17 ottobre 2020 – Notiziario

Scritto da in data Ottobre 17, 2020

Ascolta il podcast

  • Israele vieta l’ingresso nel Paese al cantante palestinese vincitore di Arab Idol 2013.
  • India: creduto morto, per ore resta in cassa frigorifera, ritrovato vivo, muore dopo 4 giorni.
  • Nuova Zelanda al voto, la premier laburista Arden in vantaggio.
  • Francia: professore decapitato.
  • Thailandia: cannoni d’acqua contro i manifestanti.
  • Stati Uniti: accusato di traffico di droga e riciclaggio l’ex ministro della Difesa del Messico arrestato giovedì scorso.
  • Venezuela: produzione di petrolio, la più bassa in 75 anni.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Arabia Saudita

Il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita giovedì ha chiesto colloqui di pace diretti tra Israele e palestinesi, suggerendo ancora una volta che il Regno non normalizzerà i legami con lo Stato ebraico fino a quando il conflitto, vecchio di decenni, non sarà risolto. In un’intervista con un think tank con sede negli Stati Uniti, il ministro, il principe Faisal bin Farhan al-Saud, ha sottolineato il sostegno del Regno all’Iniziativa per la pace araba, che vede la creazione di uno Stato palestinese come prerequisito per il riavvicinamento tra Israele e il mondo arabo.

Israele e Palestina

Israele ha imposto il divieto di ingresso a Mohammed Assaf, un  cantante libico palestinese. Assaf è stato il vincitore del concorso Arab Idol 2013, diventando molto popolare in gran parte grazie alle sue canzoni patriottiche pro-Palestina.

È stato poi nominato ambasciatore per la pace dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, UNRWA, e il governo palestinese lo ha anche nominato ambasciatore delle arti e della cultura. Nato in Libia, Assaf è cresciuto nel campo profughi di Khan Younis a Gaza, ma in seguito si è trasferito negli Emirati Arabi Uniti, dove ora risiede con la moglie. Il membro del partito di destra Likud, Avi Dichter, ha detto al quotidiano israeliano Maariv che la decisione di ritirare il permesso di ingresso di Assaf e revocare la sua documentazione è arrivata «dopo la divulgazione di videoclip che chiedono di lottare contro Israele». Dichter ha detto che, sebbene Israele non possa impedire ad Assaf di entrare nella Cisgiordania poiché possiede una carta di cittadinanza palestinese, Israele «sta lavorando per fermare le attività di Assaf con l’UNRWA» e con gli Emirati Arabi per impedire le sue attività artistiche.

Israele e gli Emirati Arabi Uniti hanno firmato un controverso accordo lo scorso 15 settembre per normalizzare le loro relazioni. L’accordo è stato condannato dai palestinesi come un atto di tradimento della loro lotta contro l’occupazione israeliana. In risposta alla provocazione, Assaf ha affermato che vietargli di visitare Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza «non mi impedirà di amare il mio Paese». In un tweet, Assaf ha affermato che la decisione israeliana è stata «una continuazione delle politiche di oppressione e limitazione delle libertà, di cui soffre il popolo palestinese», aggiungendo che continuerà a parlare del suo Paese, la Palestina.

https://twitter.com/MohammedAssaf89/status/1316739506016604160

Costa d’Avorio

Dopo le proteste di agosto, la Costa d’Avorio precipita nella crisi mentre l’opposizione chiede il boicottaggio elettorale. Il 31 ottobre gli ivoriani eleggeranno un nuovo leader. Il presidente Alassane Ouattara si candida per un terzo controverso mandato. L’esortazione dell’opposizione a non votare annuncia una crisi politica imminente.

Guinea

Tensioni anche in Guinea in vista di cruciali elezioni presidenziali. I guineani si recheranno alle urne domani. A contendersi il posto due ex rivali. Il presidente in carica Alpha Conde sta cercando un terzo mandato, decisone che ha già innescato violenze mortali durante le proteste. Secondo un rapporto di Amnesty International, tra ottobre 2019 e luglio 2020, almeno 50 persone sono state uccise durante le proteste, principalmente dalle forze di sicurezza, e più di 200 sono rimaste ferite. Altri rivoltosi sono stati arrestati arbitrariamente.

Francia

Quattro persone, tra cui un minorenne, sono in stato di fermo da stanotte dopo la decapitazione di un professore di Storia vicino al liceo di Conflans-Sainte-Honorine, nella periferia occidentale di Parigi. Il professore aveva mostrato in classe delle caricature del profeta Maometto durante una lezione sulla libertà di espressione. I quattro sarebbero tutte persone provenienti dalla cerchia familiare dell’aggressore ucciso dalla polizia, secondo fonti giudiziarie. L’omicida aveva 18 anni, nato a Mosca, di origine Cecena, sconosciuto ai servizi francesi come possibile giovane a rischio di radicalizzazione. Aveva precedenti per reati comuni. Ha ucciso il professore, poi si è mosso verso la polizia minacciandoli con un giubbetto esplosivo e gli agenti gli hanno sparato. Prima però ha pubblicato foto di quello che aveva fatto, su Twitter.

