9 agosto 2019 – notiziario

Scritto da in data Agosto 9, 2019

Sudan, la procura apre indagini sulle persone scomparse dopo la repressione del 3 giugno / Sudafrica, Hrw chiede di decriminalizzare le sex workers per prevenire l’Hiv (in foto) / Togo, nuova legge per limitare la libertà di manifestazione / Romania, la premier promette l’ergastolo per stupratori e pedofili, ma nel Paese aumenta la richiesta di pena di morte / Grecia, il governo di destra permetterà alla polizia di entrare all’università senza la richiesta dei rettori / Portogallo, ancora poche ore per scongiurare lo “sciopero della benzina”.

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.

Romania

La premier Viorica Dancila ha annunciato giovedì sera che il governo emetterà un decreto di emergenza – la cosiddetta legge Alexandra – che prevede l’ergastolo per criminali, stupratori e pedofili. “Ho tolleranza zero per la mancanza di umanità e la mancanza di rispetto per i cittadini”, ha dichiarato la prima Ministro, in una conferenza stampa tenuta con il Ministro degli Interni ad interim, Mihai Fifor. La dichiarazione fa seguito al rapimento, stupro e omicidio di due giovani ragazze. Il colpevole è stato individuato ed arrestato, ma ci dovrà essere una inchiesta sulle responsabilità delle polizia per il mancato intervento e per la faciloneria con cui erano state condotte le indagini nel primo dei due casi. Intanto si moltiplicano le petizioni online per chiedere nuove e più dure leggi: si va dalla richiesta di ergastolo – firmata finora da oltre 61mila persone e fatta propria dal governo – a quella per il ripristino della pena di morte, che ha raggiunto le 170mila persone, passando per la richiesta di castrazione chimica, che è approvata da più di 110mila persone.

Danimarca

Nel Paese tiene banco da giorni ormai il dibattito su una canzone che potrebbe essere inserita nel Højskolesangbogen (letteralmente “libro delle canzoni del liceo”), una sorta di canzoniere la cui prima edizione danese risale al 1894 e che verrà rinnovato il prossimo anno. La canzone si chiama “Ramadan in Copenhagen” ed è proprio questo ad aver scatenato il dibattito: può una canzone con quel titolo essere rappresentativa dell’identità danese? L’ultima polemica l’ha tirata nuovamente fuori ieri il Dansk Folkeparti, partito populista di estrema destra, sostenendo che la canzone è l’ennesimo tentativo di islamizzazione della società danese. Eppure nulla nel testo della canzone, se non il titolo, fa riferimento all’islam. Isam Bachiri, noto cantante rapper locale, l’ha scritta durante un seminario assieme ad altri artisti e rivendica il fatto di aver solo descritto la Danimarca come è attualmente. Opinione condivisa dal segretario del Movimento dei licei danesi, che comprende una settantina di scuole.

Sudafrica

In un rapporto sulla prostituzione in Sudafrica l’organizzazione non governativa Human Right Watch invita il governo a decriminalizzare il lavoro sessuale per rendere più efficace la lotta contro la violenza di genere e contro la diffusione del virus dell’Hiv. Il rapporto sulle condizioni di vita e di salute delle sex workers in Sudafrica è stato pubblicato mercoledì e racconta di come la prostituzione riguardi le donne nere e povere, che non hanno accesso alle cure mediche necessarie in caso di malattia. Il Sudafrica ha il più alto tasso di infezioni da Hiv al mondo.

Mali

La Minusma, la missione Onu in Mali,  ha reso noto il proprio report sul massacro di Sobane Da, nel centro del Paese, avvenuto il 9 giugno scorso e nel quale hanno trovato la morte 35 persone. Nel rapporto si attribuisce il massacro alle rivalità intercomunitarie, escludendo sia il movente terroristico sia quello religioso.

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