#BlackLivesMatter: la complessità della protesta
Scritto da Alice Corte in data Giugno 6, 2020
Massimo (per ragioni di sicurezza omettiamo il cognome) è un attivista per i diritti civili che vive negli Stati Uniti da 17 anni. Ci ha raccontato cosa sta succedendo in questi giorni in America e quali saranno gli sviluppi della protesta.
Cosa sta succedendo
Le proteste esplose dopo la morte di George Floyd, bloccato con un ginocchio da un poliziotto in seguito a un fermo delle forze dell’ordine, hanno riportato nelle piazze statunitensi il movimento #BlackLivesMatter. La protesta è iniziata nel 2013, dopo l’assoluzione di George Zimmerman, che aveva sparato al diciassettenne afroamericano Trayvon Martin il 26 febbraio 2012, uccidendolo, focalizzandosi soprattutto sulla violenza poliziesca nei confronti della comunità nera. Una violenza specifica e maggiore rispetto a quella perpetrata contro altre comunità come quella latina o asiatica. Le richieste del movimento, dirette a difendere la comunità nera, sono rivolte soprattutto al ridimensionamento della polizia (cui vengono elargiti notevoli finanziamenti pubblici), alla strutturazione di protocolli sugli arresti e anche all’investimento in politiche sociali. Per il momento, le istituzioni hanno risposto alle richieste con la repressione.
Barack Obama si unisce alla protesta
Nel frattempo, i Democratici si sono detti vicini ad alcune richieste della protesta (che, ricordiamolo, è molto più articolata rispetto alle rivolte che monopolizzano i racconti dell’informazione in Italia) e probabilmente negli Stati in cui governano ne accoglieranno alcune istanze. Questo è dovuto anche al tentativo di ritrovare potenziali elettori ed elettrici che sono probabilmente rimasti delusi dalla sconfitta alle primarie in molti Stati di Bernie Sanders. “Non ho mai visto una crisi così grave in vita mia. Dobbiamo usarla per provocare un risveglio di tutta la nazione”, ha detto Barack Obama.
L’estrema destra armata contro istituzioni e movimenti
Infine, nel clima di rivolta che sta costellando gli Stati Uniti in questi giorni, non si possono dimenticare quegli elementi di estrema destra che proprio dopo la ripresa del movimento #BlackLivesMatter hanno ricominciato a palesarsi sui social media e non solo. Militanti armati che già avevano mostrato i muscoli (e i fucili) contro le misure di contenimento della pandemia.
Foto di copertina: Julian Wan su Unsplash
Musica dei Public Enemy
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