19 luglio 2022 – Notiziario in genere

Scritto da in data Luglio 19, 2022

Stati Uniti: ad Austin (Texas) la Commission for Women ha deliberato alcune raccomandazioni per limitare gli effetti delle leggi antiabortiste. Messico: nello stato del Guanajato aumentano le molestie via web. Afghanistan: i talebani chiedono alle donne impiegate di mandare a lavorare al posto loro familiari maschi. Gender Gap: l’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha pubblicato un’analisi sulle differenze salariali nei lavori sanitari e di cura che evidenziano forti ineguaglianze a livello globale.

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Stati Uniti

La Commission for Women di Austin, nello stato antiabortista del Texas, ha deliberato alcune raccomandazioni a supporto del GRACE Act, legge del consiglio cittadino volta a impedire l’uso di fondi pubblici per investigazioni e raccolta dati su eventuali interruzioni di gravidanza praticate dalle donne all’interno dello stato. Le ulteriori misure riguardano il linguaggio, poco inclusivo nei confronti delle persone non binarie non citate nella legge, nonché una menzione specifica per le persone minorenni o comunque vittime di abusi e violenze sessuali. Altra possibile aggiunta verrà fatta riguardo lo stanziamento di fondi per uscire dallo stato del Texas proprio per interruzioni volontarie di gravidanza. Per ora, comunque, al di fuori dei casi di coercizione, il Grace Act prevede che i fondi pubblici di Austin non possano essere utilizzati per raccogliere o catalogare casi di aborto spontaneo o indotto, o altri atti relativi alla salute riproduttiva, nonché darne notizia alle autorità governative — comprese quelle riguardanti eventuale personale sanitario coinvolto — e sorvegliare o raccogliere informazioni su questi temi.

 

Messico

 

Nel Guanajato il 2021 ha visto un aumento delle molestie sessuali online e, secondo testimonianze, ne ha sofferto ben un quarto delle donne sopra i dodici anni che usano internet nello stato messicano. La molestia in rete non è però prerogativa delle sole donne, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica e Geografia, infatti, ne avrebbe sofferto anche il 18% circa degli uomini sopra i dodici anni. La maggior parte delle molestie, circa il 49%, è avvenuta tramite Facebook. In gran parte dei casi, le molestie sono arrivate da persone conosciute, amici o parenti, anche se una buona fetta degli abusanti non è stata poi riconosciuta, grazie all’uso di identità false. Altro dato allarmante è quello che riguarda i minori, infatti quasi un terzo delle bambine e ragazze fino ai diciannove anni è risultata vittima di abusi.

 

Afghanistan

Secondo quanto riportato da The Guardian, i talebani avrebbero chiesto alle donne impiegate al ministero delle Finanze di mandare al loro posto familiari maschi, motivando la richiesta con una aumentata difficoltà delle mansioni. Il salario delle lavoratrici, inoltre, è stato molto abbassato in seguito a demansionamenti, in funzione disincentivante. Tali misure, diffuse anche in altri impieghi, secondo la direttrice esecutiva di UN Women, Sima Bahous, è diretta causa della caduta del 5% del prodotto interno lordo afghano. In alcuni casi le donne sono state invece licenziate, anche adducendo scuse relative all’abbigliamento. L’intero paese, in conseguenza delle misure introdotte, versa ora in una situazione di povertà estrema, ampiamente documentata dalle agenzie non governative.

 

Gender Gap

Un report dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sui lavori relativi alla salute e alla cura, così importanti durante la pandemia da Covid-19, ha sottolineato le perduranti disuguaglianze nei salari tra uomini e donne, in un settore peraltro a larga maggioranza femminile. Il rapporto sottolinea come le donne lavorino nelle mansioni meno qualificate in percentuale altissima, ma soffrano di retribuzioni di circa il 24% minori rispetto agli uomini — percentuale ben più alta rispetto ad altri settori. Nelle posizioni apicali, al contrario, sono sopra-rappresentati gli uomini. Il rapporto si presenta come uno strumento per superare questa situazione.

 

Foto di copertina: Pete Alexopoulos – da Unsplash

 

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