Il suo segreto sono sensori e chip smart in grado di rilevare parametri per valutare la condizione fisica del cane. Un gioco per chi ha quattro zampe, uno strumento di monitoraggio per chi ne ha solo due. Si chiama SmartOsso ed è un dispositivo ideato da Kaliot, una giovane e dinamica startup calabrese che ha conquistato Las Vegas. Ne abbiamo parlato con Francesca Triolo, ceo e responsabile comunicazione dell’azienda.
Raffaella Quadri per Radio Bullets. Musica: “The Tra La La Song (One Banana, Two Banana)” di Mark Barkan e Ritchie Adams
Lo si dice spesso, ai cani manca solo la parola… è proprio vero. Ma se solo l’avessero – al di là che probabilmente ce ne direbbero quattro – sarebbero anche in grado di dirci come si sentono.
Se il linguaggio canino però non fa proprio al caso vostro, non preoccupatevi, arriva in soccorso la tecnologia: tecnologia Made in Italy.
SmartOsso: l’osso tech nato in Calabria
Si chiama SmartOsso e, come dice il nome, è il primo osso intelligente per cani. Un osso speciale, però, perché è una vera e propria innovazione tecnologica che ha attraversato l’oceano per sbarcare in America ed essere presentata al CES 2020 di Las Vegas (7-10 gennaio).
I suoi ideatori sono un gruppo di sei giovani calabresi che hanno fondato la startup Kaliot nata anche grazie alla spinta del Contamination Lab, l’incubatore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, e che oggi produce e commercializza SmartOsso.
Check up in un morso
SmartOsso è un dispositivo a forma di osso che è sia un gioco sia uno strumento per monitorare la salute del cane, in perfetta chiave IoT (Internet of Things).
Abbiamo chiesto a Francesca Triolo, responsabile comunicazione e ceo di Kaliot, di spiegarci come funziona e quali sono i componenti di SmartOsso.
«SmartOsso è un device che viene vissuto dal nostro amico né più né meno di un giocattolo con il quale il nostro cane trascorrere un po’ di tempo allegramente. In realtà dentro a questo dispositivo ci sono chip e sensori in un grado di misurare dei parametri che ci restituiscono un informazione sullo stato di salute del nostro amico».
Il cuore del sistema è costituito, dunque, da sensori e chip smart che, quando il cane morde quello che per lui è un semplice gioco, sono in grado di rilevarne alcuni dati fondamentali: dalle misurazioni della temperatura e del pH della saliva del cane, che possono rivelare l’insorgere di eventuali problemi di salute, fino al monitoraggio del movimento che può essere indicatore di disturbi motori o comportamentali. Mentre sono già allo studio altre due misurazioni che riguardano la saturazione dell’ossigeno e un valore in grado di misurare il livello di stress dell’animale.
Salute in un’App
Il dispositivo poi memorizza questi dati e attraverso un’App per smartphone ne invia un’analisi al proprietario del cane, in tempo reale. I dati possono poi essere archiviati e inviati in un secondo momento al veterinario per una prima valutazione a distanza.
Insomma come avere un veterinario a portata di morso. Anche se, precisano a Kaliot, il dispositivo non si deve sostituire al veterinario che, in caso di bisogno, deve essere sempre consultato.
L’ispirazione da Nica
Francesca Triolo ci spiega anche come è nata questa soluzione, rivelandoci l’esistenza di una musa ispiratrice di tutto rispetto…
«A questa idea ci siamo arrivati perché il mio cagnolino Nica non stava bene, si lamentava, era inappetente e non era più vispa come al solito. L’ho portata per un controllo da Antonella – Antonella Ieracitano, medico veterinario e consulente scientifica del progetto, nda – la quale ha riscontrato un problema di parodontite che poi ha portato Nica in una situazione di ulteriore malessere, perché ha determinato anche problemi a livello cardiocircolatorio. Da qui l’idea, con Antonella, di pensare a una soluzione che potesse farci arrivare un passo prima del problema. Pensando quindi a come poter risolvere questa situazione c’è venuto in mente l’idea di SmartOsso, insieme ad altri quattro amici. Ognuno ha messo in campo la propria competenza professionale ed è nato SmartOsso».
Alla conquista dell’America
Un’idea innovativa che ha trovato spazio anche al CES di Las Vegas.
«Siamo felicissimi di aver avuto questa opportunità. Selezionati da TILT (The Italian Lab for Technology), un programma italiano che porta le migliori startup al CES di Las Vegas, a gennaio abbiamo partecipato a questa fiera – la prima al mondo per innovazione e tecnologia – con accanto colossi inimmaginabili. Per noi è stata veramente un’esperienza gratificante, da un lato, e importante, dall’altro, perché ci ha dato un eco non indifferente e ci ha consentito di misurarci veramente con dei mostri sacri del settore».
I prossimi step
Orgoglio italiano, quindi, e calabrese soprattutto, ma già si pensa al futuro, come ci spiega ancora Francesca.
«Abbiamo in piedi diverse collaborazioni, la più importante è la più significativa è con il laboratorio dell’Università con il quale stiamo definendo e finalizzando altre due metodologie di misurazione per altri parametri che sono ancora più importanti e più dettagliati degli attuali. Per noi questo è un motivo di ulteriore orgoglio e speriamo di riuscire a definire alla svelta in modo da andare in produzione anche con questa altra chicca in più».
Per acquistare il dispositivo dovremo però attendere ancora qualche mese.
«SmartOsso non è ancora in commercio. Lo sarà entro sei mesi e per tutte le informazioni e gli aggiornamenti consigliamo di iscriversi alla newsletter sul sito SmartOsso in modo da rimanere aggiornati con la data di uscita sul mercato».
Non resta quindi che attendere per avere questa divertente ma serissima innovazione tech che potrà essere molto utile a quanti hanno accanto a sé un amico a quattro zampe.
I fantastici 6 di Kaliot
Il team di Kaliot è composto:
Antonella Ieracitano – responsabile scientifico del progetto – medico veterinario
Giuseppe Melia – direttore marketing – visual designer
Domenico Rositano – direttore finanziario – innovation promoter
Filippo Ruffo – responsabile produzione – ingegnere ricercatore
Francesca Triolo – ceo – advertising e comunicazione
Francesco Tropepe – direttore produzione – imprenditore.
Ascolta/leggi anche:
- Come ti stampo il cervello
- Quando a essere intelligente è la finestra
- Italian technology – CES 2020
- Parmitano: ritorno a casa
- Dentro la notizia nella rubrica Approfondimenti
- Russia, le prime persone colpite dal coronavirus Julia Kalashnyk, da Kiev, per la rubrica Diario dall’est Europa e dal Caucaso
- Tutto un cammino dentro a una Moleskine, di Eleonora Viganò, per la rubrica Vieni via con me
- Il paradosso del comma 22, di Paola Mirenda, per la rubrica Delipsiosa (vivere nell’ex Ddr)
- Accordo (del secolo) o cospirazione? Quello che si deve sapere sull’Accordo del secolo di Trump
- Tutti i servizi dall’Iraq della nostra inviata Barbara Schiavulli
- L’appuntamento quotidiano con nostri notiziari
- e con le ultime notizie da tutto il mondo
E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici