21 dicembre 2019 – Notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Dicembre 21, 2019
- Brasile: presidente tenta di insultare giornalista dicendogli che ha una faccia “terribilmente omosessuale”.
- Il Tribunale penale interazionale indagherà sui crimini di guerra israeliani nei territori palestinesi (in copertina).
- Iran: il presidente in visita in Giappone.
- Iraq: il Grand Ayatollah invita i politici a sbrigarsi a formare un governo.
- Libia: Sarraj chiede aiuto contro Haftar.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli, musiche di Walter Sguazzin
Iran
Il presidente Hassan Rouhani è il primo presidente iraniano in 19 anni a visitare il Giappone, una visita che sta causando molte speculazioni sul fatto che potrebbe tentare di far agire il Giappone come intermediario nelle lotte diplomatiche in corso con gli Stati Uniti. La ragione più ovvia, tuttavia, è il loro interesse reciproco nel commercio . Storicamente il Giappone è uno dei maggiori acquirenti del petrolio iraniano, e continuerebbe ad esserlo, tranne per il fatto che gli Stati Uniti hanno chiesto al Giappone di fermarsi. E’ un commercio che entrambe le nazioni preferirebbero veder continuare, e con altre potenze economiche come la Cina che continuano a comprare dall’Iran, è probabile che il Giappone possa trovare un modo per continuare a commerciare anche senza il permesso degli Stati Uniti. Rouhani ha anche minimizzato la decisione del Giappone di partecipare a una flotta del Golfo a guida statunitense per proteggere le navi cisterna, affermando di comprendere le intenzioni del Giappone
Libia
Il portavoce della commissione europea per gli esteri, Peter Stano alla richiesta del premier del governo di accordo nazionale Fayez al Sarraj di assistenza militare alla Turchia, ha invitato tutte le parti a trattenersi dall’alimentare le tensioni e azioni militari in Libia e a ridimensionare qualsiasi azione che possa portare ad un’escalation. L’unica soluzione possibile, ha detto Stano, è politica. Sarraj sta cercando aiuto dopo settimane di assedio da parte del rivale e nemico haftar che tenta da otto mesi il colpo di stato, quest’ultimo ha dato tre giorni, con scadenza domenica a mezzanotte perché la milizia di misurata, uno dei principali alleati del governo di tripoli, si ritiri. In particolare, l’ LNA di Haftar vuole che la milizia sia fuori da Tripoli e dalla principale città portuale di Sirte entro tre giorni e sta minacciando di attaccare direttamente Misrata se non lo fanno. La perdita della milizia potrebbe influenzare la battaglia di Tripoli a favore dell’LNA di Haftar, e il sostengo internazionale all’LNA, principalmente dall’Egitto e dagli Emirati Arabi Uniti, significa che potrebbero provare a lanciare attacchi aerei contro Misrata se non riusciranno.
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