27 luglio 2020 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Luglio 27, 2020
- Oggi il tribunale decide della detenzione di Patrick Zaky.
- Un morto durante le proteste in Venezuela, il secondo questo mese.
- Afghanistan: inviato americano in visita per spingere i colloqui intra-afghani.
- Omicidio giornalista pakistano, si indaga su un ministro.
- Dichiarata l’emergenza in Corea del Nord per un sospetto caso di coronavirus.
- Sudan, picco di violenza: 80 morti in due giorni.
- In vigore il cessate il fuoco tra le forze ucraine e i separatisti.
- Vietnam: 30 casi positivi, disposta l’evacuazione di 80 mila persone.
- Raddoppiano gli incendi nel Pantanal brasiliano.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Iran
Un passeggero che era a bordo del volo iraniano Mahan Air, che si è imbattuto in un jet da combattimento americano nei cieli della Siria mentre era diretto in Libano la scorsa settimana, ha dovuto subire un intervento chirurgico per una frattura spinale dopo che l’aereo è atterrato a Beirut. Il ministro del Libano per la salute, Hamad Hassan, ha fatto una visita nell’ospedale dove i passeggeri sono stati curati e ha definito l’incidente un’“intimidazione criminale” da parte degli Stati Uniti. Quattro passeggeri sono stati ricoverati in Libano dopo l’incidente. Finora, tre sono stati curati e sono tornati in Iran. I media libanesi hanno affermato che il passeggero rimasto “soffre di una frattura alla colonna vertebrale a causa di un colpo alla testa”. Secondo Teheran i passeggeri potranno citare in giudizio gli Stati Uniti per aver messo in pericolo il volo.
Giordania
Le forze di sicurezza hanno arrestato sabato uno dei principali membri del sindacato degli insegnanti dell’opposizione, facendo irruzione nei suoi uffici e li hanno chiusi per due anni, intensificando un confronto con un gruppo che è diventato una delle principali fonti di dissenso. I pubblici ministeri hanno accusato Nasser Nawasreh, capo a interim del Sindacato degli insegnanti giordani, di incitamento durante un discorso ai sostenitori di mercoledì scorso, nel quale ha criticato il governo del primo ministro Omar al Razzaz. I media statali hanno affermato che altre accuse riguardano finanziamenti illeciti. L’opposizione politica è spesso emarginata in Giordania, ma negli ultimi anni le proteste sono cresciute a causa dell’erosione del tenore di vita, della corruzione e del lento ritmo delle riforme politiche. L’unione con 100.000 membri ha scioperato l’anno scorso, chiudendo le scuole in tutta la Giordania per un mese, in uno degli scioperi del settore pubblico più lunghi e dirompenti nella storia del paese. Nelle ultime settimane la sua leadership ha accusato il governo di non aver rispettato un accordo firmato lo scorso ottobre che ha posto fine allo sciopero. L’accordo prevedeva un aumento di stipendio del 50% quest’anno, che ora il governo ritiene inaccettabile a causa del colpo economico causato dalla crisi del coronavirus.
Israele e Palestina
Sempre più violente le proteste contro il premier Netanyahu, che ormai dilagano in altre parti, oltre Gerusalemme e Tel Aviv. Un uomo è stato pugnalato nel sud durante una manifestazione. Un gruppo di attivisti è stato picchiato a Tel Aviv.
Egitto
Ieri si è tenuta un’udienza al tribunale penale per il rinnovo della detenzione di Patrick Zaky: il ricercatore dell’università di Bologna, 27 anni, per la prima volta dal 7 marzo, era presente. Oggi si conoscerà le decisione della Corte.
Sudan
Il Sudan invierà più truppe nella regione del Darfur, dopo un recente picco di violenza, ha detto il Primo Ministro Abdalla Hamdok, aggiungendo che i militari proteggeranno le persone durante la stagione agricola. Sabato, alcuni uomini armati non identificati hanno ucciso più di 60 persone nella regione e altre 20 il giorno prima. Diversi villaggi sono stati bruciati e saccheggiati mercati e negozi, ha affermato l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA). “L’escalation della violenza in diverse parti della regione del Darfur sta portando a un aumento degli sfollati, compromettendo la stagione agricola, causando la perdita di vite e mezzi di sussistenza e guidando i crescenti bisogni umanitari”, ha detto in una nota. Finora nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità degli attacchi.
