27 settembre 2021 – Notiziario

Scritto da in data Settembre 27, 2021

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  • Afghanistan: #donottouchmyclothes, la campagna contro il burqa.
  • Svizzera, sì al matrimonio gay.
  • Rwanda: muore in carcere il re del genocidio.
  • La Cina libera due canadesi dopo il rilascio della dirigente Huawei.
  • Vicino ma non abbastanza: l’Islanda non ottiene la maggioranza femminile al parlamento.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli in collegamento da Kabul, Afghanistan. 

Afghanistan

Cultura afghana

Non tuniche e veli neri che coprono dalla testa ai piedi, ma vestiti colorati e ricamati in modo vivace creativo: è l’immagine delle donne afgane alternativa a quella imposta dai talebani promossa in queste ore dalla campagna social #DoNotTouchMyClothes (Non toccate i miei vestiti). In tante hanno condiviso foto dei propri abiti, evocando la ricca tradizione sartoriale del loro Paese, tra colori accesi, perle e disegni, mostrati al mondo anche attraverso l’hashtag #AfghanistanCulture. A lanciare la campagna è stata la storica afgano-americana Bahar Jalali, trasferitasi negli Stati Uniti da bambina, prima dell’ascesa al potere dei sedicenti studenti coranici nella seconda metà degli anni Novanta.

Gli Stati Uniti non chiederanno il permesso

Gli Stati Uniti non chiederanno il permesso ai talebani se decideranno di bombardare l’Afghanistan in futuro, ha detto il Pentagono . Dopo il ritiro, gli Stati Uniti hanno sostenuto di avere le “capacità” per effettuare attacchi aerei in Afghanistan. E anche se i talebani stanno guidando il nuovo governo afghano, il Pentagono non ha intenzione di coordinarsi con loro su potenziali attacchi aerei. “Conserviamo tutte le autorità necessarie per eseguire operazioni antiterrorismo oltre l’orizzonte e rimaniamo fiduciosi che queste capacità possano andare avanti”, ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby a Military Times. Gli Stati Uniti hanno accennato a ulteriori interventi e attacchi aerei in Afghanistan con il pretesto di combattere l’ISIS-K. I talebani hanno accettato in passato il supporto aereo degli Stati Uniti contro l’ISIS-K , ma da quando il ritiro è stato completato, i talebani hanno affermato di non aver bisogno di aiuti stranieri per combattere il gruppo terroristico.
L’ultimo attacco aereo statunitense in Afghanistan è avvenuto il 29 agosto a Kabul, uccidendo 10 civili, tra cui sette minori. Il Pentagono inizialmente ha affermato che l’attacco aveva come obiettivo l’ISIS-K, ma è stato costretto ad ammettere che sono rimasti uccisi nell’attentato solo civili.

Nuova indagine sull’attacco dei droni

Su questo l’ispettore generale del Dipartimento della Difesa americano ha avviato una nuova indagine sull’attacco dei droni statunitensi. La revisione, che è separata da quella in corso dall’Air Force ordinata la scorsa settimana dal segretario alla Difesa Lloyd Austin, determinerà se il bombardamento “è stato condotto in conformità con le politiche e le procedure del DoD (Department of Defense)”. “In particolare, esamineremo il processo di targeting pre-attacco, la valutazione dei danni e il processo di revisione e segnalazione delle vittime civili e la segnalazione di informazioni post-bombardamento”.

Voli dal Pakistan

Il Pakistan ha autorizzato la Kam Air, compagnia aerea afghana, a operare da Islamabad a Kabul con tre voli a settimana, diventando la prima compagnia a operare voli fuori dall’Afghanistan dopo l’arrivo dei talebani.

Violazione dei diritti umani

I talebani nella città occidentale di Herat, in Afghanistan, stanno commettendo gravi e diffuse violazioni dei diritti umani contro donne e ragazze, hanno affermato Human Rights Watch e l’Istituto per i diritti umani della San Jose State University (SJSU). Da quando hanno preso il controllo della città il 12 agosto, i talebani hanno instillato la paura tra donne e ragazze cercando donne di alto profilo; negando alle donne la libertà di movimento fuori dalle loro case; imponendo codici di abbigliamento obbligatori; limitando gravemente l’accesso all’occupazione e all’istruzione; e limitando il diritto di riunione pacifica.

Iran

“Il direttore generale AIEA (International Atomic Energy Agency) Rafael Grossi ha sottolineato che la decisione dell’Iran di non consentire l’accesso dell’agenzia al laboratorio di produzione di componenti per centrifughe TESA Karaj è contraria ai termini concordati della dichiarazione congiunta emessa il 12 settembre”, ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. L’inviato iraniano presso l’AIEA ha dichiarato oggi che il rapporto del direttore generale non è accurato e va oltre i termini concordati della dichiarazione congiunta.

Israele e Palestina

Almeno 5 palestinesi sono rimasti uccisi ieri mattina e due sono stati feriti in una serie di scontri a fuoco con forze di sicurezza israeliane nel corso di arresti di una cellula di Hamas in varie parti della Cisgiordania, hanno detto i militari israeliani citando una minaccia imminente. Gli scontri a fuoco sono avvenuti a Burqin, Jenin, Qabatiya, Kafr Dan e a Kafr Bidu, vicino Ramallah.