Europa

Il Consiglio d’Europa chiede a Malta «verità e giustizia per l’omicidio di Daphne Caruana Galizia», avvenuto tre anni fa e di cui ieri si è commemorato l’anniversario, e di garantire l’indipendenza e la continuazione dell’inchiesta pubblica sul suo assassinio. L’organizzazione paneuropea ha inoltre deciso di renderle omaggio pubblicando degli estratti dell’ultima intervista che la giornalista rilasciò per uno studio condotto dal Consiglio d’Europa sui rischi della professione, 10 giorni prima di essere assassinata, in cui la donna racconta «delle intimidazioni e vessazioni fisiche, psicologiche, giudiziarie ed economiche subite per anni da chi voleva farla tacere». Ieri era l’anniversario anche di un altro giornalista ucciso, italiano, poco ricordato dai media forse perché freelance, ucciso il 16 ottobre 2000 a Tblisi in Georgia, inviato di Radio Radicale.

Nagorno-Karabakh

Sono proseguiti anche ieri gli scontri tra le forze armene e quelle azere, spegnendo le speranze di porre fine a quasi tre settimane di combattimenti per l’enclave del Nagorno-Karabakh, Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha accusato la Turchia di infiammare la situazione armando gli azeri.

Regno Unito

La compagnia aerea British Airways, già in grave difficoltà a causa della pandemia di coronavirus, è stata multata per la cifra record di 20 milioni di sterline (22 milioni di euro) dalle autorità britanniche per un furto di dati personali di decine di migliaia passeggeri avvenuto nel 2018, con la presa di indirizzi, nomi, numeri di carta di credito e indirizzi email.
Gli investigatori hanno ritenuto che il vettore avrebbe dovuto identificare il difetto del sistema che ha permesso l’attacco informatico e il furto di dati personali e finanziari da più di 400.000 clienti, riferisce l’ICO, l’agenzia britannica per la protezione delle informazioni personali. Inoltre, ha impiegato oltre due mesi per individuare l’intrusione.

Bielorussia

Svetlana Tikhanovskaya è stata inserita nell’elenco dei ricercati in Bielorussia, perchè «reca danno alla sicurezza nazionale». Lo riporta la Tass citando una fonte delle forze dell’ordine. Contro l’ex candidata alla presidenza e leader dell’opposizione, che ha ripiegato in Lituania, è stato emesso un mandato di arresto interstatale.

Stati Uniti

Nessuna esclusione di colpi, né alcuna regola. Ormai il presidente Trump attacca frontalmente il suo rivale: «La famiglia Biden è un’impresa criminale, una delle più corrotte della storia americana», ha detto Trump in Georgia nell’ultimo comizio di una lunga giornata elettorale, ed è tornato all’attacco chiedendo che Biden e il figlio Hunter rispondano delle loro azioni, riferendosi alle presunte email pubblicate dal New York Post. «È il più grande scandalo politico dopo lo spionaggio sulla mia campagna da parte di Obama», ha detto Trump. «Arrestateli», ha poi ripetuto, facendo eco al coro scandito dai fan.

Ieri vi avevamo dato notizia dell’arresto a Los Angeles dell’ex ministro della Difesa messicano a Los Angeles, ma non erano ancora chiare le accuse. Oggi sappiamo che è stato accusato di traffico di droga. Intanto il presidente del Messico si è impegnato a ripulire le forze armate del Paese dopo che l’ex ministro della Difesa è stato arrestato negli Stati Uniti con l’accusa di traffico di droga e riciclaggio di denaro. Salvador Cienfuegos, che ha servito come capo della difesa del Messico dal 2012 al 2018, è stato arrestato giovedì all’aeroporto internazionale di Los Angeles, prendendo di sorpresa l’establishment della sicurezza messicana, hanno riferito fonti federali di alto livello. Le autorità statunitensi non hanno avvertito le loro controparti messicane dell’operazione. Secondo i documenti rilasciati venerdì dai procuratori federali statunitensi a New York, i pubblici ministeri accusano Cienfuegos di cospirazione per la produzione e la distribuzione di eroina, metanfetamina, cocaina e cannabis negli Stati Uniti tra dicembre 2015 e febbraio 2017. «In cambio di tangenti, ha permesso al cartello H-2 − un cartello che si impegnava abitualmente in violenze all’ingrosso, comprese torture e omicidi − di operare impunemente in Messico», si legge nell’accusa. L’accusa afferma che le prove contro il generale in pensione, soprannominato “Il Padrino”, includono migliaia di messaggi Blackberry tra Cienfuegos e membri del cartello che sono stati intercettati dalle autorità.

