Il metodo Kominsky – Stagione 1
Scritto da Giuliano Terenzi in data Luglio 14, 2019
Una grande serie TV
Precisi e puntuali come Gandalf il grigio, arriva – finalmente! – la seconda puntata di “Seri(e) ma non troppo” la nuova rubrica di Radio Bullets che si occupa di serie tv. Ci eravamo lasciati dopo aver visto e recensito il pilot de “Il metodo Kominsky”, la serie Netflix creata da Chuck Lorre con protagonisti Michael Douglas e Alan Arkin.
Come da copione, in questo secondo podcast parleremo per intero di tutta la prima stagione de “Il metodo Kominsky” dunque: attenzione agli spoiler!
Se non avete ancora visto Il metodo Kominsky ascoltate qui il podcast precedente che recensisce il pilot senza nessuno spoiler.
I motivi del successo
Una buona scrittura, situazioni quasi sempre credibili e l’interpretazione degli attori sono le caratteristiche che fanno del metodo Kominsky una serie godibilissima e simpatica, se ci aggiungiamo anche la diversità e la complessità degli argomenti trattati ecco che il livello sale e si può cominciare a parlare di una grande serie tv. Si parla di vita “reale”, di amicizia, di problemi quotidiani, di amore di morte (‘e di altre sciocchezze’ recitava il Poeta), si ride parecchio ma si riflette al tempo stesso. Le scene divertenti si ripetono fitte in un format che vede puntate da 20/25 minuti, che racchiudono – nel tempo di un cartone animato – le storie di vita dei protagonisti, che spesso varcano il confine tra personaggio ed attore, grazie anche alla potenza dirompente di alcune “massime” e alla straordinaria capacità di recitazione dei premi Oscar Alan Arkin e Michael Douglas. Ecco, la capacità di far riflettere e ridere allo stesso tempo, oltre che aver contribuito alla creazione del neologismo Dramedy, è la chiave di volta dell’intera serie, che al netto di qualche forzatura caricaturale, come nel caso di Phoebe, fa della recitazione dell’intero cast il suo punto di forza e ci porta a darle un ottimo giudizio finale
Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai, potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai
Il nostro voto: 8.75
(media tra l’austerità di Giuliano il Censore e i regali di Filippo il Misericordioso)
In attesa della seconda stagione godicamoci questa anteprima inedita
Giuliano Terenzi e Filippo D’Angelo
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