26 ottobre 2021 – Notiziario in genere
Scritto da Radio Bullets in data Ottobre 26, 2021
Guterres, sui diritti delle donne è necessario invertire il trend negativo. Il Belgio ricorda le vittime del Mostro di Marcinelle. India: la figlia di Sonia Gandhi promette smartphone e moto alle ragazze. Russia: un tribunale smantella il gruppo d’odio ‘Stato Maschio’
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Nazioni Unite
Invertire la tendenza
Dall’Afghanistan alla Birmania, dal Mali allo Yemen è necessario “invertire” il trend negativo che colpisce i diritti delle donne in tutto il mondo. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, a una riunione del Consiglio di sicurezza. “Dobbiamo combattere e accelerare i tempi per ogni donna e ragazza”, dice. “Le donne non accetteranno più la riduzione dei loro diritti, né dovrebbero farlo, nei paesi in guerra o altrove”. In Mali, “dopo due colpi di stato in nove mesi, lo spazio per i diritti delle donne non solo si sta riducendo, ma si sta chiudendo”, prosegue Guterres. “In Afghanistan stanno assistendo a un rapido declino dei diritti che hanno conquistato negli ultimi decenni, compreso quello a un posto in classe”.
Parità di genere come priorità
”Raddoppieremo gli sforzi perché i diritti delle donne e la loro partecipazione alla vita sociale e politica diventino una priorità in tutto il mondo. La parità assoluta è una necessità, anche attraverso quote ambiziose, nelle elezioni, nella riforma del settore della sicurezza, nel disarmo, nella smobilitazione e nei sistemi giudiziari”, dice ancora il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. ”Lo dobbiamo fare per ogni donna e ogni ragazza”. Nel 2020 la percentuale delle donne tra i rappresentanti nei processi di pace guidati o co-guidati dalle Nazioni Unite era solo del 23%, nota Guterres. Dunque per aumentare il numero di donne in tutte le sue operazioni di mantenimento della pace l’Onu, attraverso l’iniziativa Action for Peacekeeping, sta investendo in partenariati locali con donne leader e operatori di pace. Al momento quasi il 18% degli ufficiali di stato maggiore e degli esperti militari sono donne, rispetto all’8% del gennaio 2018. Tra il personale di polizia questa percentuale è aumentata dal 20% al 30%.
Belgio
Il Belgio ha commemorato nei giorni scorsi il venticinquesimo anniversario della ‘Marcia Bianca’, la manifestazione a cui hanno partecipato 300mila persone organizzata il 20 ottobre del 1996 per le giovani vittime di Marc Dutroux, detto “il mostro di Marcinelle”. Una denuncia delle mancanze da parte dei servizi investigativi del paese nelle indagini del più grave caso di pedofilia della storia belga. Marc Dutroux, 65 anni, è stato condannato nel 2004 all’ergastolo, riconosciuto colpevole di aver rapito, confinato e violentato tra il 1995 e il 1996 sei ragazze e giovani donne. Solo due di loro, Sabine e Laetitia, riuscirono a sopravvivere alle sevizie. I corpi senza vita di Julie e Melissa, 8 anni, due delle sei vittime, vennero ritrovati solo qualche giorno dopo l’arresto di Dutroux. Erano morte di stenti nella cantina di una delle sue case dopo 14 mesi di reclusione. Con i genitori che erano stati lasciati “completamente soli”, accusava all’epoca la loro avvocata Patricia van der Smissen.
India
Smartphone e moto elettriche gratis per tutte le studentesse diciassettenni che prenderanno la maturità in Uttar Pradesh: è la promessa di Priyanka Gandhi, la figlia di Sonia Gandhi, se il partito del Congresso andrà al governo dopo le elezioni, previste per la prossima primavera. Il target è il voto femminile, in uno stato che è non solo il più popoloso ma anche il più pericoloso per le donne. Priyanka Gandhi aveva annunciato che nelle liste del suo partito ci sarà un 40% di candidate. Le studentesse usano per studiare e per sentirsi sicure, ha spiegato Priyanka Gandhi.
Russia
Il gruppo di estrema destra “Stato Maschio” è una “organizzazione estremista” e per questo il tribunale regionale di Nizhny Novgorod, una città sul fiume Volga a circa 440 km a est di Mosca, l’ha messa fuori legge. Il movimento, accusato in passato di aver minacciato di stuprare e uccidere le femministe, tra le altre cose, è legato a canali Telegram e gruppi VKontakte (il Facebook russo) che proclamano un’ideologia che viene definita “patriarcato nazionale”. Vladislav Pozdnyakov, il fondatore, è stato condannato nel 2018 a due anni con la condizionale per aver incitato all’odio contro le donne: poi la sentenza è stata annullata tre mesi dopo, ora si dice che Pozdnyakov sia all’estero. Nei giorni scorsi, ricostruisce la Bbc, YouTube e Telegram hanno bloccato l’accesso ai canali gestiti dal fondatore di Male State, Vladislav Pozdnyakov. Il gruppo, nato nel 2016, ha attirato migliaia di follower. Inizialmente si sono organizzati su Vkontakte (VK), un equivalente russo di Facebook. Tra le prove accettate dal tribunale per la condanna c’è l’episodio in cui era stata presa come target da parte del gruppo una catena di ristoranti di sushi chiamata Tanuki. Il gruppo aveva diffamato la catena per una sua pubblicità con un uomo di colore e i colori dell’arcobaleno Lgbtq: l’azienda si era scusata e aveva rimosso lo spot.
In tribunale l’avvocato del gruppo, Dzambolat Gabarayev, ha sostenuto che la campagna anti-Tanuki non era razzista, ma che era legittimo condannare i colori dell’arcobaleno del sushi nell’annuncio perché, ha detto, è illegale in Russia diffondere messaggi pro-lgbtq visti dai giovani. Una legge del 2013 in Russia, fortemente condannata, vieta infatti la diffusione della “propaganda gay” rivolta ai giovani, compresi i simboli lgbtq e le informazioni sugli stili di vita gay.
Negli ultimi anni, i sostenitori dello “Stato Maschio” hanno minacciato gli attivisti Lgbtq, molestato le femministe e attaccato diversi brand per aver promosso la tolleranza e la diversità nelle loro campagne pubblicitarie. Il giudice Roman Yashin ha spiegato in aula che il gruppo “è emerso nel 2015 su VKontakte” e “ha effettuato massicce campagne d’odio contro le donne”. Yashin ha aggiunto che all’epoca, Pozdnyakov ha personalmente “reclutato sostenitori” in diverse regioni russe via internet. I seguaci del gruppo d’odio non solo hanno promosso “idee di supremazia sulla base del sesso”, ma anche “incitato all’inimicizia e all’odio sulla base della razza”, ricordando che suoi quattro sostenitori sono stati condannati alla prigione nel 2019 per aver creato una comunità estremista.
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