20 aprile 2020 – Notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Aprile 20, 2020
- La Turchia blocca i siti di notizie saudite e degli Emirati
- Chiuderà uno dei più grandi campi sfollati dell’Etiopia
- Mali si vota tra minacce e coronavirus
- Venezuela, per Maduro le elezioni non sono una priorità visto il virus.
- Brasile, Bolsonaro manifesta contro le misure di lockdown
- In Israele migliaia invece in piazza contro lo stallo politico e Netanyahu (in copertina).
- Mozambico, preso l’uomo più ricercato del Brasile.
- Canada: sparatoria di massa.
- Messico: uccisa un’avvocata attivista.
- Terremoto in Giappone 6.1.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli, musiche di Walter Sguazzin
Foto di copertina: Manifestazione antigoverno /Israeli Police
Yemen
Il nipote del leader delle milizie Houthi è stato ucciso durante scontri con l’esercito yemenita. Mohammed Ahmed Badreddine al Houthi, era il nipote del leader Abdulmalek al Houthi. Non è stato detto dove e quando sia morto, ma i media houthi dicono che è stato ucciso a ovest della provincia di Marib durante combattimenti.
Iran
500 commissioni in tutto il paese per studiare i casi dei detenuti e trovare quelli che possono essere rilasciati nel pieno della pandemia.
Il leader supremo l’Ayatollah Khamenei ha emesso una Fatwa, un editto islamico, dove spiega che nessuno deve abbandonare il digiuno durante il mese del Ramandan, se non chi è malato, chi potrebbe peggiorare, chi potrebbe prolungare lo stato di malattia non mangiando e chi potrebbe non avere accesso alle cure. Chi ha i sintomi di coronavirus, potrà compensare il digiuno saltato quanto sarà guarito.
In una delle nazioni che continua a essere tra le più duramente colpite dal coronavirus, la Giornata dell’Esercito dell’Iran non è stata la solita parata militare celebrativa . Quest’anno l’attenzione si è concentrata sul ruolo dei militari nella lotta contro il virus. Si è concentrata più sulle attrezzature mediche che sulle armi.
Turchia
La Turchia ha dichiarato di essere il paese in Medio Oriente, superando quindi l’Iran con più casi confermati di coronavirus
Le autorità turche hanno bloccato i siti web di notizie dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti ieri, pochi giorni dopo che i siti dell’emittente di stato turca e l’agenzia di stampa sono stati bloccati in Arabia Saudita. Le azioni apparentemente reciproche arrivano quattro settimane dopo che i pubblici ministeri turchi hanno accusato 20 sauditi dell’omicidio del giornalista Jamal Kashoggi al consolato saudita di Istanbul, un omicidio che ha inasprito i rapporti tra Ankara e Riyadh. Gli utenti di Internet in Turchia che tentavano di accedere ai siti dell’agenzia di stampa saudita SPA, dell’agenzia di stampa WAM degli Emirati Arabi Uniti e più di una dozzina di altri siti hanno trovato un messaggio che diceva che erano bloccati in base a una legge che disciplinava le pubblicazioni su Internet in Turchia.
Iraq
Ieri le autorità hanno revocato la sospensione della licenza alla Reuters che può riprendere a lavorare nel paese. Era stata sospesa dopo un articolo uscito il due aprile dove suggeriva che il governo stesse nascondendo la vera estensione del coronavirus nel paese. La commissione per i media iracheni ha informato la Reuters che è stata tolta la sospensione per “permettere il lavoro imparziale e trasparente dei media in accordo con le regole dei media broadcasting”.
Israele
Migliaia di persone ieri sera hanno manifestato a Tel Avin in Rabin Square, posizionandosi tutti a 2 metri di distanza per protestare contro lo stallo politico. Indossando camicie nere, con bandiere nere e israeliane e slogan antigovernativi, i manifestanti si sono posizionati in punti prestabiliti in Piazza Rabin per mantenere le direttive sanitarie intese a prevenire la diffusione di COVID-19. A causa del gran numero di partecipanti, la via Shlomo Ibn Gabirol adiacente alla piazza è stata chiusa al traffico dalla polizia. Tra quelli che hanno partecipato al raduno c’erano ex parlamentari di Blue e Bianco e Yair Lapid e Moshe Ya’alon – che hanno esortato Benny Gantz a terminare i negoziati con il Primo Ministro Benjamin Netanyahu per formare un governo di unità.
Palestina
Un pastore palestinese di 20 anni è stato ferito venerdì quando alcuni coloni israeliani hanno attaccato i pastori che pascolavano le pecore vicino al villaggio di Tuwaneh, non lontano da Hebron. I coloni sono arrivati e hanno tentato di cacciare i pastori.
