Idee illuminanti

Scritto da in data Aprile 21, 2020

Idee che diventano nuove tecniche, nuove metodologie, nuovi modi di vivere. Tanto che innovazione e creatività sono valori celebrati con una giornata tutta loro, ogni 21 aprile: World Creativity and Innovation Day (WCID).
Foto in copertina: Jplenio da Pixabay

Innovazione e creatività. Questo si celebra il 21 aprile in una giornata mondiale appositamente dedicata, che le Nazioni Unite hanno istituito ufficialmente con il documento A/71/L.61/Rev.1 datato aprile 2017. In realtà, come si legge nel documento stesso, già più di cinquanta paesi in tutto il mondo celebravano da anni questa ricorrenza, ben prima che la risoluzione ONU la ufficializzasse. Tanto che la giornata dedicata a innovazione e creatività fu commemorata per la prima volta nel 2002.

Innovazione e creatività: strada per la sostenibilità

La risoluzione ha il pregio di sottolineare l’importanza del ruolo che creatività e innovazione rivestono in diversi ambiti, ponendole alla base dello sviluppo economico e sociale, e inserendo la creatività nell’attuazione dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Caratteristica capace di dare un contributo fattivo al vivere umano, la creatività ha cambiato spesso il corso della storia. Numerose scoperte sono state fatte grazie alla capacità dell’uomo di utilizzare la propria inventiva e molte, di tali scoperte, sono diventate innovazioni. Come tali, quindi, sono state capaci di trasformare il mondo circostante, di migliorarlo e aggiornarlo, portandolo, di volta in volta, al passo con i tempi.
La creatività, inoltre, deve essere vista anche dal punto di vista del potenziale industriale che rappresenta. Stando al Rapporto sulla cultura e sullo sviluppo sostenibile dell’Unesco, datato dicembre 2019, le imprese culturali e creative costituiscono uno dei settori industriali più vitali. A livello mondiale producono un fatturato di 2,25 miliardi di dollari e garantiscono quasi 30 milioni di posti di lavoro. Hanno quindi un potenziale che dovrebbe essere ulteriormente sfruttato e che può rappresentare l’opportunità di crescita economica per molti paesi.

Partire dalla scuola

La capacità dell’essere umano di essere creativo, ovvero di realizzare qualcosa che prima non esisteva facendo perno sulle proprie abilità, non è solo lodevole, ma è necessaria alla propria sopravvivenza. A ricordare questo valore, proprio in occasione del World Creativity and Innovation Day, è anche il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani (CNDDU) che ha sottolineato come la scuola debba restare fucina di idee e stimolare la creatività.
Oltre che trasformare, però, la scuola stessa deve sottoporsi a un cambiamento profondo. I giorni dell’emergenza sanitaria hanno ulteriormente dimostrato l’esigenza di elevare il livello tecnologico della scuola italiana, come per altro previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), lo strumento con cui il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) attua una parte strategica della Legge 107/2015 – conosciuta anche come “La Buona Scuola”.
Il CNDDU, a proposito di cambiamenti della scuola, propone di regolamentare la didattica a distanza, una soluzione alternativa all’insegnamento tradizionale di cui l’epidemia dovuta al coronavirus ha palesato l’attualità.

I fondi dell’Europa

Dalla creatività all’innovazione, il passo è breve, per quanto non facile e deve passare attraverso la ricerca.
Proprio in questi giorni – a fine marzo – il Consiglio europeo della ricerca (European Research Council – ERC) ha stanziato 450 milioni di euro, che andranno a finanziare 185 progetti vincitori del concorso annuale “Advanced Grants”. Il finanziamento rientra nell’ambito di Horizon 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’Unione europea.
I progetti vincitori, che possono ottenere sovvenzioni fino a 2,5 milioni di euro – e in casi eccezionali anche 3,5 milioni – riguardano i più svariati campi di ricerca: dall’ingegneria alla fisica, dalla microbiologia alle scienze umanistiche. Saranno condotti presso le università e i centri di ricerca in 20 stati membri dell’UE e di paesi associati.
Il budget complessivo che ERC ha stanziato dal 2014 al 2020 con il programma Horizon 2020 è di oltre 13 miliardi di euro.

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