Venezuela

Il Venezuela si trova su alcune delle più grandi riserve di greggio del mondo ma, allo stesso tempo, deve far fronte a regolari carenze di benzina. Il motivo: il governo per anni non ha investito nel settore e molte raffinerie non hanno ricevuto manutenzione. Ma un altro fattore importante sono le sanzioni statunitensi imposte al Paese. Le dure sanzioni statunitensi hanno spaventato i clienti della compagnia petrolifera statale PDVSA. Lo scorso giugno, le esportazioni di petrolio del Paese sono crollate al livello più basso dal 1943. Il Venezuela sta affrontando anche carenze di elettricità, acqua e gas da cucina.

India

Un uomo di 74 anni del Tamil Nadu, in India, è rimasto chiuso in una cassa refrigerata per 24 ore su indicazione dei familiari che lo hanno creduto morto, ma quando gli addetti alle pompe funebri sono andati a prenderlo per il funerale il giorno dopo, si sono accorti che l’uomo era ancora vivo. Ricoverato nello stesso ospedale, è deceduto ieri. La famiglia è ora accusata di «aver agito in modo avventato o negligente tale da mettere in pericolo la vita umana». L’uomo era stato ricoverato in un ospedale privato ed è stato dichiarato morto da un medico. La BBC scrive che il paziente era stato ricoverato in condizioni di torpore ed era stato dichiarato morto lunedì per problemi polmonari. La famiglia ha quindi portato il corpo a casa e ha chiamato una società di pompe funebri facendosi mandare una cassa refrigerata in attesa del funerale programmato per il giorno seguente. Ora sua moglie, due figlie e un fratello, che non sono state in grado di fornire alla polizia il certificato di morte, sono sotto indagine insieme al personale ospedaliero.

Khirghizistan

Il parlamento del Kirghizistan ha votato ieri per porre fine allo stato di emergenza imposto dal suo presidente estromesso, dopo che il primo ministro a interim Sadyr Japarov, un nazionalista kirghiso, ha assunto il controllo temporaneo della presidenza di uno degli stretti alleati della Russia. L’ex presidente Sooronbai Jeenbekov, che si è dimesso giovedì, ha ordinato il dispiegamento delle truppe a Bishkek la scorsa settimana dopo giorni di disordini innescati dalle elezioni parlamentari del 4 ottobre, nelle quali i suoi alleati sono stati accusati di brogli. Japarov, liberato dalla prigione dai suoi sostenitori e rapidamente eletto primo ministro dal parlamento, ha assunto anche la presidenza a interim dopo che il presidente del parlamento Kanatbek Isayev − costituzionalmente il primo della fila − ha rifiutato venerdì. Il primo ministro è il secondo in linea per la costituzione, ma l’assunzione di entrambi i ruoli da parte di Japarov suscita preoccupazione.

Thailandia

Il primo ministro thailandese Prayuth Chan-ocha ha detto ieri che non si dimetterà dopo che decine di migliaia di manifestanti antigovernativi hanno sfidato il divieto di manifestazioni, con misure di emergenza che, secondo lui, dureranno un mese. Dopo una riunione del gabinetto di emergenza, Prayuth ha detto ai giornalisti che la legge sarebbe stata usata contro coloro che violavano il divieto di riunioni politiche. Intanto la polizia ha usato un liquido pungente sparato con cannoni d’acqua contro migliaia di persone che hanno manifestano contro  il governo del primo ministro Prayuth Chan-ocha, ex leader della giunta. Le proteste guidate dai giovani sono diventate la sfida più grande degli ultimi anni per un’establishment politico, dominato da figure militari, e il Palazzo Reale del re Maha Vajiralongkorn.

Nuova Zelanda

Oggi si vota per scegliere tra la premier uscente Jacinda Ardern, la 40enne leader del partito laburista che ha improntato la sua politica sul concetto di “gentilezza”, e Judith Collins, 61enne alla guida del National Party ammiratrice di Margaret Thatcher soprannominata “crusher”, pugno duro, per via delle sue misure anti-crimine. Ardern è data largamente in vantaggio per come ha affrontato questi tre anni che l’hanno vista confrontarsi con l’attentato terroristico di Christchruch e la pandemia di coronavirus. Ma i critici le rimproverano di non aver mantenuto tutte le promesse e di aver lasciato indietro questioni come la povertà infantile o i Maori. Ardern è comunque uno dei premier più popolari nella storia della Nuova Zelanda. Collins, cristiana praticante ed ex sottosegretario alla Giustizia, ha puntato la campagna sul sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi Covid-19.

Ti potrebbe interessare anche

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta recandosi sul posto, potete supportarci andando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]