Senegal: la parola allo scrittore
Scritto da Radio Bullets in data Febbraio 13, 2024
Il Senegal nel caos, dopo l’annuncio del presidente uscente Mack Sall di posticipare l’elezioni presidenziali, attese il 25 febbraio.
La folla è scesa in piazza nella città di Dakar per protestare e la polizia ha disperso i manifestanti con i lacrimogeni.
Il Senegal è uno dei paesi africani con una storia di lunga democrazia alle spalle, è stato quasi il primo ad esperimentale il multipartitismo.
I canali istituzionali davano per acquisito che le elezioni presidenziali si sarebbero svolte in un clima tranquillo.
Il timore più grande del popolo senegalese, che è sceso in piazza a giugno e ad agosto per far sentire la propria voce, era che l’attuale presidente si ripresentasse alle elezioni per un terzo mandato, opzione non ammessa dalla Costituzione.
Quando Sall, a luglio, ha dichiarato che non si sarebbe ripresentato, sembrava che le attività politiche in preparazione al 25 febbraio potessero scivolare nel modo più democratico, onesto e trasparente possibile.
Il presidente uscente è da tempo accusato di andare contro la democrazia soprattutto nel caso di Sonko oppositore del presidente Mack Sall e anti francese.
Amina Kida ne parla con Abdou M. Diouf, biologo attivista e scrittore che vive in Italia
Aminata Kida
Nata in Mali nel 1982, amante di viaggi e avventure, come fece l’homo sapiens, dice lei, immigrò con i suoi genitori in Europa, “ma non ho perso la melanina, come i miei nobili antenati.
A casa mi chiamavano la “giornalista impicciona” e del suo impicciarsi ne ha fatto una professione.
L’amore per i viaggi l’ha portata a laurearsi alla Sapienza di Roma in Scienze del Turismo.
Quello per la Storia l’ha portata a diventare una guida turistica e conoscere tanta gente curiosa come lei. Ormai romana de Roma, non chiede di meglio che raccontare al pubblico di Radio Bullets le storie più interessanti possibili in cui si imbatte.
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