21 gennaio 2020 – Notiziario

Scritto da in data Gennaio 21, 2020

  • Cina: il nuovo virus conferma la peggiore delle ipotesi, è trasmissibile da uomo a uomo, timori in vista del Capodanno cinese
  • Yemen: attacco Houti, 111 soldati uccisi, immediata la risposta dell’esercito yemenita.
  • Iraq: Sei manifestanti uccisi, decine di feriti (in copertina)
  • L’Ucraina chiede all’Iran le scatole nere dell’aereo abbattuto.
  • Stati Uniti: testimonieranno per la prima volta i due psicologi che hanno progettato il programma di tortura della Cia.
  • Afghanistan: la nazione più letale per i giornalisti.
  • India: una catena umana da 50 milioni di persone
  • WWF: un miliardo di animali sono morti durante gli incendi in Australia.
    Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, oggi a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Yemen

Almeno 111 soldati yemeniti sono stati uccisi e dozzine di altri feriti sabato nella provincia di Maarib, nello Yemen centrale, quando i ribelli sciiti Houthi hanno lanciato un missile contro un sito di addestramento militare. Alcune stime indicano che sono stati feriti un centinaio di militari , e funzionari affermano che si aspettano che il bilancio delle vittime, che è già quasi triplicato dalle dichiarazioni iniziali, continuerà a salire. Intanto l’esercito yemenita avrebbe distrutto un battaglione Houthi e ucciso diversi leader, hanno annunciato stamattina le forze armate yemenita, parlando dei fronte di Nahm a est della capitale Sanaa, facendo notare che decine di Houthi sono stati uccisi e feriti. Secondo una fonte militare, l’esercito ha ucciso il leader del battaglione Jaber al-Muayyad e il leader Houthi Yahya Mohammed Naser Fadeel, che a quanto si dice era ufficiale di reclutamento per il Fronte Nahm, insieme a dozzine di membri della milizia Houthi.

Iran

Parlando all’agenzia di stampa ufficiale il ministro degli Esteri Javad Zarif ha messo in guardia le tre nazioni dell’Unione Europe che sono partner dell’accordo P5 + 1 contro il proseguimento del “loro comportamento improprio” relativo al programma nucleare civile dell’Iran. EU3, Gran Bretagna, Francia e Germania, hanno attivato il “meccanismo di disputa” all’interno dell’accordo la scorsa settimana. Alla fine è stato rivelato che gli Stati Uniti li avevano costretti a farlo, minacciando di imporre tariffe alle auto europee se avessero rifiutato. Zarif li ha avvertiti di non andare oltre, in particolare, di non inviare il file sul programma al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dicendo che l’Iran avrebbe risposto ritirandosi dal Trattato di non proliferazione nucleare (TNP).

Zarif ha anche detto che non parteciperà al summit economico di Davos, perché gli organizzatori hanno “cambiato all’improvviso la sua agenda”.
Intanto l’Ucraina ieri ha chiesto che l’Iran restituisca le scatole nere dell’aereo passeggeri abbattuto dai militari provocando la morte di 176 persone a bordo. Il ministro degli Esteri Vadym Prystaiko ha dichiarato che la restituzione delle scatole dimostrerebbe che l’Iran è impegnato in un’indagine imparziale sulla tragedia dell’8 gennaio.

Iraq

Secondo il parlamentare Badr al Ziyadi, membro del comitato parlamentare per la sicurezza e la difesa, il governo starebbe pianificando di inviare delegazioni in Russia, Cina e Ucraina per discutere dell’acquisto di moderni sistemi missilistici di difesa aerea per proteggere il suo territorio da ogni possibile atto di aggressione.

 Intanto a Baghdad tre manifestanti sono stati uccisi, due di loro da colpi di arma da fuoco, uno di loro era un giornalista. 14 agenti della sicurezza sono rimasti feriti durante le proteste, almeno 60 i manifestanti feriti. Un altro manifestante è stato ucciso a Bassora e altri due a Baquba. E ancora un altro a Karbala quando le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco contro i manifestanti per disperderli. Una decina sono rimasti feriti. A Nassiriya uomini armati sconosciuti hanno ferito altri sei manifestanti. Ieri sera due razzi sono stati lanciati contro la Zona Verde.

Libano

Dopo tre mesi, la protesta diventa violenta. L’ex premier Saad al-Hariri, che si è dimesso alla fine di ottobre nel mezzo di una crescente ondata di sentimenti antigovernativi, ha rotto il suo silenzio e ha chiesto la rapida formazione di un nuovo governo per affrontare le terribili condizioni economiche del paese ed evitare di aumentare la rabbia. Le proteste sono iniziate il 17 ottobre quando sono state imposte  nuove tasse per contribuire a coprire debito del paese. Le manifestazioni sono state relativamente pacifiche e persino festive, ma hanno preso una svolta violenta questo fine settimana, con quasi 400 feriti solo la domenica sera. I manifestanti hanno rotto le finestre e bruciato le barricate e lanciato pietre e fuochi d’artificio contro soldati e polizia. Le forze di sicurezza a loro volta hanno usato la forza per fermali.

