Segreti dagli abissi

Scritto da in data Settembre 8, 2022

Nessun relitto ha mai destato tanta curiosità. Nessun naufragio ha colpito l’immaginazione delle persone come il suo. Il Titanic riposa sul fondo dell’Oceano Atlantico da oltre un secolo, eppure ancora se ne parla.

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Immersione con il sottomarino Titan

A giugno del 2022 la società OceanGate ha effettuato una nuova immersione esplorativa sul relitto del più famoso transatlantico della compagnia navale inglese White Star Line. Inabissatosi nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 dopo la collisione con un iceberg, il RMS Titanic rimase nascosto nell’oscurità dei fondali oceanici fino al suo ritrovamento, nel 1985.
Le missioni esplorative sui suoi resti non sono imprese di facile esecuzione. Si trova a una profondità di quasi quattromila metri ed è stato anche molto difficile individuarlo.
Il team di OceanGate si è calato nelle acque che lo ospitano a bordo del sottomarino Titan, di proprietà della stessa società.
Studiato proprio per l’esplorazione marina in acque profonde, il piccolo sottomarino – 670 x 280 x 250 centimetri – è realizzato in titanio e fibra di carbonio, ed è in grado di resistere all’elevata pressione esercitata dalle acque in profondità. Può ospitare cinque persone per novantasei ore, e portare un carico fino a seicentottantacinque chilogrammi.
Titan è stato dotato della tecnologia necessaria per agevolare il lavoro dei ricercatori. Questi possono osservare i fondali non solo dall’oblò panoramico – con un diametro di cinquantatré centimetri – ma anche grazie a una serie di telecamere poste all’esterno del sottomarino e che riprendono, in tempo reale, tutto ciò che c’è attorno. Le telecamere esterne, inoltre, possono essere orientate dall’equipaggio. All’interno del sottomarino, quindi, i membri della spedizione sono in grado di osservare quanto rilevato dalle telecamere esterne su un ampio display digitale oppure su tablet portatili.

Le caratteristiche del sottomarino Titan:

  • dimensione pari a 670 x 280 x2 50 cm
  • peso di 10.432 kg
  • capacità di ospitare cinque passeggeri
  • supporto vitale pari a novantasei ore
  • capacità di carico di 685 chilogrammi
  • quattro propulsori elettrici Innerspace 1002
  • velocità di navigazione tre nodi
  • velocità di risalita pari a trentacinque metri al minuto
  • oblò panoramico con diametro di cinquantatré centimetri

Il Titanic in video 8k in ultra alta definizione

La tecnologia più interessante di Titan, però, è il sistema laser di ridimensionamento. Due fasci laser a luce verde, posti a una distanza tra loro di dieci centimetri, consentono di fare lo scanner del relitto e di determinare con precisione le dimensioni degli oggetti ripresi dalla telecamera. Soprattutto, questa volta, è stato possibile registrare immagini in 8k ad altissima definizione. Definita anche UHD (ultra high definition), ovvero ultra alta definizione, consente di vedere pixel di un’immagine quattro volte in più rispetto a una risoluzione 4k, che è già elevata. Ciò significa maggiore definizione e accuratezza dell’immagine.
Questo, come ha spiegato il presidente di OceanGate, Stockton Rush, ha permesso di registrare «dettagli incredibili» del relitto, particolari che finora era sfuggiti all’occhio indagatore degli esploratori, come il nome dell’azienda produttrice – Noah Hingley & Sons Ltd. – su una delle ancore.

Una precisione che, ha spiegato, aiuterà il «team di scienziati e archeologi subacquei a caratterizzare il decadimento del Titanic in modo più preciso».
Rush ha sottolineato anche come, già dal confronto con i video e le immagini riprese dalla precedente spedizione del 2021, siano visibili «lievi cambiamenti in alcune aree del relitto».

La tecnologia di Titan:

  • telecamere esterne
  • display digitale e tablet portatili
  • sistema laser di ridimensionamento

Perché studiare il relitto del Titanic e i suoi mondi nascosti

L’equipaggio a bordo di Titan è stato composto volutamente da esperti di diverse discipline, scienziati e archeologi subacquei, proprio per poter studiare il relitto sotto diversi punti di vista.
Gli esperti – ha spiegato ancora il presidente – hanno potuto valutare il naufragio del transatlantico sia attraverso l’osservazione diretta, guidando l’esplorazione delle diverse caratteristiche del relitto, sia continuando a studiarlo con l’utilizzo di immagini registrate durante la spedizione.
Secondi i biologi marini, i resti sono ormai diventati habitat di diverse specie che in centodieci anni hanno colonizzato ciò che rimane del transatlantico. Mentre per gli archeologi la nuova missione è riuscita a portare alla luce particolari del relitto che non si erano mai visti.
L’altissima definizione del video aiuterà proprio a determinare il livello di decadimento dei resti della nave con il trascorrere del tempo. Dunque, anche i video e le immagini delle prossime immersioni – OceanGate ne prevede una già nel maggio 2023 –, da un lato renderanno possibile un confronto puntuale dello stato di conservazione del relitto, dall’altro rappresenteranno un’occasione importante per i biologi, che potranno studiare la vita a queste profondità e l’impatto sull’ambiente marino delle strutture artificiali.

In qualsiasi modo la si consideri, quella del Titanic rimane una tragedia umana, non solo per le vittime che fece – morirono oltre millecinquecento persone – ma anche per le modalità in cui avvenne: all’incidente concorse purtroppo la negligenza umana.

Musica: “My Heart Will Go On” – Céline Dion
Foto in copertina: OceanGate

 

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