14 luglio 2020 – Notiziario in genere

Scritto da in data Luglio 14, 2020

Germania, il governo approva una strategia per le pari opportunità. Russia: attivista perseguitata per i suoi disegni sulla vagina, rischia 6 anni di carcere. Gelato “Arcobaleno” accusato di propaganda gay. E a Mosca, “non interessa il film sulle persecuzioni dei gay” in Cecenia. Perù, quasi 2.500 donne scomparse in 6 mesi. Stati Uniti, per la prima volta una donna nei Berretti Verdi. Thailandia: in arrivo la legge sui matrimoni gay

Germania

Una strategia per sviluppare e favorire le “pari opportunità” tra uomini e donne: è quella che si è data il governo tedesco. Cosa cambia? L’obiettivo non sarà solo in capo a un dicastero specifico, ma a tutto l’esecutivo. Il piano di 124 pagine è per la ministra della Famiglia, Franziska Giffey, “una pietra miliare”. Tra le priorità c’è quella della conciliazione tra famiglia e lavoro e quella di avere più donne nelle posizioni di leadership.

Come? Per esempio dando la possibilità alle donne di tornare a lavorare full time dopo aver usufruito del part time, ma anche una rete Internet più efficiente e lo sviluppo del trasporto pubblico pure nelle aree provinciali. E nelle stesse ore in cui è stato presentato il piano, la Cdu ha deciso formalmente di raggiungere l’obiettivo di formare direttivi con componenti per metà uomini e per metà donne entro i prossimi cinque anni. La novità verrà votata in via definitiva al congresso di dicembre. Il partito di Angela Merkel, tradizionalmente molto maschile, ha anche decido di formalizzare il lavoro dei gay nel partito, ancorandolo a una organizzazione speciale.

Russia

Yulia Tsvetkova

Yulia Tsvetkova, accusata di diffondere la “propaganda gay” tra i minori tre volte in meno di un anno, è stata multata da un tribunale nella città orientale di Komsomolsk-on-Amur il 10 luglio scorso.

Yulia Tsvetkova è un’artista e un’attivista russa Lgbt e femminista. Il suo lavoro, ricostruisce Roberta Aiello su Valigia Blu, ha provocato cambiamenti positivi nelle discussioni sulla body positivity (ovvero il movimento che vuole trasmettere un messaggio ottimista nei confronti del proprio corpo) e sugli stereotipi di genere. Per questo viene perseguitata. A giugno è stata accusata di “produzione e diffusione di materiale pornografico”: la sua colpa, quella di aver pubblicato due anni fa su VKontakte, il Facebook russo, alcuni disegni stilizzati di vagine per promuovere una campagna sulla body positivity nella pagina del suo gruppo “Monologhi della vagina”, titolo chiaramente ispirato all’opera teatrale di Eve Ensler. In caso di condanna, si legge ancora su Valigia Blu, rischia sei anni di carcere.

Gelato “Arcobaleno”

Ekaterina Lakhova/Wikipedia

Propaganda gay. È questa l’accusa mossa a una azienda russa che produce gelati a causa di un cono multicolore che si chiama “Arcobaleno”. In una video conferenza con Vladimir Putin, l’ex deputata Ekaterina Lakhova, presidente dell’Unione russa delle donne, la lanciato l’accusa: il gelato prodotto dall’azienda russa Cistaia Linia violerebbe la “legge antigay” russa. Si tratta di un testo che la Corte europea dei diritti umani ha già definito “discriminatorio” e che vieta la promozione di “atteggiamenti sessuali non tradizionali tra i minori”, rendendo in concreto illegale qualsiasi manifestazione pubblica in difesa dei diritti degli omosessuali.

“Stanno reclamizzando indirettamente questi deliziosi colori dell’arcobaleno, usano belle parole, stanno pubblicizzando un gelato chiamato Arcobaleno”, ha detto Lakhova a Putin. “Se ci sono ragioni per ritenere che si tratti di propaganda di valori non tradizionali per la Russia la situazione deve essere gestita dalla società, ma non in maniera aggressiva”, ha replicato il presidente. Secondo la norma, è previsto fino a un milione di rubli di multa – si tratta di circa 12.500 euro – e fino a 90 giorni di sospensione dell’attività in caso di violazioni da parte di persone giuridiche.

L’azienda, dal canto suo, nega. L’arcobaleno sarebbe “il sole dopo la pioggia e non la bandiera Lgbt”, dice il vice presidente della compagnia, Armen Beniaminov.

