17 settembre 2021 – Notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Settembre 17, 2021
La Danimarca dice no alle nuove relazioni amorose per gli ergastolani. Francia, effetto Brexit. L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea lascia i primi strascichi. E in Inghilterra è tempo di rimpasto e nuove nomine. Stati Uniti, l’avvio di Inspiration4 è stato un successo. Un rapporto rivela: i prigionieri di guerra armeni rimasti in Azerbaijan dopo la guerra lampo nel Nagorno-Karabakh nel 2020 vengono torturati e trattati in modo disumano. Afghanistan, il vicepremier del governo talebano ricompare in un’intervista in tv negando le notizie di un suo ferimento a seguito di una rissa con membri della rete Haqqani. Nel paese intanto esplode il mercato nero dei visti.
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Afghanistan
Barbara Schiavulli da Kabul
«Sto bene e in salute. Ero fuori da Kabul e non ho avuto accesso a internet per respingere le fake news». Così il vicepremier del governo talebano, Abdul Ghani Baradar, è ricomparso intervistato da una tv afghana, negando le notizie di un suo ferimento a seguito di una rissa all’interno dell’esecutivo con membri della rete Haqqani. Al Palazzo presidenziale di Kabul, intanto, si è tenuta la prima riunione di gabinetto del governo dei talebani in Afghanistan, dopo giorni di rinvii. Durante la riunione, presieduta dal primo ministro dell’Emirato islamico, il mullah Mohammad Hasan Akhund, è stata discussa la situazione della sicurezza politica ed economica del paese. Tra le altre decisioni prese dall’esecutivo ad interim c’è lo sblocco degli aiuti umanitari e la revoca delle restrizioni alle telecomunicazioni nel Panjshir, la provincia settentrionale dove si è concentrata la resistenza contro i talebani.
E intanto in Afghanistan esplode il mercato nero dei visti, dopo la cessazione delle operazioni di emissione in seguito alla conquista del territorio afghano da parte dei talebani. La vendita illegale di visti per viaggiare all’estero è fiorente più che mai nel paese, si legge su Tolo News. Secondo il direttore di un’agenzia di viaggi di Kabul, Shafi Samim, la gente compra un visto per il Pakistan a 350 dollari, per il Tagikistan a 400 dollari, per l’Uzbekistan a 1.350 dollari, mentre un visto per la Turchia può costare fino a 5.000 dollari. Il visto pakistano era disponibile a 15 dollari, per il Tagikistan o l’Uzbekistan a 60 dollari mentre per la Turchia a 120 dollari. In questo momento l’unico visto che ancora è possibile ottenere è quello per il Pakistan, dove però si rischia di dover pagare per passare al confine ulteriori 350/400 dollari.
Danimarca
Il governo danese ha presentato un disegno di legge che impone il divieto, per chi debba scontare il carcere a vita, di iniziare nuove relazioni amorose. L’obiettivo è frenare il fenomeno “groupies” di detenuti, persone che contattano gli ergastolani e allacciano con loro relazioni sentimentali. La stretta riguarda anche i possibili contatti virtuali tra le parti.
La decisione nasce dal caso Cammilla Kürstein, che ha confessato di essersi innamorata di Peter Madsen, l’assassino della giornalista svedese Kim Wall, uccisa brutalmente nel 2017, e di avere intrattenuto con lui una relazione a distanza durata due anni. La ragazza ha solo 17 anni.
Relazioni di questo tipo, «devono ovviamente essere interrotte», ha detto il ministro della Giustizia danese Nick Haekkerup. «Criminali condannati non dovrebbero utilizzare le nostre prigioni come centri per appuntamenti o piattaforme mediatiche per vantarsi delle proprie malefatte». Il disegno di legge, inoltre, vieterà agli ergastolani di pubblicare liberamente i propri reati sui social media o di discuterne in podcast.