Incendi
In Grecia, le fiamme che hanno distrutto tremila ettari vicino a Corinto, dopo cinque giorni sono state domate. I vigili del fuoco restano sul posto a sorvegliare. In Portogallo, invece, un vigile del fuoco è morto e altri quattro sono rimasti feriti nel tentativo di domare un incendio nella regione di Castelo Blanco, 200 km a nord di Lisbona. A migliaia di km di distanza, in Brasile è raddoppiato, rispetto agli ultimi due decenni, il numero di incendi nel Pantanal, una delle più grandi zone umide tropicali del mondo. Ci sono stati 2.534 incendi registrati nel Pantanal tra gennaio e giugno, ha affermato l’Istituto nazionale brasiliano per la ricerca spaziale. Tra gennaio e giugno 2019, l’istituto ha registrato 981 incendi. A partire da sabato, l’istituto ha registrato altri 1.322 incendi a luglio, per un totale di 3.856 incendi nelle zone umide che si estendono attraverso gli stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul, nel centro-ovest del Brasile. Il 16 luglio il governo brasiliano ha emesso un decreto che vieta di bruciare nelle zone umide del Pantanal e nella foresta amazzonica, per quattro mesi. Tuttavia, nel solo Pantanal, sono stati identificati 1.002 punti di fuoco dall’entrata in vigore del decreto. Lo stato del Mato Grosso do Sul ha dichiarato lo stato di emergenza ambientale. Dice che il periodo critico degli incendi boschivi stagionali è appena iniziato e cita condizioni estreme, come le alte temperature, i venti forti e la bassa umidità dell’aria. Ha anche affermato che le cliniche sanitarie in tutto lo stato hanno registrato un aumento di pazienti che si lamentano di malattie legate alla qualità dell’aria, aggravando un sistema sanitario che sta già affrontando la crisi COVID-19.
Ucraina
Un completo cessate il fuoco è entrato in vigore tra le forze ucraine e i separatisti sostenuti dalla Russia, nell’Ucraina orientale. Il cessate il fuoco è entrato in vigore alle 00:01 ora locale del 27 luglio, stanotte, poche ore dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo russo Vladimir Putin hanno discusso del conflitto nell’Ucraina orientale. Entrambi hanno espresso sostegno per la tregua, concordata la scorsa settimana dai negoziatori di Ucraina, Russia e dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). L’ufficio di Zelensky ha dichiarato che il presidente ucraino ha detto a Putin, nella telefonata del 26 luglio, che sono necessari ulteriori passi per liberare i cittadini ucraini detenuti nell’Ucraina orientale, in Crimea e in Russia. Putin ha detto a Zelensky che la decisione dell’Ucraina di tenere elezioni regionali nel 2020 contraddice gli accordi di pace di Minsk volti a risolvere il conflitto scoppiato nel 2014. Se confermato, il cessate il fuoco “spianerebbe la strada all’attuazione di altre clausole” dell’accordo di pace di Minsk, ha affermato l’ufficio del presidente dell’Ucraina. Zelensky è stato eletto l’anno scorso con la promessa di porre fine al conflitto nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk. La Germania e la Francia hanno mediato tra Ucraina e Russia, da quando è stato firmato un accordo di pace nella capitale bielorussa Minsk nel 2015, ma gli sforzi per l’attuazione erano falliti.
Afghanistan
L’inviato americano per l’Afghanistan Zalmay Khalilzad è partito per un viaggio venerdì, nel quale visiterà l’Afghanistan e altre quattro nazioni, per promuovere il processo di pace in Afghanistan e spingere per colloqui intra-afghani tra i talebani e il governo appoggiato dagli Stati Uniti. Secondo il Dipartimento di Stato, Khalilzad visiterà anche Doha, che è stato il teatro dei colloqui USA-Talebani che hanno portato all’accordo di pace firmato a febbraio. Si prevede che Khalilzad si fermerà a Islamabad, dove cercherà il supporto pakistano per i colloqui intra-afghani. L’inviato visiterà anche la Norvegia e la Bulgaria per aggiornare gli alleati della NATO sul processo di pace. Domenica scorsa, il presidente afghano, Ashraf Ghani, aveva dichiarato che il governo non sarebbe entrato nella trattative con i talebani da una posizione di debolezza e ha dichiarato che il governo non subirà variazioni in nome dei negoziati. “Non scenderò a compromessi sulla repubblica. Non scenderò a compromessi sull’Afghanistan. Siamo orgogliosi della repubblica”, ha detto Ghani. Intanto i talebani accusano Kabul di riarrestare i detenuti talebani che sono stati rilasciati in base all’accordo tra talebani e Usa. Il governo finora ha rilasciato più di 4.000 militanti contro i 700 soldati liberati dal gruppo.
