12 giugno 2020 – Notiziario

Scritto da in data Giugno 12, 2020

  • Pakistan: nella Giornata mondiale contro il lavoro minorile, una madre piange la sua bambina picchiata a morte dai suoi datori di lavoro (in copertina).
  • Trump autorizza sanzioni contro il Tribunale Penale Internazionale.
  • Palestina, mancano i soldi per gli stipendi pubblici di maggio.
  • Egitto: intimiditi gli zii di un attivista fuggito negli Stati Uniti.
  • Libano, crolla la moneta, i manifestanti tentano di assaltare la banca centrale.
  • Zoom ammette di aver chiuso alcuni account di attivisti per compiacere il governo cinese.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli, musiche di Walter Sguazzin

Iraq

L’Iraq e gli Stati Uniti hanno affermato il loro impegno per il ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq senza fornire una data, scrive l’agenzia di stampa dello stato INA, citando il primo ministro iracheno Mustafa Al-Kadhimi. All’inizio di quest’anno il parlamento iracheno aveva votato per la partenza delle truppe straniere dall’Iraq, tra cui quelle statunitensi, mentre altre nazioni hanno già lasciato il paese. Al-Kadhimi ha detto che il dialogo strategico USA-Iraq ha approvato la decisione del parlamento iracheno sul ritiro degli Stati Uniti. Non è chiaro se questo includa anche gli addestratori militari che la maggior parte dei partiti, compresi alcuni sostenuti dall’Iran, hanno affermato sarebbe accettabile farli rimanere in Iraq.

Turchia

Riprendono gradualmente i voli internazionali in partenza dalla Turchia. Ieri sono andati in Germania oltre che nel Regno Unito e Olanda. A partire dal 15 giugno riprenderanno verso i paesi non a rischio.

Un tribunale ha condannato un impiegato locale del consolato americano di Istanbul come membro di un’organizzazione terroristica a 8 anni e 9 mesi di prigione. Metin Topuz, traduttore e assistente della US Drug Enforcement Agency, è in prigione dal 2017 accusato di avere legami con la rete dell’imam Gulen, acerrimo nemico di Erdogan e ritenuto responsabile del fallito colpo di Stato del 2016. Secondo l’ambasciata americana non ci sono evidenti prove per condannare l’impiegato e si sono detti delusi.

Siria

Il presidente Bashar al Assad ha fatto fuori il suo primo ministro nel pieno di una guerra che dilania il paese e che continua a lottare contro la pandemia. Il primo ministro Imad Khamis, premier dal 2016, è stato rimosso ieri, ma non è stato detto perché. Al suo posto è stato nominato l’ingegnere Hussein Arnous, ministro dei lavori pubblici. Khamis è il sesto premier che ha prestato servizio sotto Assad che governa il paese dal 2000.

Libano

I manifestanti i hanno tentato di occupare la Banca centrale nella capitale giovedì dopo che la valuta del paese è scesa a un minimo storico rispetto al dollaro americano. A seguito della crisi economica della nazione, il dollaro è salito a 6.000 sterline libanesi da 4.000 negli ultimi due giorni, spingendo i manifestanti a scendere in piazza a Beirut e in molte altre città. Hanno bloccato le strade al traffico con contenitori per la spazzatura e pneumatici bruciati. Spingendosi verso banca centrale di Hamra Street, hanno dovuto ripiegare quando sono intervenute le forze di sicurezza. Le forze di sicurezza si sono scontrate con chi ha tentato di dare fuoco al palazzo del governo e danneggiato i negozi circostanti. La Croce Rossa libanese ha dichiarato su Twitter che 33 persone sono rimaste ferite nelle proteste nella città di Tripoli, otto sono state portate in ospedale.

Israele e Palestina

L’autorità palestinese non è in grado di pagare gli stipendi pubblici di maggio dopo essersi rifiutata di accettare i fondi fiscali raccolti da Israele, che rappresentano il 60 per cento del bilancio della leadership palestinese. “Non stiamo ricevendo i fondi di liquidazione e allo stesso tempo, il nostro reddito interno è stato ridotto del 50%, quindi non abbiamo i soldi per pagare gli stipendi di maggio”, ha detto il portavoce del ministero delle finanze Abd al-Rahman Byatneh. Il ministero sta facendo del suo meglio per ottenere denaro da altre fonti “ma finora non abbiamo nulla. Nel momento in cui avremo un aggiornamento o una modifica, lo annunceremo”, ha dichiarato Byatneh. Per più di due decenni, Israele ha detratto i fondi oltre la sua tassa di servizio del 3% (in conformità con il Protocollo sulle relazioni economiche del 1994 o il Protocollo di Parigi) dai fondi che raccoglie per conto dell’AP. Questi fondi includono tasse sulle importazioni nei territori palestinesi e imposte sul reddito per i palestinesi che lavorano in Israele.
Il governo israeliano ha dichiarato che ulteriori detrazioni – in alcuni casi più di $ 5 milioni al mese – servono a pagare le cure fornite ai palestinesi negli ospedali israeliani e altre bollette. Di fatto è stata sempre materia di ricatto contro i palestinesi che ora in vista della possibile annessione di parti della Cisgiordania ha deciso di tagliare i legami con Israele, dalla sicurezza alle finanze come in questo caso dove però non è stata trovata una soluzione di ripiego per le persone che hanno bisogno dello stipendio.

