Milan Kundera è morto

Scritto da in data Luglio 12, 2023

Lo scrittore di origine ceca Milan Kundera, residente in Francia dal 1975, è morto all’età di 94 anni. A darne notizia la portavoce della Biblioteca fondiaria della Moravia, Anna Mrazova. Kundera era uno degli autori viventi più importanti e premiati in Europa.

Kundera è nato il primo aprile 1929 a Brno, Cecoslovacchia − ora Repubblica Ceca. Romanziere, scrittore di racconti, drammaturgo, saggista e poeta le cui opere combinano la commedia erotica con la critica politica e la speculazione filosofica.

La biografia

Come ricorda Britannica, figlio di un noto pianista e musicologo, Ludvik Kundera, il giovane Kundera studiò musica ma gradualmente si dedicò poi alla scrittura e iniziò a insegnare letteratura all’Accademia di musica e arti drammatiche di Praga nel 1952. Pubblicò diverse raccolte di poesie nel anni Cinquanta, tra cui Poslední máj (1955; The Last May), omaggio al leader della resistenza comunista Julius Fučík, e Monology (1957; Monologues), un volume di poesie d’amore che, a causa del loro tono ironico ed erotico, furono successivamente condannate dalle autorità politiche ceche. All’inizio della sua carriera entrò e uscì dal Partito Comunista: si iscrisse nel 1948, ne fu espulso nel 1950, e fu riammesso nel 1956, rimanendone membro fino al 1970. Secondo un articolo pubblicato nel 2008 su una rivista ceca, Kundera nel 1950, dopo la sua espulsione dal partito, informa la polizia di Praga della presenza di un agente dei servizi segreti occidentali, che viene poi arrestato e imprigionato per quattordici anni. Kundera ha negato le affermazioni dell’articolo, che si basavano sulla scoperta da parte di un ricercatore di un rapporto della polizia sull’arresto.

Diversi volumi di racconti e un’opera teatrale in un atto unico di grande successo, Majitelé klíčů (1962; I proprietari delle chiavi), furono seguiti dal suo primo romanzo e da una delle sue più grandi opere, Žert (1967; Lo scherzo), un visione comica e ironica della vita privata e dei destini di vari cecoslovacchi durante gli anni dello stalinismo; tradotto in più lingue, ha ottenuto un grande successo internazionale. Del suo secondo romanzo, Život je jinde (1969; Life Is Elsewhere, La vita è altrove in italiano), su un eroe sfortunato e dalla mentalità romantica che abbraccia completamente la conquista comunista del 1948, venne vietata la pubblicazione in Cechia. Kundera aveva partecipato alla breve ma inebriante liberalizzazione della Cecoslovacchia nel 1967-1968, e dopo l’occupazione sovietica del paese si rifiutò di ammettere i propri errori politici e di conseguenza fu attaccato dalle autorità, che bandirono tutte le sue opere e lo licenziarono dall’insegnamento, estromettendolo dal Partito Comunista.

Nel 1975 Kundera fu autorizzato a emigrare con sua moglie, Věra Hrabánková, dalla Cecoslovacchia per insegnare all’Università di Rennes (1975-78), in Francia; nel 1979 il governo ceco gli tolse la cittadinanza. Negli anni Settanta e Ottanta i suoi romanzi, tra cui Valčík na rozloučenou (1976; Farewell Waltz; trad. inglese The Farewell Party), Kniha smíchu a zapomnění (1979; The Book of Laughter and Forgetting) e Nesnesitelná lehkost bytí ( 1984; L’insostenibile leggerezza dell’essere), furono pubblicati in Francia e all’estero, ma fino al 1989 furono banditi in patria. Il Libro del riso e dell’oblio, una delle sue opere di maggior successo, è una serie di meditazioni argutamente ironiche sulla tendenza dello stato moderno a negare e cancellare la memoria umana e la verità storica. Nesmrtelnost (1990; Immortality) esplora la natura della creazione artistica. Kundera ha iniziato a scrivere in francese con La Lenteur (1994; Slowness), seguito da L’Identité (1997; Identity); La ignorancia (2000; Ignorance), una storia sugli emigrati cechi scritta in francese ma pubblicata per la prima volta in spagnolo; e La fête de l’insignificance (2013; The Festival of Insignificance), su un gruppo di amici parigini.

Le riflessioni ad ampio raggio di Kundera appaiono in L’Art du roman (1986; The Art of the Novel), Les Testaments trahis (1993; Testaments Betrayed), Le Rideau (2005; The Curtain) e Une Rencontre (2009; Encounter).

Il libro del riso e dell’oblio

È stato scritto in ceco come Kniha smíchu a zapomnění, ma originariamente pubblicato in francese come Le Livre du rire et de l’oubli (1979). La situazione politica dell’ex Cecoslovacchia (ora Repubblica Ceca e Slovacchia), dove la storia e la memoria sono manipolate per adattarsi a chi detiene il potere, diventa un simbolo per tutta la cultura europea contemporanea, ricorda ancora Britannica. È scritto in sette parti, con una struttura intrecciata che l’autore ha paragonato a una polifonia in musica. Ogni parte è una storia diversa e le storie sono apparentemente non correlate. La ripetizione di incidenti, personaggi e temi fornisce al Libro del riso e dell’oblio la sua forma formale. I ricordi, che i personaggi vogliono conservare o dimenticare, sono un argomento ricorrente, così come le risate, spesso ironiche quanto gioiose.

Potrebbe interessarti anche:

E se credi in un giornalismo indipendente, serio e che racconta il mondo recandosi sul posto, puoi darci una mano cliccando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]