Chi sono i coloni sanzionati dagli USA

Scritto da in data Febbraio 5, 2024

Non si platica la violenza dei coloni in Cisgiordania, e grazie all’elettorato arabo negli Stati Uniti Joe Biden ha dovuto inscenare un provvedimento contro gli estremisti israeliani.

Per il ministro di estrema destra israeliano dell’economia Bezalel Smotrich la campagna è una menzogna antisemita.

L’attività dei coloni israeliani è aumentata drammaticamente dall’inizio della guerra di Gaza il 7 ottobre e diversi governi hanno iniziato a imporre sanzioni e divieti a coloro sospettati di attività violente o illegali.

Nel 2023 fino al 7 ottobre c’erano stati già 600 attacchi di coloni contro i palestinesi, dopo l’attacco di Hamas nel sud di Israele, le ritorsioni dei coloni , sono state quasi trecento.

Le sanzioni contro i coloni

Qualche giorno fa, il governo degli Stati Uniti ha dichiarato di aver imposto sanzioni finanziarie a quattro coloni israeliani per la violenza contro i palestinesi al fine di “promuovere la responsabilità per alcune attività dannose che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità della Cisgiordania”.

“La situazione in Cisgiordania – in particolare gli alti livelli di violenza estremista dei coloni, lo sfollamento forzato di persone e villaggi e la distruzione di proprietà – ha raggiunto livelli intollerabili e costituisce una seria minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità”, ha affermato Biden in un ordine esecutivo.

I quattro coloni israeliani presi di mira da Biden: David Chai Chasdai

David Chai Chasdai, 29enne noto in particolare per aver istigato le rivolte letali nella cittadina

David Chai Chasdai nel 2017 (social media)

palestinese di Huwwara nel febbraio dello scorso anno, venne arrestato in Israele per il suo coinvolgimento in quello che un comandante dell’esercito israeliano ha definito “un pogrom commesso da fuorilegge”.

La furia su Huwwara ha portato alla morte del 37enne Sameh Aqtash e al ferimento di altri 98 palestinesi, oltre alla distruzione di diverse proprietà e all’incendio di automobili e case.

Chasdai, che era stato a lungo monitorato dai servizi di sicurezza, è stato tenuto per tre mesi in detenzione amministrativa, una decisione presa raramente contro gli israeliani.

Sebbene le rivolte siano state condannate sia dai politici israeliani che dalla comunità internazionale, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha criticato la detenzione di Chasdai definendola “antidemocratica” e ha descritto lui e i suoi compagni coloni come “eroi”.

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, era già stato arrestato per aver minacciato un agente di polizia, per aver prodotto sostanze pericolose nel 2015 e nel 2017, ed era stato condannato per aver aggredito un tassista palestinese con gas lacrimogeni.

Einan Tanjil

Einan Tanjil, 21 anni, è stato, secondo il Dipartimento di Stato americano, coinvolto nell’aggressione di agricoltori palestinesi e attivisti israeliani di sinistra con pietre e mazze, provocando “ferite che hanno richiesto cure mediche”.

Palestina: I partigiani della terra

Nel 2021, Tanjil è stato incriminato per aver aggredito l’attivista israeliana diciannovenne Neta Ben-Porat con una mazza, picchiandola in testa e sulle gambe mentre cercava di aiutare i palestinesi a raccogliere le olive vicino alla città di Surif in Cisgiordania. L’accusa affermò anche che era in possesso di un coltello e di gas lacrimogeno.

Shalom Zichermann

A giugno, il 32enne Zichermann è diventato famoso quando sono circolate online le riprese video di lui che aggrediva gli attivisti israeliani e i loro veicoli in Cisgiordania.

Si vede Zicherman, che viveva nell’insediamento illegale di Mitzpe Yair, vche li bloccava per strada e tentava di rompere i finestrini dei veicoli di passaggio con attivisti all’interno.

Secondo il Dipartimento di Stato, Zicherman “ha messo alle strette almeno due attivisti e li ha feriti entrambi”. È stato incriminato nel 2022 per gli attacchi e il suo processo è ancora in corso.

L’attivista israeliano Itai Feitelson, che originariamente aveva pubblicato il filmato dell’attacco, ha detto che era l’ unico caso che conosceva personalmente in cui un colono era stato perseguito per violenza, ma ha detto che “alla fine, Shalom è soprattutto il capro espiatorio”.

Yinon Levi

Il Dipartimento di Stato ha descritto il 31enne Yinon Levi come leader di un gruppo di coloni che “si sono impegnati in azioni che hanno creato un’atmosfera di paura in Cisgiordania”.

Si dice che Levi abbia regolarmente guidato gruppi di coloni dall’avamposto illegale della fattoria Meitarim per aggredire civili palestinesi e beduini, oltre a minacciarli di ulteriore violenza se non avessero lasciato le loro case, bruciando i loro campi e distruggendo le loro proprietà.

Secondo NPR, la risposta di Levi alle sanzioni è stata quella di suggerire che era ” strano che si dovesse avere a che fare con queste sciocchezze adesso”, aggiungendo che non ha mai visitato gli Stati Uniti né né vi possiede proprietà.

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