La persecuzione dei gay in Cecenia

Ancora da Mosca: al Cremlino non interessa il documentario “Benvenuti in Cecenia” sulla persecuzione dei gay nella repubblica del Caucaso russo, spiega il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo la testata online Meduza. “Se pensate che il Cremlino debba lasciar perdere tutto e guardare su Hbo il film sui gay in Russia allora fatecelo sapere”, ha detto Peskov ai giornalisti. “Pensiamo di avere molte altre cose più importanti”.

Le autorità cecene sono accusate di detenzioni illegali, torture e persino uccisioni di omosessuali. Le primissime notizie delle persecuzioni,  ricostruiva nel 2017 Amnesty International, sono state denunciate da Novaya Gazeta. Il quotidiano indipendente russo, il 1° aprile, ha riportato che oltre cento uomini sospettati di essere omosessuali erano stati rapiti, nell’ambito di una campagna coordinata.

A quanto si dice, gli uomini sono stati torturati o comunque maltrattati e costretti a svelare l’identità di altre persone LGBTI a loro note. Novaya Gazeta ha affermato di aver verificato le informazioni su almeno tre uomini che sono stati uccisi dai loro carcerieri, anche se affermano che in base alle loro fonti ci sono stati molti altri omicidi. Le autorità cecene, continuano a negare che esistano persone omosessuali nel paese.

Perù

In Perù sono scomparse 2.457 donne adulte o minorenni nei primi sei mesi dell’anno – caratterizzati dall’epidemia di Covid-19: si tratta di una donna – o ragazza – ogni due ore, in media 14 al giorno. A scattare la terribile fotografia è stato l’ufficio dell’Ombudsman (Difensore del popolo) peruviano. A sparire, si legge in una nota, sono soprattutto le giovani minori di 18 anni: 1.720 casi. Le adulte denunciate come scomparse sono state meno della metà, 737.

Sono 1.100 i casi di donne scomparse nel solo periodo della quarantena decisa nel paese. 309 di loro maggiorenni e 791 bambine o adolescenti. Tra il 16 marzo e il 30 giugno, quindi nel momento della fase peggiore della pandemia, sono stati denunciati 28 casi di femminicidio, dice Eliana Revollar Añaños, responsabile della sezione Diritti delle donne dell’ufficio del Difensore del popolo. “In media ogni tre giorni, una donna ha perso la sua vita durante il periodo di quarantena, molte all’interno della loro casa”, dice, “in una tendenza che non ha alcun accenno di attenuazione”. La giustizia, dice ancora, “deve assolutamente adottare misure per una ricerca efficace delle donne scomparse, per dare loro una possibilità di tutela dell’integrità della loro vita, e deve trovare gli autori dei femminicidi per i quali ci attendiamo condanne esemplari”.

Usa

Per la prima volta una donna è entrata a far parte dei Berretti Verdi negli Stati Uniti: si tratta del corpo addestrato per la guerra non convenzionale, l’antiterrorismo e la liberazione di ostaggi. La soldatessa della Guardia Nazionale dell’Esercito ha completato il difficilissimo corso di qualificazione per le forze speciali e si è diplomata in una cerimonia a Fort Bragg in North Carolina assieme ad altri 400 militari uomini.

Il nome della militare resta anonimo – come per tutti gli altri componenti del corpo – “a causa della unicità delle missioni a cui sarà assegnata dopo il diploma”. I Berretti Verdi erano tra i rari corpi nell’ambito delle forze armate Usa a essere composti di soli uomini, dopo che alla fine del 2015 l’allora segretario al Pentagono Ashton Carter aveva aperto alle donne tutti i ruoli da combattimento.

Thailandia

Il governo thailandese ha presentato un disegno di legge per consentire la registrazione dei matrimoni omosessuali, che diventerebbero così unioni paritarie a quelle eterosessuali. Secondo quanto ricostruisce il Bangkok Post, la bozza dovrà essere approvata dal Parlamento. Il provvedimento si applica alle unioni civili tra due persone dello stesso sesso che abbiano almeno 17 anni, e almeno una delle due deve essere di nazionalità thailandese.

La legge estende i diritti di proprietà, eredità e di adozione di minori alle unioni omosessuali. “La legge sulle unioni civili è una pietra miliare per la società thailandese verso la promozione dell’uguaglianza tra persone di ogni genere”, dice Rachada Dhanadirek, vice portavoce del governo di Bangkok.

Ti potrebbe interessare anche:

Il corpo ci lascia in vita

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]