Vieni via con me

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Gente, paesaggi, una coppia che mi parla, magie per farmi trovare un fidanzato, amici che giungono in visita, soste lunghe, per comprare tè o gelato

Ho avuto voglia di rileggere Bulgakov e osservato a lungo chi stava seduto da solo in silenzio: donne, uomini, giovani e anziani

San Pietroburgo e Mosca vissute in silenzio nell’inconsapevolezza di ciò che accadeva

Da San Pietroburgo a Pechino in un mese, osservando lineamenti e cibo cambiare con gradualità, amalgamandosi

La fine del viaggio: è il momento di riordinare i ricordi, di ringraziare chi si è conosciuto e tutto ciò che si è imparato

Il buio della notte, il viola dei muri, il rosso della terra e una lingua di sabbia effimera: finalmente sono a Pangani

Una notte imprevista a Tanga in attesa di un dala dala verso una città in festa

A Zanzibar si erano dimenticati di lavarmi la biancheria

Ricordo i verdi e i turchesi dell’oceano, la luce che strizzi gli occhi, il bianco, i marroni delle scogliere e delle palme e un pizzico di grigio, per nubi e pioggia

Una via unica, stretta e piena di casette in cui servire il caffè, preparare il pesce o cucinarlo, e porticati con giochi da tavolo dove stare seduti, in attesa


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