Nel discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto che Israele si ritiri entro i confini del 1967 entro un anno, altrimenti subirà ripercussioni. Mentre Abbas aveva inizialmente annunciato che si sarebbe recato a New York per l’incontro diplomatico, in seguito ha scelto di rimanere a Ramallah, citando preoccupazioni di viaggio dovute alla pandemia di coronavirus. L’AP è disposta a lavorare con Israele sui confini e su altre questioni necessarie per risolvere qualsiasi accordo di pace israelo-palestinese, ha affermato Abbas. Se Israele non accetterà Abbas, ha detto che l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina ritirerà  il suo riconoscimento di Israele entro i confini del 1967. L’OLP riconobbe quei confini come parte del processo di pace di Oslo negli anni ’90.

Tunisia

Una seconda manifestazione di protesta contro le ulteriori misure eccezionali disposte dal presidente tunisino Kais Saied il 22 settembre scorso si è svolta ieri a Tunisi, davanti al Teatro Municipale. Ad organizzarla un gruppo autodefinitosi “cittadini contro il colpo di Stato” che già sabato scorso aveva radunato nello stesso luogo mezzo migliaio di persone.

Rwanda

Il colonnello dell’esercito ruandese Théoneste Bagosora, 80 anni, che si guadagnò il nome di ‘re del genocidio’, è morto ad 80 anni in in un ospedale di Bamako, dove era ricoverato per problemi cardiaci. Lo ha annunciato il figlio Achille alla BBC. Figura di spicco del ministero della difesa del Ruanda al momento del genocidio, Bagasora stava scontando in una prigione del Mali la sua pena per i massacri compiuti nel 1994 quando 800.000 persone – per lo più di etnia tutsi – sono state uccise in 100 giorni. Nel 2008, il Tribunale penale internazionale per il Ruanda dichiarò Bagasora colpevole di crimini contro l’umanità e di aver orchestrato l’omicidio di diverse figure politiche, tra cui il primo ministro Agathe Uwilingiyimana, condannandolo all’ergastolo. Successivamente la pena fu ridotta a 35 anni.

San Marino

San Marino, microstato prevalentemente cattolico circondato dal territorio italiano, ha votato per legalizzare l’aborto, rendendo obsoleta una legge più che secolare che puniva le donne con la reclusione qualora si venissero sottoposte alla procedura.
Circa il 77,3 per cento degli aventi diritto al voto al referendum ha risposto “sì” alla domanda se alle donne debba essere consentito di “interrompere volontariamente la gravidanza fino alla dodicesima settimana di gestazione” e successivamente se la salute di una donna è compromessa dalla gravidanza, o se il feto “anomalie e malformazioni” pongono “un grave rischio per la salute fisica o psichica della donna. 

Svizzera

Gli svizzeri hanno approvato il referendum ‘Matrimonio civile per tutti’ che apre il matrimonio alle coppie omosessuali con il 64% dei voti favorevoli, secondo le prime proiezioni diffuse dall’Istitut gfs.bern. I Risultati definitivi sono a già a disposizione per il canton Glarona, dove il testo è stato approvato con il 61,12% dei voti, e Nidvaldo, dove il sì ha raggiunto il 61,57%.

Islanda

L’Islanda ha celebrato per breve tempo l’elezione di un parlamento a maggioranza femminile domenica, prima che un riconteggio producesse un risultato appena al di sotto di quel punto di riferimento per la parità di genere nel paese. Il conteggio iniziale dei voti ha visto le candidate donne vincere 33 seggi nel parlamento islandese di 63 seggi, l’Althing, in un’elezione che ha visto i partiti centristi ottenere i maggiori guadagni. Ore dopo, un riconteggio nell’Islanda occidentale ha cambiato il risultato, lasciando le candidate donne con 30 seggi, un conteggio precedentemente raggiunto alle seconde elezioni più recenti in Islanda, nel 2016.

India

Decine di migliaia di persone sono state evacuate in tre stati indiani in vista dell’arrivo del ciclone Gulab che ha colpito la costa orientale ieri sera. Gulab atterrerà tra gli stati costieri dell’Odisha e dell’Andhra Pradesh, con raffiche fino a 95 chilometri all’ora, ha annunciato il dipartimento meteorologico statale indiano.

Filippine

Terremoto 5.7 nella provincia occidentale di Mindoro questa mattina presto.

Cina

La Cina ha liberato due cittadini canadesi dopo che gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per il rilascio della dirigente Huawei. Il primo Ministro canadese Justin Trudeau ha detto in una conferenza stampa che un aereo che trasportava Michael Kovrig e Michael Spavor ha lasciato lo spazio aereo cinese diretto in Canada.

Gli uomini sono saliti sull’aereo intorno alle 19:30, ora di Ottawa, con Dominic Carton, ambasciatore del Canada in Cina. L’annuncio è arrivato dopo che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha annunciato di aver abbandonato il suo caso di estradizione contro la direttrice finanziario di Huawei, Meng Wanzhou. Wanzhou venne arrestata dalle autorità canadesi nel 2018 su richiesta degli Stati Uniti con l’accusa di violazione delle sanzioni statunitensi contro l’Iran. Kovrig e Spavor, conosciuti come i “due Michael”, sono stati arrestati poco dopo l’arresto di Wanzhou in quella che sembrava una rappresaglia. Spavor è stato condannato a 11 anni in una prigione cinese ad agosto. Il Dipartimento di Giustizia ha detto venerdì di aver raggiunto un accordo di rinvio con Wanzhou, permettendole di tornare a casa in Cina.

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