Transiberiana

Kuzhir, sull’isola di Olkhon, è un posto magico, quasi mentale fatto di niente e di tutto

L’obiettivo era raggiungere l’isola magica, degli sciamani, dove si mescolano spiritualità e natura, e dove piovve per due giorni

Dura un istante grande quanto una capocchia di spillo, fino a quando non salgono altri passeggeri e si ricomincia a osservare, scrutare, capire

Campi gialli contornati da alberi verdi e un orizzonte che si vede sempre, mentre le dacie sembrano state lanciate dalla mano di un giocatore d’azzardo

Gente, paesaggi, una coppia che mi parla, magie per farmi trovare un fidanzato, amici che giungono in visita, soste lunghe, per comprare tè o gelato

Ho avuto voglia di rileggere Bulgakov e osservato a lungo chi stava seduto da solo in silenzio: donne, uomini, giovani e anziani

San Pietroburgo e Mosca vissute in silenzio nell’inconsapevolezza di ciò che accadeva

Da San Pietroburgo a Pechino in un mese, osservando lineamenti e cibo cambiare con gradualità, amalgamandosi


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