Libia
Il portavoce dell’autoproclamato esercito nazionale libico, Ahmed al-Mismari, ha annunciato sulla propria pagina Facebook l’arresto di Saleh al-Dabbashi, trafficante di esseri umani verso le coste italiane e fratello del più noto Ahmed al-Dabbashi detto ‘Ammu’ (lo zio). Saleh al-Dabbashi è stato catturato, “insieme ad un certo numero di mercenari siriani e ricercati libici sostenuti dalla Turchia” durante gli scontri nel sud della capitale sul fronte di Al Twisha, ha detto Al Mismari sottolineando che l’uomo è rimasto “gravemente ferito all’interno di un blindato turco”. Il fratello Ahmed al-Dabbashi era stato colpito dalle sanzioni Onu nel 2018 ed è ricomparso nei giorni scorsi a Sabratha, dopo la riconquista della zona ad ovest di Tripoli da parte del Governo di accordo nazionale.
Tunisia: estese le misure contro il coronavirus fino al 4 maggio, poi ci si aspetta un graduale allentamento.
Mozambico
Uno dei più ricercati criminali del Brasile, signore della droga, in fuga per più di due decenni, è stato espulso dal Mozambico. Gilberto “Fuminho” Aparecido dos Santos è stato rispedito in patria su un aereo dell’aviazione brasiliana che ha lasciato Maputo a notte fonda. E’ il leader de facto del First Capital Command considerata la principale banda criminale del paese che esercita il controllo sulle rotte di approvvigionamento della cocaina provenienti dalla Colombia, Perù e Brasile. Il leader è invece Marcos Camcacho che sta scontando una condanna a più di 200 anni in una prigione di massima sicurezza nella capitale Brasilia
Etiopia
L’Etiopia chiuderà un campo per rifugiati eritrei e ha deciso di reinsediare migliaia in altri campi che le Nazioni Unite considerano già pieni, ha detto domenica un funzionario nel timore che COVID-19 possa renderli più vulnerabili. “Siamo pronti per iniziare. Ma non possiamo iniziare con un gran numero.”, ha detto il vicedirettore generale dell’Agenzia per i rifugiati e i rimpatriati dell’Etiopia Eyob Awoke, aggiungendo che la ricollocazione potrebbe iniziare entro la fine del Aprile. Il campo di Hitsats è uno dei quattro nella regione settentrionale del Tigray che ospita quasi 26.000 eritrei. Attualmente, ci sono più di 170.000 rifugiati eritrei in tutta la nazione.
All’inizio di marzo, i funzionari etiopi hanno informato l’UNHCR che intendevano chiudere Hitsat nell’ambito di un piano di consolidamento, ma è stato ritardato dopo che l’Etiopia ha confermato i suoi primi casi COVID-19 a metà marzo.
Nigeria
Uomini armati hanno ucciso 47 persone quando hanno attaccato i villeggi nello stato settentrionale di Katsina. Centinaia di persone sono state uccise l’anno scorso, da queste bande criminali che compiono rapine e rapimenti nel nord ovest della nigeria
Mali
Nonostante le minacce di violenza e il coronavirus, si sono svolte le elezioni parlamentari, il secondo turno in Mali. Il primo turno di votazioni, già rinviato si era tenuto il 29 marzo scorso, ma era stato interrotto dagli attacchi e intimidazioni incluso il rapimento del leader dell’opposizione Soumaila Cisse.
Ciad
In Ciad, 44 sospetti membri del gruppo jihadista Boko Haram sono stati trovati morti in cella dopo essere stati arrestati recentemente. I coroner hanno affermato di sospettare che i prigionieri abbiano ingerito una sostanza per causare complicazioni cardiache e respiratorie.
Svezia
Rabbia e indignazione per il numero dei morti da coronavirus tra le persone anziane, soprattutto nelle case di riposo, in un paese che non ha imposto il lockdown, ma dove un terzo delle vittime, su 1511, vivevano in case di cura.
Afghanistan
Almeno 20 funzionari che lavorano nel palazzo del presidente afghano Ashraf Ghani si sono rivelati positivi per il coronavirus, spingendo il leader settantenne a limitare la maggior parte dei suoi contatti con il personale e usufruendo della comunicazione digitale. Intanto a Herat, circa 600 km di distanza da Kabul, e focolaio di coronavirus si sono fermati i test, mancando i kit per poterlo fare.
Pakistan
Sono spaventati i giornalisti che temono che la mancanza di dispositivi di protezione dal coronavirus contagerà molti di loro che continuano a lavorare, in redazione o per le strade senza alcuna misura di sicurezza. Il Pakistan è uno dei numerosi paesi in cui i giornalisti stanno rischiando la vita per riferire sulla pandemia, con dispositivi di protezione scarsi o assenti. Giornalisti che lavorano in redazioni, seduti fianco a fianco senza alcun allontanamento sociale. Il governo pakistano è l’unico fornitore di dispositivi di sicurezza personale e promesso che presto inizierà a fornirlo ai giornalisti a livello nazionale.
