20 settembre 2022 – Notiziario in genere
Scritto da Alice Corte in data Settembre 20, 2022
- Spagna: diciannove femminicidi nel primo semestre del 2022.
- Texas: vittoria legale per le persone trans e le loro famiglie.
- Benin: un film racconta la resistenza femminile contro la colonizzazione francese.
- Pakistan: la nazionale di calcio vince contro le Maldive, ma a far notizia è l’abbigliamento, giudicato troppo succinto.
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Spagna
Secondo l’USO (Union Sindacal Obrera), nel primo semestre 2022 sono stati diciannove i femminicidi avvenuti in Spagna. Inoltre, tre minori sono rimasti orfani in seguito alle uccisioni. In tutti i casi l’aggressore conosceva la vittima e nel 58% dei casi era un membro della famiglia. In Spagna, la violenza di genere viene ora analizzata in maniera più complessa rispetto a quanto si facesse in passato, e i femminicidi sono divisi in base a chi agisce violenza: se partner o ex partner della donna, se un parente, se si include la violenza sessuale, se si uccide una donna per arrecare danno a un’altra e, infine, se la violenza avviene da parte di una persona sconosciuta. Ovviamente non vengono considerate tutte le uccisioni di donne da parte di uomini (per esempio, se ciò accade durante una rapina). Quasi il 60% delle donne uccise aveva più di sessanta anni, con probabili esperienze di violenza durate tutta la vita, e una analoga percentuale non ha visto precedere al femminicidio una denuncia. Un dato che potrebbe essere confortante, oppure denotare un maggior numero di violenze, è quello che riguarda gli accessi al numero verde contro la violenza, che sono molto aumentati quest’anno. Infine, il governo ha deciso di implementare la lotta contro la violenza di genere estendendola non solo a quella più tradizionale “fisica”, ma andando, per esempio, a indagare il linguaggio delle leggi per renderle meno sessiste.
Texas
Le famiglie con minori transessuali potranno smettere di vivere nella paura di esserne separate. Una lunga battaglia legale è infatti giunta al termine accordando la possibilità a persone minorenni transgender di poter essere seguite da specialisti che, per esempio, possono prescrivere loro ormoni prima che si sviluppino caratteri sessuali poco graditi. Il governatore del Texas, Greg Abbott, aveva cercato di separare le persone trans minori dalle proprie famiglie che ne accompagnassero il percorso, ma una sentenza di venerdì ha proibito le indagini su questi nuclei (in particolare quelli legati a una associazione LGBTQ+, la PFLAG), che erano iniziate a febbraio scorso. Le indagini, peraltro, erano state particolarmente violente, coinvolgendo per esempio un ragazzo trans di tredici anni che era stato interrogato fuori dalla sua classe, mentre un’altra persona trans aveva tentato il suicidio per lo stress vissuto in questo periodo. Molte famiglie avevano lasciato il Texas per evitare le indagini. Il respiro di sollievo che possono tirare le persone coinvolte non è però definitivo: il governo texano ricorrerà in appello contro la decisione e la sentenza non è definitiva.
Benin
The Woman King racconta la vera storia delle cosiddette “Amazzoni di Dahomey”, donne che, guidate dalla generale Nanisca, combatterono contro la colonizzazione francese in quello che oggi è il Benin (all’epoca, appunto, il regno di Dahomey). Il film è stato criticato perché glorificherebbe la schiavitù, tanto da generare una campagna di boicottaggio sui social; d’altra parte è stato accolto favorevolmente sia per il ruolo preminente delle attrici nere, sia per gli effetti che potrebbe avere sulla spinta a maggiori diritti delle donne in Benin.
Pakistan
Con un punteggio di 7 a 0 contro le Maldive, la nazionale di calcio femminile del Pakistan ha ottenuto la sua miglior vittoria di sempre al torneo del Sud Est Asiatico. La squadra pakistana non giocava in un torneo internazionale da otto anni, quindi la vittoria è ancora più importante; tuttavia, alla conferenza stampa indetta dopo la partita, è stato chiesto come mai le giocatrici indossassero pantaloncini e non leggins. Il giornalista Rafiq Khan, autore della domanda, è stato da un lato fortemente criticato sui media e da altri giornalisti, dall’altro sostenuto per aver posto una domanda pertinente in un paese islamico. Durante la conferenza stampa, l’allenatore della squadra ha risposto che è necessario essere «progressisti negli sport, anche in paese a maggioranza musulmana», cercando di essere il più possibile diplomatico.
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— Muqadas Farooq Awan (@muqadasawann) September 16, 2022