Libano: “Beirut nel caos, migliaia in fuga”

Scritto da in data Settembre 28, 2024

La notte scorsa un’ampia serie di esplosioni e bombardamenti ha colpito aree densamente popolate a sud di Beirut in Libano.

La situazione è caotica con migliaia di persone, inclusi i team di Medici Senza Frontiere, costrette ad abbandonare le proprie abitazioni nel cuore della notte senza riuscire a portare nulla con sé.

A dirlo è la stessa Ong in una nota. Alcune persone sono fuggite a piedi e molte sono ancora bloccati in auto.

MSF lavora senza sosta

A Beirut a situazione è disperata e i team di MSF stanno lavorando senza sosta fornendo acqua, kit igienici e coperte.

Migliaia di persone sono in fuga, oltre 500 scuole sono piene di persone. La gente ha dormito in auto per strada e gli ospedali sono sopraffatti dal numero di feriti.

Finora, le équipe di MSF hanno consegnato nei rifugi per sfollati 400 kit di beni di prima necessità, inclusi kit igienici e materassi. MSF sta anche provvedendo alla fornitura di acqua e offrendo primo soccorso psicologico a chi ne ha bisogno, continuando a valutare i bisogni e a fornire aiuto.

Mentre continua la campagna di bombardamenti israeliani sul Libano, MSF ribadisce l’appello alla protezione dei civili e degli operatori sanitari.

La situazione umanitaria

I bisogni umanitari in Libano hanno raggiunto livelli senza precedenti dopo una notte di attacchi intensi sulla capitale Beirut, durante la quale migliaia di persone sono state costrette ad evacuare le loro case, aggiunge ActionAid.

Sabine Abiaad, coordinatrice regionale delle campagne di ActionAid, che vive a Beirut con la sua famiglia, spiega: “Nelle ultime 24 ore, abbiamo visto il periodo più difficile e terrificante da quando è iniziata questa escalation di attacchi”.

Il bombardamento continuo di Israele “è durato tutta la notte, lasciando i nostri figli, le famiglie e i nostri cari in uno stato di stress estremo e panico. Il bilancio psicologico di questa guerra sta seriamente minando la nostra capacità e quella dei nostri partner di rispondere alle crescenti esigenze umanitarie”.

Le esigenze sul campo sono in rapido aumento.

Gli ospedali sono sotto pressione, e lottano per far fronte al crescente numero di feriti. Le scuole sono state convertite in rifugi, ma non c’è spazio sufficiente per il crescente numero di famiglie sfollate.

Decine di migliaia di rifugiati siriani, che hanno cercato sicurezza in Libano, si vedono negare aiuto, con molti costretti a dormire per le strade o attraversare i confini per tornare in Siria.

“Ieri alcuni dei nostri partner sono stati costretti a sospendere le operazioni umanitarie ed evacuare dopo che Israele ha lanciato attacchi sulle aree meridionali di Beirut, lasciando migliaia di famiglie senza l’assistenza urgente di cui hanno così disperatamente bisogno”, spiega ancora Abiaad.

ActionAid chiede alla comunità internazionale di fare pressione per un cessate il fuoco immediato e fine delle ostilità, la protezione dei civili e degli operatori umanitari, per porre fine alle sofferenze a cui stiamo cercando di far fronte.

I giovani e le giovani componenti della rete Global Platform promossa da ActionAid di Tripoli, in Libano, “sono in prima linea nel guidare gli sforzi di risposta alle emergenze per supportare gli sfollati che cercano rifugio in città”.

“Come alcuni dei primi soccorritori sul campo, si sono rapidamente mobilitati per fornire aiuti agli sfollati del Libano meridionale, molti dei quali sono arrivati senza nulla. In collaborazione con il nostro partner locale Shift, i giovani stanno aiutando a distribuire beni essenziali come materassi, coperte, coperte e acqua. Stanno anche lavorando per pulire e riparare i rifugi, rendendoli più adatti ad accogliere le famiglie sfollate”.

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