Coronavirus, Kosovo: crisi di governo in piena pandemia

Scritto da in data Aprile 19, 2020

In Kosovo il coronavirus è arrivato dall’Italia: prima una giovane ragazza nella città di Klina, e poi a Malishevo, una delle città da cui arrivano la maggior parte dei minori Kosovari nel Bel Paese. Come avevo raccontato in una pubblicazione per l’Espresso.

Malishevo, con 65 contagiati, e Klina – con un caso – diventano all’inizio di marzo zone rosse: le Codogno del Kosovo, dove non si può né entrare né uscire, con misure di lockdown per la popolazione. Oggi nel paese ci sono 510 contagiati e 12 decessi.

Prima settimana di pandemia: cade il governo

In seguito – racconta a Radio Bullets Shkumbin Ahmetxhekaj, giornalista di RTK, la tv nazionale del Kosovo, è scattato il lockdown per tutto il paese. Ma non è l’unico problema che ha dovuto affrontare Pristina. “La prima settimana in Kosovo – spiega Ahmetzhekaj – il parlamento ha sfiduciato il governo in carica e ora abbiamo un governo di transizione. Il principale alleato di Vetevendosje, il partito che aveva vinto le elezioni ed esprimeva il primo ministro Albin Kurti, ha deciso di abbandonare la coalizione”.

Dopo appena due mesi dall’insediamento, in piena emergenza pandemia, la Lega democratica del Kosovo, principale alleato di Vetevendosje, partito nazionalista e di sinistra per la prima volta al potere, ha presentato una mozione di sfiducia contro il proprio stesso governo.

“La situazione è caotica – dice il giornalista di RTK – Ora abbiamo un governo di transizione che deve mettere in piedi le unità di emergenza per lavorare sulla crisi, ma lo stesso il presidente della Repubblica contesta le misure prese. In più c’è stata una decisione della Corte che dice che le misure che impediscono la libertà di movimento vìolano la Costituzione, quindi non sono valide”.

Lockdown in Kosovo: si esce in base all’ultima lettera della carta d’identità

Le misure antipandemia in ogni caso in Kosovo sono piuttosto rigide. “A partire da mercoledì la gente può uscire solo un’ora e mezzo al giorno per andare a comprare beni di prima necessità. Ma non sempre: solo nel momento in cui ti è concesso – continua Ahmetzhekaj – Momento basato sull’ultima lettera della tua carta di identità: se per esempio l’ultimo numero del tuo documento è 3, puoi uscire dalle 12 alle 13.30 e fare tutto lo shopping che vuoi. I controlli sono piuttosto stretti perché speriamo di mantenere la situazione attuale. La scorsa settimana c’è stato un aumento di nuovi infettati e il governo ha preso questa decisione limitando la libertà di movimento”.

Le persone ospedalizzate non sono molte: 65 in condizioni non serie. Ma i posti letto per la terapia intensiva, in Kosovo, sono molto pochi anche. Per questo il governo ha deciso di mettere in campo un lockdown molto rigido. Le misure di contenimento hanno messo in ginocchio l’economia che in Kosovo era in crisi anche prima del coronavirus: anche per questo il governo ha approvato un fondo di 170 milioni di euro per aiutare le imprese in crisi.

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