Egitto

Ad aprile saranno tre anni di Stato di Emergenza con il governo che ha annunciato che lo prolungherà di altri tre mesi a partire da lunedì della prossima settimana. Il paese nordafricano è in Stato di Emergenza dall’aprile 2017 quando vennero attaccate due chiese copte da parte di un gruppo affiliato allo Stato Islamico e dove morirono 40 persone. L’estensione arriva nove anni dopo la rivolta del gennaio 2011 che ha rovesciato l’ex presidente Hosni Mubarak che aveva governato per decenni con lo Stato di Emergenza.

Libia

“Siamo solo cautamente ottimisti”, ha twittato al Jazeera citando il premier El Sarraj che parlava del generale Haftar e dell’incontro di Berlino, per Serraj la controparte non rispetta gli impegni e non abbiamo un vero partner per avanzare in un processo di pace in Libia. Serraj che ha detto di voler rispettare le conclusioni della conferenza di Berlino e il cessate al fuoco, ha aggiunto che non parteciperà ad altri colloqui con il generale. I due hanno seguito i lavori da sale diverse e non hanno partecipato alla tavola rotonda. Per Mosca il fine settimana berlinese è stato un importante passo avanti, mentre il presidente turco ha precisato che visto che sono coinvolte le nazioni unite, non è corretto che l’unione europea intervenga come coordinatore del processo. La Turchia ha precisato Erdogan non ha mandato truppe, solo addestratori e consiglieri militari finora

Sul fronte la situazione resta instabile, si sono registrati combattimenti a sud di tripoli, in violazione della tregua, non lontano dal cimitero di al Hadba, cita un canale legato ad Al Arabiya.

Ricchezza

I 22 uomini più ricchi del mondo hanno più ricchezza di tutte le donne dell’Africa messe insieme, secondo un rapporto di Oxfam volto ad evidenziare la disuguaglianza globale e le economie sessiste. Il rapporto annuale sulla disuguaglianza di Oxfam, chiamato Time to Care , è stato pubblicato in coincidenza con l’inizio del World Economic Forum (WEF) a Davos, in Svizzera e delinea una serie di fatti che richiamano l’attenzione sul crescente divario tra le persone più ricche e più povere del mondo

Kosovo e Serbia

Kosovo e Serbia hanno accettato di riprende i voli diretti commerciali dopo due decenni di intervallo firmando un accordo mediato dagli Stati Uniti in un tentativo di spingere i due ex nemici a normalizzare le relazioni. I voli diretti furono interrotti nel 1998 quando scoppiò la guerra in Kosovo tra ribelli etnici albanesi e forze di sicurezza serbe. La Serbia ha perso il controllo del Kosovo dopo i bombardamenti della NATO nel 1999 per scacciare le forze serbe, ponendo fine a una contro-insurrezione in cui furono uccise più di 13.000 persone, principalmente albanesi del Kosovo. L’accordo di lunedì è stato firmato all’ambasciata americana a Berlino

Russia

Il presidente Putin ha presentato al parlamento, la Duma, il progetto di legge che modifica la Costituzione.

Afghanistan

Quattro anni fa, sette dipendenti del MOBY Group, una delle più grandi compagnie mediatiche dell’Afghanistan, sono stati uccisi in un attentato dei talebani a Kabul. Ma dal 2016 l’Afghanistan rimane il paese più letale per giornalisti e operatori dei media, secondo coloro che lavorano nel settore. I dati delle organizzazioni di sicurezza dei giornalisti mostrano che 56 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi in diversi incidenti dal 2016.

India

50 milioni di persone, la metà dei residenti dello stato di Bihar, si sono presi per mano formando una catena umana lunga 18 km per creare consapevolezza ambientale e sradicare i pregiudizi sociali. A controllare 7 elicotteri e centinaia di droni.

Filippine

Vietato tornare a casa: è trascorsa una settimana da quando il vulcano Taal ha cominciato ad eruttare e 110 mila persone sono state costrette ad avacuare a 14 km di distanza dalla montagna. Si teme un’esplosione più grande, anche se ora sembra che il vulcano si sia calmato.

