Gaza, Deir el Balah: 400 pazienti al giorno

Scritto da in data Ottobre 16, 2024

L’ospedale da campo di Medici Senza Frontiere (MSF) a Deir el Balah, a Gaza, nelle sole prime quattro settimane di attività ha effettuato 10.962 visite ambulatoriali.

Nel 40% dei casi i pazienti erano bambini e bambine sotto i 14 anni.

Il bisogno di cure mediche a Gaza è enorme e le équipe di MSF stanno ora ampliando le attività per includere il ricovero pediatrico.

Le cure mediche

I team di MSF “ricevono molti bambini con infezioni cutanee e respiratorie, conseguenza diretta delle pessime condizioni di vita nei campi sovraffollati e, con l’avvicinarsi dell’inverno, ci si aspetta un enorme numero di bambini gravemente malati che richiedono cure specialistiche”.

“Curiamo bambini e bambine con malattie legate alle loro condizioni di vita, ma quando lasciano l’ospedale tornano nello stesso luogo in cui si sono ammalati”, afferma Sakib Burza, direttore dell’ospedale di MSF.

“È un circolo vizioso che può migliorare solo con un cessate il fuoco” .

Far arrivare a Gaza forniture mediche sufficienti per aprire le attività pediatriche “è stato estremamente complicato”.

Le autorità israeliane “devono urgentemente semplificare e accelerare le procedure amministrative per far entrare gli aiuti a Gaza, di cui la popolazione ha disperatamente bisogno”.

Gli ospedali da campo

MSF gestisce attualmente due ospedali da campo a Deir el Balah.

Gli ospedali da campo non sono comunque una soluzione, bensì sono l’ultima risorsa in risposta allo smantellamento del sistema sanitario da parte di Israele.

Sono necessari “a causa della distruzione del sistema sanitario”, dicono dalla ong.

Il modo migliore per fornire assistenza alla popolazione di Gaza è proteggere e supportare le strutture sanitarie già esistenti, consentendo loro un accesso sicuro alle cure.

“Dall’inizio della guerra, abbiamo dovuto abbandonare 14 strutture sanitarie, compresi ospedali, a causa degli ordini di evacuazione delle autorità israeliane, dei combattimenti nelle aree circostanti o degli attacchi diretti”, diceva Msf qualche mese fa.

“Poiché le cosiddette zone umanitarie sono state ripetutamente bombardate dalle forze israeliane, è necessario garantire la protezione di questi ospedali da campo e degli ultimi ospedali rimasti a Gaza”.

Quasi 100mila persone sono state ferite dall’inizio della guerra, mentre solo 17 ospedali su 36 sono ancora parzialmente funzionanti.

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