Egitto

Le forze di sicurezza egiziane hanno fatto irruzione nelle case di due zii di un noto attivista trasferitosi negli Stati Uniti che recentemente ha fatto causa per torture contro un ex primo ministro. Mohamed Soltan, che è stato arrestato nell’agosto 2013 e accusato di crimini tra cui la diffusione di informazioni false, ha presentato una causa contro l’ex primo ministro Hazem el-Beblawi. La denuncia sostiene che Beblawi ha cospirato per colpire Soltan a causa del suo ruolo di alto profilo nell’assistere i media internazionali in merito alle manifestazioni politiche in Egitto e di aver “diretto e monitorato la tortura illegale (di Soltan)”.
Soltan, rilasciato nel 2015 e ora lavora come difensore dei diritti umani in Virginia, è stato torturato fino a quasi morire per 22 mesi in cui è stato in prigione. Beblawi, primo ministro dal 2013 al 14 settembre, risiede negli Stati Uniti, dove siede nel consiglio del Fondo monetario internazionale (FMI). 20 agenti dell’agenzia egiziana per la sicurezza sono entrati e hanno saccheggiato le case degli zii di Soltan a Berket el Sabaa, tenendo sotto tiro loro e le loro famiglie. Hanno ottenuto le password e i codici di sicurezza per accedere ai loro dispositivi digitali e email e social. Secondo Human Rights Watch, spaventare i parenti dei dissidenti all’estero, è un tipico modello per fermare i dissidenti che hanno lasciato il paese.

Tunisia: E’ salito a quasi 50 il bilancio delle persone morte del naufragio di migranti al largo delle coste della Tunisia. La maggior parte provenienti dalla Costa d’Avorio e donne.

Zimbabwe

Tre donne di opposizione del Movement for Democratic Change Alliance, sono state rilasciate e tutte le accuse contro di loro sono cadute. Joana Momombe, Cecilia Chimbiri e Netsai Marova, erano state arrestate il 10 giugno scorso con l’accusa di aver mentito sul loro rapimento e tortura lo scorso maggio, in un estremo tentativo di silenziarle. Le tre donne erano state arrestate durante una manifestazione nella capitale Harare, dalla stazione della polizia erano state prese torturate e sessualmente aggredite. Abbandonate in periferia hanno trascorso tre settimane in ospedale a riprendersi dalle ferite. Il 27 maggio scorso erano state arrestate di nuovo per aver infranto le restrizione del coronavirus.

Kenya

Tre poliziotti sono stati arrestati per aver trascinato una donna dietro ad una motocicletta e averla frustata. Riprese video diventati virali li hanno inchiodati. Il video della polizia che picchia Mercy Cherono 21 anni, è emerso dopo diversi giorni di piccole proteste nella capitale keniota contro gli omicidi extragiudiziali della polizia in Kenya e contro la polizia americana per la morte di George Floyd

Slovacchia: Un ragazzo armato armato di coltello è entrato in una scuola a Vrutky. Ha ferito la direttrice, ucciso il vice, e ferito alcuni bambini. E’ stato poi ucciso dalla polizia.

Pakistan

L’assistente speciale del Primo Ministro per la salute Zafar Mirza ha dichiarato che il paese sta seguendo una ” strategia olistica ” nella sua lotta contro il coronavirus e che l’Organizzazione mondiale della sanità guarda la situazione del paese solo attraverso la “lente della salute”, si legge sull’Express Tribune. L’Oms qualche giorno fa aveva chiesto al Pakistan di attuare blocchi intermittenti per contrastare l’ondata di casi di coronavirus, visto che il paese aveva alleggerito alcune delle restrizioni imposte per contenere l’epidemia. La scorsa settimana, il primo ministro pakistano Imran Khan aveva annunciato che le restrizioni al blocco sarebbero state revocate. La decisione è arrivata mentre il tasso di infezione del Pakistan è aumentato e le morti per contagio sono in aumento in modo esponenziale. Mirza ha affermato che il Paese ha messo in atto un meccanismo di coordinamento e decisione molto solido. Ha detto che devono prendere decisioni politiche difficili per mantenere un equilibrio tra vite e mezzi di sussistenza.