Bangladesh
Il funerale di un leader religioso Maulana Jubayer Ahmed Ansari, ha attirato circa 100 mila persone che se ne sono completamente infischiate del lockdown nel paese. La polizia ha detto che molte delle persone in lutto non avevano mascherine o guanti.
Canada
Anziani abbandonati e altri morti. Sono 31 le vittime della casa di riposo Herron, in un quartiere di Montreal quando lo staff allo scoppio del coronavirus, è fuggito. Anche in Canada metà dei decessi per il virus sono anziani.
E’ stato il peggiore omicidio di massa della Storia del Canada, quello che è avvenuto ieri quando in Nuova Scozia, quando un uomo travestito da poliziotto ha ucciso almeno 16, ma potrebbero esserci più vittime, nelle loro case e poi appiccando il fuoco. Un’ondata di omicidi cominciata verso mezzogiorno. La polizia ha identificato l’attentatore come Gabriel Wortman, 51 anni, che aveva persino camuffato la sua auto per farla sembrare della polizia. Ha ucciso anche una poliziotta. L’uomo che prima la polizia aveva detto che era stato preso, poi ha annunciato che era morto in una stazione di servizio fuori Halifax. Non ancora chiaro il movente.
Stati Uniti: Circa 2500 persone hanno marciato nella capitale Washington sfidando l’ordine di stare a casa, molti non indossavano mascherine.
Messico
L’avvocata di Tijuana Sindy García, nota per il suo attivismo sociale e per la sua partecipazione a varie campagne del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI), è stata assassinata a Jalisco. La morte è stata segnalata giovedì 16 aprile, quando è stata trovata in una strada di Tlaquepaque, Jalisco, mani legate, bendata e ferita da un proiettile di arma da fuoco. Tra le attività sociali che ha svolto a Tijuana, ha collaborato con la Fondazione Gaia, sia nella cura delle persone di strada che con le comunità di migranti e i bambini in orfanotrofi.
Ecuador
Un’agonia la raccolta dei morti a Guayakil dove le autorità lottano per seppellire i morti del virus. Guayaquil, la città più grande dell’Ecuador, è la capitale della provincia di Guayas e ha registrato circa il 70 percento dei casi di coronavirus del paese. Quasi 6.700 persone sono morte questo mese, secondo il governo, ma la maggior parte dei deceduti non sono stati testati per il nuovo coronavirus perché non ci sono abbastanza test.
Venezuela
Il presidente Maduro ha detto che sarebbe irresponsabile convocare le elezioni legislative nel pieno dell’epidemia di coronavirus. Ha detto che non sa se quest’anno ci saranno le elezioni che per legge erano previste quest’anno. Una sentenza però dell’Alta Corte potrebbe fermarle.
Perù
Il presidente peruviano Martin Vizcarra ha annunciato sabato che il suo governo ha deciso di sospendere indefinitamente le lezioni scolastiche faccia a faccia a causa dell’aumento dei casi COVID-19 nel paese. Nel tentativo di aiutare gli studenti ad apprendere a distanza, il presidente ha annunciato di aver approvato l’acquisto e la distribuzione da parte del Ministero della Pubblica Istruzione di oltre 840.000 dispositivi elettronici per gli studenti più bisognosi della nazione.
Brasile
Il presidente Bolsonaro ha partecipato ad una manifestazione anti lockdown nonostante il peggioramento della situazione nel paese. Centinaia di manifestanti si sono ritrovato fuori dal quartier generale dell’esercito nella capitale Brasilia per protestare contro le misure contro il coronavirus emesse dai governatori. La folla, circa 600 persone, ha invitato l’esercito ad intervenire nella gestione della pandemia e ha chiesto la chiusura del parlamento. Bolsonaro, ex capitano dell’esercito ha costantemente criticato le misure parziali di quarantena adottate dai governatori per fermare la diffusione del coronavirus. Venerdì aveva licenziato il ministro della Salute che sosteneva le restrizioni, dicendo che stanno danneggiando l’economia. Al posto di Mandetta, Bolsonaro ha nominato Nelson Teich, oncologo, consulente per una società di servizi sua. Teich ha detto che salute ed economia sono complementari e che lui e il presidente sono allineati. Tuttavia, sui social Teich diffonde le stesse posizioni di Mandetta, incluso l’isolamento “orizzontale” per l’’intera popolazione.
Thailandia
Nelle spiagge turistiche ora deserte le tornano le tartarughe a fare i nidi, non accadeva da 20 anni. Dai cinghiali che girano per Haifa in Israele, ai cervi che si avventurano alla periferia di Londra, la chiusura dovuta al virus sta attirando la fauna selvatica ad avventurarsi nelle città che sembrano abbandonate. E se ci spostiamo in Australia, ad Adelaide si possono vedere canguri che zompettano in pieno centro
Giappone: terremoto 6.1 nella prefettura di Miyagi. Non sono state registrate vittime e non c’è rischio tsumani, la scassa è stata sentita fino a Tokyo.
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