Ora, si legge su BBC, sta all’Istituto danese per i diritti umani esaminare la validità delle misure proposte e assicurarsi che rispettino la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Se il disegno di legge dovesse passare in parlamento, la nuova legge potrebbe entrare in vigore all’inizio del prossimo anno.
Francia
In Francia, la catena di distribuzione britannica Marks & Spencer chiude i battenti di 11 supermercati, lasciando a casa i dipendenti e dimezzando di fatto la sua presenza in terra francese. La colpa sarebbe da attribuire alle lungaggini doganali, secondo quanto hanno dichiarato i vertici dell’azienda. Operazioni troppo complesse e lunghe hanno finito per limitare le forniture di prodotti freschi e conservati provenienti dal Regno Unito. Le procedure alle dogane francesi «continuano ad avere un impatto sulla disponibilità di tali prodotti per i nostri consumatori in Francia e sullo svolgimento del nostro business nel paese», spiega l’azienda in una nota riportata dall’agenzia Ansa.
Regno Unito
E intanto proprio nel Regno Unito tengono banco, oltre alle questioni economiche, quelle politiche. Il primo ministro Boris Johnson ha messo mano alla compagine di Governo, distribuendo varie deleghe e dicasteri, rinnovando viceministri e sottosegretari. Un vero e proprio rimpasto tra licenziamenti e nuove nomine.
In particolare, Oliver Dowden è stato spostato dal vertice del ministero della Cultura al ruolo di co-presidente del Partito Conservatore e di ministro senza portafogli. Sarebbero sue le indiscrezioni su un possibile voto anticipato «tra 20 mesi», suggerendo ai colleghi di partito di “prepararsi”. I sudditi di Sua Maestà potrebbero, quindi, essere chiamati al voto già a metà 2023, con largo anticipo sulla scadenza dell’attuale legislatura fissata a fine 2024.
È la seconda volta dall’inizio del suo mandato – nel luglio del 2019 – che Johnson rimescola le carte; il primo grande rimpasto era avvenuto a febbraio 2020. L’obiettivo della nuova squadra di Governo è, secondo lo stesso primo ministro, la ricostruzione e la ripresa del paese dopo la pandemia.
Stati Uniti
L’avvio di Inspiration4 è stato un successo. La missione spaziale di SpaceX, l’azienda di Elon Musk, ha preso il via il 16 settembre con il decollo dalla base statunitense di Cape Canaveral, in Florida, del razzo Falcon 9.
A bordo un equipaggio composto, per la prima volta, esclusivamente da civili, senza alcun astronauta professionista: due donne e due uomini, che resteranno in orbita attorno alla Terra per circa 3 giorni. Svolgeranno esperimenti e rientreranno a terra come da programma, senza dover intervenire in alcun modo con i comandi della navetta, pur essendo stati addestrati a farlo in caso di emergenza.
Armenia e Azerbaijan
L’ultimo rapporto dell’Ufficio del difensore civico dell’Armenia afferma che i prigionieri di guerra armeni rimasti in Azerbaijan dopo la guerra lampo nel Nagorno-Karabakh nel 2020, vengono torturati e trattati in modo disumano: lo scrive il media locale JamNews. L’ufficio del difensore civico avrebbe presentato anche fatti e testimonianze a sostegno di questa affermazione. Secondo questo report anche i civili sono stati sottoposti a trattamenti disumani. Sempre JamNews scrive che uno di loro è stato picchiato a morte e, dopo il decesso, il corpo è rimasto nella cella della prigione per diversi giorni.
Il rapporto sarà sottoposto alle organizzazioni e ai tribunali internazionali: il difensore civico armeno sostiene che ci sono anche persone identificate che devono essere consegnate alla giustizia.
Ricordiamo che a giugno 2021 l’Azerbaijan ha rilasciato 15 prigionieri di guerra armeni, in cambio di mappe con le posizione di quasi 100.000 mine disseminate su una parte del territorio conteso del Nagorno-Karabakh. Ci sono stati ulteriori scambi, non però così numerosi, anche di recente.
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