Stati Uniti
La protesta contro il razzismo a Seattle di sabato, conta 45 arresti e 21 agenti feriti. In Texas invece un uomo è morto durante le proteste di Black Lives Matter a Austin. La vittima, Garrett Foster, 28 anni, un veterano, sarebbe stata colpita da colpi d’arma da fuoco da un’automobilista, poi arrestato, dopo essersi avvicinato alla macchina; accanto a lui c’era la fidanzata, Whitney Mitchell, un’amputata quadrupla sulla sedia a rotelle. Secondo testimoni, anche Foster aveva un fucile. Secondo la madre aveva il porto d’armi e potrebbe aver sentito il bisogno di proteggersi.
Venezuela
Un uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante una protesta per la carenza di benzina nel Venezuela orientale sabato, a meno di due settimane da un incidente simile nella nazione produttrice di petrolio, ma senza carburante. Il gruppo per i diritti Provea, citando i testimoni, ha dichiarato che Carlos Chaparro, 47 anni, è morto per un colpo presumibilmente sparato da un membro della Guardia Nazionale, mentre una folla manifestava vicino a una stazione di servizio nella città di Aragua de Barcelona, nella parte orientale dello stato di Anzoategui. La carenza di carburante sta paralizzando il paese OPEC a causa di anni di investimenti insufficienti e cattiva gestione della rete di raffinazione del Venezuela, da 1,3 milioni di barili al giorno, lasciandolo per lo più inattivo, mentre contemporaneamente le sanzioni statunitensi progettate per costringere il presidente socialista Nicolas Maduro a dimettersi, complicano le importazioni di benzina.
Pakistan
La polizia pakistana ha dichiarato di indagare sulla morte di un giornalista per determinare se dietro l’omicidio ci sia un ministro provinciale. La famiglia di Anwar Jan ha accusato Abdul Rehman Khetran, un ministro del cibo nella provincia del Baluchistan, di aver assunto uomini armati per uccidere Jan, giovedì scorso. L’agente di polizia, Abdul Aziz, ha dichiarato che è stata aperta un’indagine per omicidio sul possibile coinvolgimento di Khetran. Khetran ha negato le accuse. Jan è stato ucciso da due uomini armati, mentre stava camminando verso la sua casa, nella città di Barkhan. La sua famiglia insiste che Khetran abbia ordinato l’omicidio di Jan come ritorsione per aver denunciato la sua presunta corruzione. Il Pakistan è considerato uno dei luoghi più pericolosi per i giornalisti e gli attacchi non sono rari. L’omicidio di Anwar Jan arriva giorni dopo che il noto giornalista pakistano, Matiullah Jan, che non ha legami di parentela con il collega deceduto, è stato rapito in pieno giorno nella capitale Islamabad. I suoi rapitori lo hanno liberato in un luogo deserto 12 ore dopo.
Malesia
I profughi Rohingya, fuggiti dal Myanmar su un barcone poi affondato, 26 dispersi che si temeva fossero affogati, sono stati recuperati nascosti tra i cespugli di un isolotto vicino, dove erano riusciti ad arrivare. La Malesia non riconosce lo status di rifugiato, ma è una destinazione privilegiata per i musulmani rohyngya che fuggono dalla repressione militare del 2017 in Myanmar e, più recentemente, dai campi profughi in Bangladesh.
Vietnam
Il Vietnam sta evacuando 80.000 persone, principalmente turisti locali, dalla città centrale di Danang, dopo che tre residenti sono risultati positivi al coronavirus nel fine settimana, ha dichiarato il governo lunedì (27 luglio). L’evacuazione richiederà almeno quattro giorni, con le compagnie aeree nazionali che effettuano circa 100 voli giornalieri da Danang verso 11 città vietnamite, ha affermato il governo in una nota. Il paese del sud-est asiatico è tornato in allerta, dopo che il governo sabato ha confermato le sue prime infezioni da aprile, e altri tre casi domenica, tutti nel punto caldo per il turismo a Danang.
Corea del Nord
La Corea del Nord ha dichiarato l’emergenza e un blocco in una città di confine, dopo che una persona è sospettata di essere tornata con il coronavirus dalla Corea del Sud, dopo aver attraversato illegalmente il confine, come riferito dai media statali. Se confermato, sarebbe il primo caso riconosciuto ufficialmente dalle autorità nordcoreane. Kim Jong-un ha convocato un incontro del politburo di emergenza in risposta a quella che ha definito una “situazione critica in cui si potrebbe dire che il virus vizioso sia entrato nel paese”, secondo quanto riportato dalla KCNA. Una persona, che ha disertato in Corea del Sud tre anni fa, è tornata attraverso il confine fortificato che divide le due Coree nella città di Kaesong, questo mese, con sintomi di Covid-19, secondo KCNA.
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