Parola d’ordine: Fare rete

Scritto da in data Luglio 26, 2019

Giornalismo = Impegno

Fare giornalismo non è solo un lavoro, è anche un impegno verso le persone o le storie che si raccontano e verso le persone a cui si raccontano. In questi anni abbiamo raccolto una piccola, ma vivace comunità di persone che ci leggono, ascoltano, che interagiscono con noi ogni giorno. E stiamo cercando di diventare sostenibili perché ormai fare ed essere Radio Bullets sta diventando un lavoro a tempo pieno.

Alcuni già ci sostengono, altri ci seguono quotidianamente e capiscono proprio come noi, quanto sia importante sapere cosa accade nel mondo perché ogni giorno succede qualcosa che merita di essere conosciuto. Parlare di Esteri significa essere costanti, andare a fondo, cercare, vedere, toccare, andare nei posti, ma oggi in un mondo dove siamo sommersi di informazioni e dove si trova tutto e il contrario di tutto, non si può fare riferimento a una sola testata. Le persone si informano saltando da un sito all’altro, fidandosi di questo piuttosto che di quell’altro.

Tutti possono dare un’informazione, come tutti possono dirti come curare un’influenza, ma un conto è se te lo dice un medico o nel caso di una notizia, un giornalista.

Giornalismo = Rispetto, competenza e garanzia

Il giornalismo dovrebbe essere una garanzia per un lettore. Un servizio per una società democratica. Un cane da guardia per il potere. E crediamo che il buon giornalismo, quello di qualità, quello sganciato dalla politica, quello che non ha interessi se non quello di creare un mondo più consapevole, debba far rete come le persone. Non ci dovremmo fare concorrenza, ci dovremmo fondere, dovremmo allargare il confronto sulle cose di cui parliamo, dovremmo allearci con chi ci segue. Non siamo per le divisioni ma per le condivisioni. Una ragnatela è molto più forte di un muro quando si tratta di contrastare l’onda di leoni da tastiera, gli analisti da dessert e chi ha un reale progetto di confondere la realtà per manipolare una società.

Ed è per questo che siamo lieti di annunciare una contaminazione con due testate, e confesso che ne stiamo corteggiando una terza.

Chiamiamola sintonia, rispetto per il lavoro e le conoscenze reciproche e voglia di fare meglio e di più per chi ci segue. Per questo siamo contenti, perché a volte in una realtà dove sembra che a nessuno interessi niente, si allacciano idee, competenze, entusiasmi.

Non vorremmo rincorrere le notizie come molti fanno senza neanche interessarsene, per passare dopo cinque minuti a un’altra cosa senza neanche sapere di che si scrive. Questo per noi è l’inferno dell’informazione. Le notizie andrebbero cercate, attraversate, studiate per questo siamo consci che è importante unirsi ad altri che ne sanno più di noi del loro e spolparci, nel migliore senso del termine, a vicenda.

Siamo un esperimento e sappiamo che senza provare, non si va avanti. Molti giornali più importanti ed economicamente stabili, si sono fermati e hanno perso, proprio perché non hanno saputo rinnovarsi, sono rimasti inchiodati a quello che era una volta, mentre il mondo non lo è più, non lo sono più i lettori, non lo è più la società. Al passato bisogna appropriarsi, rimanendo però liberi di volare verso il futuro.

I nostri nuovi alleati sono “L’Atlante delle Guerre” che è soprattutto una pubblicazione annuale che raccoglie i paesi in guerra con dati e informazioni, ma è anche un sito che pubblica schede, notizie, approfondimenti su paesi in conflitto. E “Economia & Finanza verde” che, invece, è una multipiattaforma editoriale con l’obiettivo di proporre una riflessione sui temi della sostenibilità economica e finanziaria, collegandosi alle recenti iniziative europee di sostegno alle politiche per lo sviluppo dell’economia circolare e della preservazione dell’ambiente.

E’ un po’ come allargare la propria compagnia, si trovano nuovi colleghi e si fa un pezzo di percorso insieme. Quindi non mi resta che augurare buon lavoro a tutti e buona lettura e ascolto a tutti gli altri.

Barbara Schiavulli

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