30 luglio 2024 – Notiziario in genere
Scritto da Angela Gennaro in data Luglio 30, 2024
Polonia, protesta contro la legge sull’aborto. Olimpiadi Parigi: ong contro Kabul, ‘vieta in tv donne perché sconce’.
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Francia
Appello al Comitato Olimpico Internazionale perché “consenta alle donne afghane di seguire in tv le gare femminili”. Come? Aggirando le regole della tv locale che ha ottenuto l’esclusiva e che ritiene “scandalose e immorali” le divise delle atlete.
È la richiesta di Christian Marie, della ONG per i diritti delle donne, Begum, dalle pagine di Libération affinché il Comitato olimpico consenta all’emittente dell’organizzazione, Begum TV, di trasmettere da Parigi le immagini delle gare femminili sul territorio di Kabul.
“Trasmettendo da Parigi Begum Tv non è assoggettata alle restrizioni imposte ai media locali dal nuovo regime afghano e potrebbe facilmente aggirare la censura talebana per portare l’ideale olimpico e lo spirito sportivo fino a Kabul, inviando così un segnale altamente simbolico a tutte le donne in Afghanistan”, spiega.
Cos’è Begum TV
L’8 marzo 2024, per celebrare la Giornata internazionale della donna, Begum Organization for Women France (BOW) ha lanciato ufficialmente a Parigi il suo canale televisivo educativo, rivolto alle studentesse afghane, private dell’istruzione dal regime talebano.
Begum TV è una televisione didattica che trasmette in Afghanistan, via satellite, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, videocorsi che coprono l’intero curriculum scolastico afghano, dal 7° al 12° grado, sia in dari che in pashto.
Così, ogni giorno, a orari prestabiliti, le studentesse seguono le lezioni da casa e ascoltano i loro e le loro insegnanti preferiti per trenta minuti di corsi intensivi.
Tutti i videocorsi vengono ritrasmessi nelle ore pomeridiane e in tarda serata per consentire a chi studi ae magari ha perso le sessioni mattutine di proseguire il proprio percorso.
Polonia
I gruppi per i diritti delle donne polacche a Varsavia hanno protestato contro il rifiuto del parlamento di un disegno di legge volto a modificare la legge restrittiva sull’aborto del paese.
Diversi gruppi di donne, si legge su Euronews, hanno organizzato la protesta nei giorni scorsi, nell’ultimo giorno di sessione del Sejm, la camera bassa del parlamento polacco, prima dell’inizio della pausa estiva.
Il voto

Flickr | Donald Tusk/ European People’s Party.
Il 12 luglio, la Camera bassa ha respinto il disegno di legge che depenalizza l’aborto, secondo cui chiunque avesse aiutato una donna a interrompere la gravidanza non sarebbe stato perseguito, con 215 parlamentari che hanno votato a favore e 218 contrari.
“Siamo qui perché vogliamo dimostrare che l’aborto è qualcosa di cui abbiamo bisogno”, ha detto una manifestante. “Abbiamo bisogno di una regolamentazione adesso e di ciò che il governo ci ha promesso.”
“Abbiamo votato per il governo che ci ha promesso le unioni civili”, ha aggiunto. “Abbiamo votato per il governo che ci ha promesso l’aborto”.
Alla manifestazione erano presenti anche uomini: “Ho una moglie, una figlia e sono solidale con le donne”, ha detto un partecipante. “Ancora di più, gli uomini non dovrebbero avere nulla da dire al riguardo. E semmai, dovrebbero semplicemente sostenere le donne.”
Il diritto all’aborto libero e sicuro è stato uno dei motivi dell’affluenza alle urne eccezionalmente elevata alle elezioni parlamentari polacche del 2023.
Molti e molte giovani desideravano cambiamenti dopo aver avuto per anni al potere il partito populista di destra Legge e Giustizia, guidato da Jarosław Kaczyński.
La liberalizzazione della legge sull’aborto è stato uno degli obiettivi principali dell’attuale primo ministro Donald Tusk nel suo programma che ha portato la sua coalizione alla vittoria.
A metà luglio il parlamento polacco ha respinto un emendamento al codice penale che avrebbe depenalizzato l’aborto assistito e l’interruzione della gravidanza con il consenso della donna incinta fino alla dodicesima settimana.
“Tutte quelle donne che da anni sono coinvolte nella liberalizzazione della legge sull’aborto, hanno già dato più volte un segnale molto chiaro, che il ritorno al compromesso, promosso dal Partito popolare polacco e da Polonia 2050, è un situazione inaccettabile”, ha detto Tusk in conferenza stampa.
Sia il Partito popolare polacco che Polonia 2050 sono partiti di centrodestra che fanno parte dell’attuale coalizione di governo.
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