Cina

La Cina ha annunciato una quarta vittima, un 89 enne e circa 200 nuovi casi del virus simile alla SARS. Preoccupazione in vista del capodanno cinese venerdì che farà spostare milioni di persone e aumentare il rischio di contagio. Il focolaio è partito a Wuhan, nella Cina centrale, ma è stato intercettato anche in Giappone, Filippine e Corea del Sud. Il capo di un gruppo di esperti del governo cinese ha affermato che la trasmissione da uomo a uomo è stata confermata nel nuovo coronavirus, la peggiore delle ipotesi possibili. La notizia arriva mentre l’organizzazione mondiale della sanità pianifica un comitato di emergenza di esperti per valutare se l’epidemia costituisce un’emergenza internazionale. Il leader del team, si legge sulla Reuters, Zhong Nanshan, esperto respiratorio ha detto che due persone nel sud hanno preso la malattia da membri della famiglia. Numerose nazioni stanno adottando misure di screening per i viaggiatori che arrivano dalla Cina, in particolare quelli della città centrale di Wuhan. L’Australia per esempio, riceve un numero significativo di viaggiatori dalla Cina, tra cui tre voli diretti a settimana da Wuhan a Sydney, Anche il Giappone, la Corea del Sud, Hong Kong e altri paesi e regioni con estesi collegamenti di viaggio con la Cina stanno adottando misure di screening più rigorose. Almeno tre aeroporti statunitensi hanno iniziato a controllare i passeggeri delle compagnie aeree in arrivo dalla Cina centrale.

Australia

Scene apocalittiche continuano ad emergere dall’Australia, dove gli incendi boschivi stanno devastando il paese. In questa stagione sono iniziati prima e si sono diffusi più che mai: oltre 10 milioni di ettari di terra sono stati bruciati; un’area delle dimensioni della Scozia. Decine di persone sono morte, migliaia di case sono state distrutte e oltre un miliardo di animali sono morti. Eppure i fuochi sono tutt’altro che finiti – continueranno a imperversare fino a marzo, ha spiegato Stuart Blanch del Wwf

Stati Uniti

Migliaia di attivisti per i diritti delle armi si sono radunati al Virginia Capitol lunedì sotto una forte presenza di polizia, protestando contro i piani della leadership democratica dello Stato che vuole approvare la legge sul controllo delle armi. Le dimensioni della manifestazione e la prevista partecipazione di suprematisti bianchi e gruppi di milizie marginali avevano sollevato timori che si potesse assistere a una ripetizione della violenza esplosa nel 2017 a Charlottesville. Ma la manifestazione si è conclusa senza problemi intorno a mezzogiorno.

Testimonieranno i due psicologi che hanno creato il Programma di tortura della Cia, tecniche che includono il water boarding. La speranza è che il processo faccia luce sull’ampiezza del programma. James Mitchell e Bruce Jessen risponderanno alle domande in un’audizione pre-processuale sugli attacchi dell’11 settembre davanti a un tribunale militare nella baia di Guantánamo. Gli avvocati degli imputati, che sono tra i 40 detenuti nel campo di prigionia sull’isola di Cuba, affermano che sarà un’occasione unica per tenere conto dei responsabili dell’approvazione e dello svolgimento dell’uso della tortura e dimostrare che entrambi, La CIA e l’FBI furono complici delle torture, con implicazioni significative per qualsiasi processo futuro di sospetti pianificatori dell’11 settembre.
Mitchell e Jessen erano ex psicologi dell’Aeronautica incaricati dalla CIA nel 2002 di stabilire un programma di tecniche di interrogatorio severo. Sono stati pagati $ 1.800 al giorno e nel 2005 hanno costituito una società privata, che ha condotto la maggior parte degli interrogatori e ha fornito la maggior parte del personale di sicurezza nei “siti neri”, strutture segrete di detenzione. La società è stata pagata $ 81 milioni per i suoi servizi prima che il suo contratto fosse risolto nel 2009.

Puerto Rico

Centinaia di manifestanti hanno chiesto al governatore Wanda Vazquez di dimettersi dopo che i negozi di generi di prima necessità sono stati trovati inutilizzati in un magazzino chiuso durante il fine settimana mentre l’isola si riprende da un potente terremoto. Si sono radunate fuori da La Fortaleza, la residenza del governatore di Porto Rico, bussando alle padelle, denunciando Vazquez e tenendo segni con messaggi tra cui “Governo, Assente, Criminale, Negligente”.

Panama

Gli operatori forensi hanno preso ieri le misure preliminari per esumare le vittime dell’invasione americana del 1989. Un atto che riaccende le speranze dei panamensi che hanno avuto parenti morti o scomparsi e hanno vissuto senza risposte sul loro destino per 30 anni. Le autorità hanno approvato il recupero di 19 corpi sepolti in un cimitero di Panama City dopo che una commissione verità, istituita tre anni fa, ha documentato circa 20 sparizioni durante l’azione militare statunitense per rovesciare Manuel Noriega. Il procuratore Maribel Caballero ha detto ai giornalisti che i resti saranno confrontati con un database di Dna di parenti in 14 casi.

Honduras e Venezuela

Il governo ha formalmente dichiarato il groppo libanese filo iraniano degli Hezbollah un’organizzazione terroristica. Il gruppo sciita è considerato terrorista anche dagli Stati Uniti e il Regno Unito. Nel frattempo, il presidente del parlamento venezuelano Guaidò si è unito a diversi leader di diversi stati latino americani e agli Stati Uniti, nel condannare il presidente Maduro come un promotore del terrorismo. Guaidò era in visita in Colombia per una conferenza di controterrorismo.

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