La brutale morte di una cameriera di otto anni dovrebbe servire da sveglia ai poveri abitanti dei villaggi per smettere di mandare i loro figli in citta, ha detto Samina, 35 anni alla Reuters la madre di Zohra Shah parlando in vista della Giornata Mondiale contro il Lavoro minorile che si celebra oggi, la mamma ha detto che far lavorare sua figlia sarà sempre il suo rimpianto. Zohra Shah, dopo tre mesi che lavorava per una coppia a 600 km di distanza dal villaggio della famiglia, è approdata in un ospedale di Rawalpindi il 31 maggio scorso con gravi ferite, poco dopo è morta. I suoi datori di lavoro l’hanno picchiata perché aveva fatto uscire dalla gabbia i loro pappagalli, sono stati arrestati per omicidio ed è in corso un’indagine. Ma Shah è solo una tra milioni di bambini spinti a lavorare in un paese dove le famiglie povere scelgono di non mandare i figli a scuola. E’ illegale per i minori lavorare nelle fabbriche e nelle aziende in Pakistan, ma ci sono 12 milioni di minori che lavorano nel paese secondo la Società per la protezione dei diritti dell’infanzia (SPARC). Molti lavorano come personale domestico in case private rendendo più difficile il lavoro di controllo delle autorità. La morte della piccola ha suscitato indignazione in tutto il paese spingendo le autorità a proporre modifiche alla legislazione sul lavoro minorile e per garantire che i suoi assassini siano assicurati alla giustizia. Il cognato della madre aveva lavorato per la coppia e assicurato che la bambina sarebbe stata bene. “Mi avevano detto che avevano bisogno di una babysitter per il figlio di quattro mesi e in cambio mi aveva promesso di darle un’istruzione”, ha detto il cognato. Invece la polizia sul cellulare ha visto foto della bambina torturata e tenuta in gabbia. Hanno detto di aver pagato 300 dollari, ma il cognato ha giurato di non aver preso nulla. La mamma le parlava ogni tanto al telefono ma non aveva capito la situazione. Il padre Tahir Shah aveva perso il lavoro, tre mesi prima e i suoi figli di 10 e 11 anni si erano rifiutati di andare a lavorare in un frutteto. Pensavano che in città la loro bambina avrebbe avuto una vita migliore ora, vogliono solo giustizia.

Stati Uniti

Il presidente Trump ha autorizzato sanzioni economiche contro funzionari della Corte Penale Internazionale coinvolti nello sforzo per indagare o processare personale americano senza il consenso degli Stati Uniti. Autorizzate anche le restrizioni dei visti contro funzionari del tribunale e dei loro familiari. Il marzo scorso la Corte aveva aperto un’inchiesta per presunti crimini di guerra in Afghanistan col possibile coinvolgimento dei militari americani. Un funzionario dell’amministrazione Trump ha detto che le indagini del TPI sono di dubbia integrità e ha accusato la Russia di aver avuto un ruolo. E mentre il tribunale ha manifestato il suo rimpianto per la decisione di Trump, il premier Netanyahu si è detto soddisfatto che siano stati presi provvedimenti contro una corte politicizzata e ossessionata dalla caccia alle streghe contro Israele, gli Stati Uniti e altre democrazie che rispettano i diritti umani.

Thomas Lane, uno dei quattro poliziotti coinvolti nella morte di George Floyd, è stato rilasciato su cauzione con condizioni pagando 750 mila dollari. Lane insieme ad altri 2 dovranno rispondere di complicità e favoreggiamento di omicidio involontario di secondo grado e omicidio colposo di secondo grado. Chauvin, l’egente che ha ucciso Floyd per uscire deve pagare una cauzione di 1,25 milioni di dollari.

Trump ha minacciato di riprendersi un distretto di polizia a Seattle occupato dai manifestanti. La polizia si è ritirata, la manifestazione è pacifica. Il posto è stato chiamato Chaz, abbreviziano di Capitol Hill Autonomus Zone, ci sono centinaia di persone che manifestano, ascoltano discorsi partecipano ad eventi. “I terroristi interni hanno preso il controllo di Seattle”, ha twittato Trump ieri, insultando il governatore Jay Inslee che ha replicato che un uomo incapace di governare dovrebbe star fuori dagli affari di Washington. Il sindaco di Seattle ha risposto a Trump dicendogli “facci stare al sicuro, torna nel tuo bunker”. L’area intorno a East Precinct era diventato un campo di battaglia nelle ultime due settimane tra polizia e manifestanti, il governatore aveva inviato 200 militari della Guardia Nazionale e il sindaco aveva imposto il coprifuoco. Dopo scontri violenti durante il fine settimana, con la polizia che ha usato gas lacrimogeno per disperdere i manifestanti, lunedì il sindaco ha ordinato la rimozione delle barricate vicino al distretto di polizia che è stato occupato dai manifestanti che hanno preso tutta la zona circa sei isolati. Dalle violenze si è passato ad un’atmosfera da festival, con letture, poesia, musica e cinema, viene fornita acqua, snack, crema solare e gel disinfettante gratis. La polizia vorrebbe riaprire il distretto, ma non è chiaro per quanto tempo resterà la zona autonoma.

Cuba

Tutti i turisti che arriveranno sull’isola saranno sottoposti al test del coronavirus una volta che saranno riaperte le frontiere. Specialisti saranno mandati negli hotel per monitorare la situazione e in un primo tempo l’Havana resterà chiusa ai turisti. Cuba aprirà prima al turismo locale poi a quello internazionale, ma non sono state diffuse indicazioni sulle date.

El Salvador

Il programma dell’Organizzazione mondiale dell’alimentazione delle Nazioni Unite, ha stimato che più di 330 mila persone nelle aree urbane e rurali si avviano verso una grave insicurezza alimentare, mentre l’Unicef ha detto che servono 2,2 milioni di dollari per aiutare migliaia di famiglie colpite dalla tempesta tropicale Amanda, giunta nel paese il 31 maggio scorso. 8000 persone vivono nei rifugi in questo momento, e c’è bisogno di cibo, acqua potabili, prodotti per l’igiene e sostegno psicologico. 119 mila persone sono rimaste coinvolte dalla tempesta che peggiora la situazione già grave del coronavirus.

Nicaragua

Il licenziamento di alcuni dottori che lavorano negli ospedali pubblici preoccupa l’alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite. Almeno 10 dottori sono stati licenziati per come hanno trattato il coronavirus nel paese. “Prendiamo atto dei recenti licenziamenti” ha detto l’OHCHR sottolineando l’azione contro una mancanza di libertà di espressione nel paese. Le autorità del paese hanno minimizzato fin dall’inizio la portata della pandemia, motivo per il quale chi dissente rischia di essere licenziato.

Cina

Twitter ha rimosso più di 170 mila account che secondo il colosso dei social rappresentano campagne influencer legate alle proteste di Hong Kong, il Covid 19 e le proteste statunitensi per George Floyd.
I ricercatori dell’Australian Strategic Policy Institute hanno scoperto che mentre l’accesso a  Twitter era bloccato in Cina, la campagna era indirizzata a un pubblico di lingua cinese al di fuori del paese “con l’intenzione di influenzare le percezioni su questioni chiave, tra cui le proteste di Hong Kong, sul miliardario cinese Guo Wengui e, in misura minore, Covid-19 e Taiwan ”.
I ricercatori hanno analizzato 348.608 tweet tra gennaio 2018 e aprile 2020 e hanno scoperto che la maggior parte dei tweet sono stati pubblicati durante le ore di lavoro a Pechino tra lunedì e venerdì e abbandonati nei fine settimana. La stragrande maggioranza degli account (78,5%) non aveva follower e il 95% aveva meno di otto follower, ma gli account avevano un alto livello di coinvolgimento, sebbene non organico. Ciò ha indicato l’uso di reti di bot commerciali, secondo la ricerca. Un totale di 156 tweet da account senza follower ha ricevuto più di 50 Mi piace e 26 tweet da account senza follower hanno ricevuto più di 10 retweet.

 Zoom, il sistema per le video conferenze ha ammesso di aver tagliato gli account degli attivisti cinesi rispondendo ad una richiesta del paese. Dibattiti su piazza Tienanmen, la crisi ad Hong Kong, sono state annullate dopo le lamentele del governo cinese. Giovedì la piattaforma di videoconferenza era stata accusata di aver interrotto o chiuso gli account di tre attivisti che avevano tenuto eventi online relativi all’anniversario del massacro di Piazza Tiananmen o avevano discusso della crisi di Hong Kong. A nessuno è stata data una spiegazione da Zoom.

In seguito alle notizie riportate dai media, giovedì  più tardi Zoom ha affermato di essere stato contattato dal governo cinese a maggio e all’inizio di giugno per chiedere che non si permettesse di commemorare 4 eventi su zoom e pubblicizzati sui social.

Ti potrebbe interessare anche:

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]